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Alla Biblioteca Oriani un libro sulla sinistra italiana dalla Resistenza al “campo largo”

Prosegue alla Biblioteca Oriani, in collaborazione con il Dipartimento di Beni culturali dell’Università di Bologna, il ciclo di presentazioni e incontri con gli autori “InContemporanea. La storia sui fa in biblioteca”. Venerdì 22 marzo 2024, ore 17.30, è la volta del volume di Gianluca Scroccu, Anna Tonelli, La sinistra nell’Italia repubblicana. Dalla Resistenza al campo largo (Carocci 2023). Il libro racconta quasi ottant’anni di vita della sinistra italiana, illustrando le radici politico-ideologiche e i complessi sviluppi dei movimenti e dei partiti che, nel corso della storia repubblicana, si sono variamente ispirati agli ideali di democrazia, uguaglianza, solidarietà e giustizia sociale. Dalle forze maggiori a quelle più piccole e minoritarie, il libro ripercorre i passaggi cruciali di una vicenda che si snoda fra entusiasmi e delusioni, vittorie e sconfitte, accesi conflitti interni, rotture ed alleanze, e che è passata dall’epopea della partecipazione di massa al progressivo esaurirsi dell’impegno attivo dei militanti. Ad accompagnare il lettore, in ogni capitolo, una selezione di testi, film e canzoni che evocano personaggi, atmosfere e umori di stagioni politiche diverse. Perché la sinistra italiana è stata anche in grado di suscitare emozioni e passioni che hanno coinvolto intere generazioni e influito sull’immaginario collettivo.

Gli autori Gianluca Scroccu, professore associato di Storia contemporanea all’Università di Cagliari, e Anna Tonelli, professoressa ordinaria di Storia contemporanea all’Università di Urbino “Carlo BO”, ne discuteranno con Fulvio Cammarano (Università di Bologna) e Patrizia Gabrielli (Università di Siena).

 

 

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Alla Biblioteca Oriani un libro su Eugenio De Carlo, Prefetto di Ravenna durante il fascismo

Si terrà sabato 16 marzo 2024, con inizio alle ore 10.00, presso la sala Spadolini della Biblioteca di Storia Contemporanea “A. Oriani”, la presentazione del volume di Eugenio Mangione, Sub lege libertas. Eugenio De Carlo Prefetto del Regno fra Grande Guerra e Fascismo (Maffei Editore 2016).

Il libro traccia con ricchezza di documentazione la vita del Prefetto Eugenio De Carlo (Vernole 1868 - 1944), dedicando ampio spazio alla sua permanenza a Ravenna tra l’aprile 1925 e il luglio 1929. Gli anni di costruzione e consolidamento della dittatura fascista, dopo “il giro di vite” delle leggi “fascistissime” seguito al rapimento e all’assassinio di Giacomo Matteotti fino al “plebiscito” del marzo 1929. Uomo di regime, fedelissimo al duce, De Carlo operò secondo le direttive del Governo per eliminare ogni residua opposizione antifascista in provincia, agendo in stretta sinergia con i maggiori esponenti del fascismo locale. Al tempo stesso, in qualità di rappresentante dello Stato centrale, partecipò attivamente della vita economica e sociale del territorio, cui sarebbe rimasto legatissimo, contrassegnata in questo periodo da una forte spinta alla modernizzazione (porto, sistema fognario, acquedotto, edilizia scolastica ecc.). La biografia di un uomo delle istituzioni del “suo tempo”, da leggersi dentro quel particolare contesto storico, che molto racconta di Ravenna e dell’Italia in epoca fascista.

L’autore ne discuterà il direttore della Fondazione Casa di Oriani Alessandro Luparini. L’incontro sarà introdotto da un saluto istituzionale del Prefetto di Ravenna Castrese De Rosa.

 

 

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Alla Biblioteca Oriani un libro sulla storia della Democrazia Cristiana

Riprende alla Biblioteca Oriani, in collaborazione con il Dipartimento di Beni culturali dell’Università di Bologna, il ciclo di presentazioni e incontri con gli autori “InContemporanea. La storia si fa in biblioteca”.

Si comincia venerdì 23 febbraio 2024, ore 17.30, con la presentazione del volume di Paolo Pombeni, Guido Formigoni, Giorgio Vecchio, Storia della Democrazia cristiana 1943-1993 (il Mulino 2023).

Il libro, firmato dai tre più autorevoli studiosi del movimento politico e sociale cattolico, racconta la storia cinquantennale della Democrazia Cristiana, dalla sua fondazione ancora in pieno secondo conflitto mondiale alla sua dissoluzione sotto l’urto della cosiddetta “tangentopoli”. Partito “della nazione”, che tutto macinava e tutto cercava di omogeneizzare, ma anche un partito dalle anime plurali, davvero interclassista, che perseguì la ricostruzione democratica e costituzionale del paese, proiettandolo in un inedito orizzonte europeo. A partire dalla inedita disponibilità di numerosi archivi privati e pubblici, il volume ricostruisce, storicizzandola, la complessa parabola politica della DC, troppo spesso, nella memoria pubblica, semplicisticamente oscillante tra demonizzazione e rimpianto.

