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Il dialetto a Casa Umberto Foschi. Presentazione del Centro


Lo scorso 28 giugno a Castiglione di Cervia si è inaugurata la Casa di Umberto Foschi, ora sede del Centro di documentazione e studio dei beni linguistici e demologici romagnoli. Il Centro nasce per iniziativa della Provincia di Ravenna e della Fondazione Casa di Oriani e grazie alla generosa donazione della signora Alda Foschi, la quale ha ceduto all’Oriani l’archivio e la biblioteca di Umberto Foschi e la casa di Castiglione di Cervia.


Nell’ambito delle attività del Centro, dai primi mesi del 2008 si avviata la creazione di un archivio di fonti orali nel quale possa confluire la documentazione prodotta durante le ricerche sul campo effettuate in Romagna a partire dal secondo dopoguerra. Si è cominciato con l’acquisizione delle registrazioni di Giuseppe Bellosi che, come è noto, ha avviato una lunga serie di inchieste sul campo a partire dai primi anni Settanta. La costituzione dell’archivio avviene grazie alla collaborazione del Laboratorio musicale del Dipartimento di Storie e metodi per la conservazione dei beni culturali dell’Università di Bologna e dell’Archivio di etnografia e storia sociale della Regione Lombardia.
In occasione della presentazione del Centro sono stati proposti al pubblico alcuni ascolti allo scopo di esemplificare, perlomeno in parte, ciò che sarà possibile consultare nell’archivio. Si è scelto di far ascoltare richiami per animali da cortile, ninne nanne e dirindine, stornelli, ballate, canti rituali della pasquella e del maggio delle anime purganti. Sono state inoltre proiettate alcune fotografie di Giovanni Zaffagnini, il fotografo che per anni ha condotto ricerche insieme a Giuseppe Bellosi.
La presentazione del Centro si è conclusa con i canti delle Mondine di Medicina: sebbene emiliane, sono state invitate sia in quanto portatrici di una tradizione di canto trasmesso oralmente, sia allo scopo di esemplificare il repertorio dei cori di mondine, nati numerosi in Italia settentrionale nel corso degli anni Settanta e che hanno avuto un certo rilievo anche in Romagna.
L’augurio e l’impegno per il futuro, come ha illustrato l’assessore alla cultura Massimo Ricci Maccarini, è che il Centro possa crescere con l’appoggio e la partecipazione dei Comuni romagnoli, degli studiosi e di tutti coloro condividono l’interesse per le iniziative che sono state avviate.