Saranno presenti due degli autori, Paolo Pombeni e Giorgio Vecchio, che ne discuteranno con Laura Ciglioni (Università La Sapienza Roma) e Michele Marchi (Università di Bologna, Dipartimento di Beni Culturali).

 

 

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Alla Biblioteca Oriani un libro di Gabriele Mastrolillo sulla dissidenza antistalinista italiana nel decennio 1928-1938

Si terrà sabato 17 febbraio 2024, ore 17.30, presso la Biblioteca di Storia Contemporanea “A. Oriani”, la presentazione del volume di Gabriele Mastrolillo, La dissidenza comunista italiana, Trockij e le origini della Quarta Internazionale 1928-1938 (Carocci 2022). Il libro racconta il contributo offerto dalla dissidenza comunista italiana, nel difficile decennio 1928-1938, dapprima alla costruzione di un’opposizione di sinistra antistalinista alla linea ufficiale del PCI di Palmiro Togliatti, poi alla nascita della cosiddetta Quarta Internazionale, l’organizzazione indipendente d’ispirazione trotzkista in aperta alternativa al Komintern sovietico. Una vicenda ancora oggi largamente ignorata, che l’autore ricostruisce sulla base di fonti in gran parte inedite.

Gabriele Mastrolillo è assegnista di ricerca presso l’Università di Trieste nonché ricercatore e membro del Consiglio Direttivo dell’Istituto Regionale per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea nel Friuli Venezia Giulia. Fa parte dei comitati di redazione delle riviste «Qualestoria» e «Risorgimento e Mezzogiorno» e della redazione romana della rivista di storia critica «Historia Magistra». L’autore sarà affiancato nella discussione dallo storico Mirco Carrattieri.

 

 

 

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Giorno del Ricordo 2024

In occasione del Giorno del Ricordo, che ricorre il 10 febbraio, in memoria delle vittime delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, il Comune di Ravenna ha promosso due giornate di commemorazione e riflessione.

La prima è prevista per venerdì 9 febbraio. Alle 17.30, nella sala Spadolini della Biblioteca Oriani, in via Corrado Ricci n.26, ci sarà la proiezione del documentario “Arcipelago foibe. Istria il diritto della memoria” di Riccardo Vitale (Rai, 1977).

Porterà i saluti dell’Amministrazione l’assessore alla Cultura, Fabio Sbaraglia. L’introduzione sarà a cura di Alessandro Luparini, direttore della Fondazione Casa di Oriani, e di Giuseppe Masetti, direttore dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in Ravenna e provincia. L’iniziativa è promossa in collaborazione con queste due istituzioni.

 

La seconda si svolgerà sabato 10 febbraio, alle 10, nella sede dell’ufficio decentrato di Marina di Ravenna, largo Magnavacchi n.5, con l’omaggio alla lapide in ricordo dei profughi giuliani e dalmati accolti a Marina di Ravenna nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta.

A seguire, nel giardino “Norma Cossetto”, all’angolo tra viale Ciro Menotti e viale Zara, i saluti di Licia Suprani, presidente del Consiglio territoriale di Marina di Ravenna a cui seguirà l’intervento del sindaco Michele de Pascale. Saranno presenti alunne e alunni della scuola secondaria di primo grado “Enrico Mattei” di Marina di Ravenna che faranno una lettura a tema.

 

Per approfondire:

#ListeRete #bibliografia

https://scoprirete.bibliotecheromagna.it/opac/list/giorno-del-ricordo/421221784253

 

 

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Assegnazione del Premio di studio Pier Paolo D’Attorre

Lunedì 26 febbraio 2024 alle ore 16.30, presso la Sala Convegni di Via Mentana 2 a Bologna, si terrà la Cerimonia pubblica di conferimento del Premio di studio per tesi di dottorato intitolato a Pier Paolo D’Attorre (1951-1997). 
Il premio ne mantiene viva la memoria, valorizzando giovani studiosi che attraverso le loro tesi di dottorato hanno contribuito ad arricchire ambiti di ricerca che furono propri del suo lavoro, come docente di Storia contemporanea all’Università di Bologna. È l’intendimento del Premio di studio biennale per tesi di dottorato intitolato alla memoria di Pier Paolo D’Attorre (1951-1997), ideato dal Comitato promotore formato da Comune di Ravenna, Famiglia D’Attorre, Istituzione Biblioteca Classense, Fondazione Casa di Oriani, Fondazione Gramsci Emilia-Romagna e Università di Bologna.

Il Comitato scientifico, costituito da Michele Marchi (coordinatore), Raffaella Baritono, Francesco Bartolini, Bruno Bonomo e Anna Tonelli, ha individuato come vincitore il dottor Emanuele Monaco, che ha partecipato al premio con la sua tesi di dottorato intitolata Transatlantic Brokers. A Global History of Jean Monnet’s Network 1914-1943 svolta presso l’Università di Bologna.
Al vincitore saranno consegnati i 4mila euro del premio offerto da Assicoop Romagna Futura SpA.

 

All’evento, trasmesso anche in diretta streaming sul canale YouTube della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, interverranno:

Presiede

Paolo Capuzzo | Presidente Fondazione Gramsci Emilia-Romagna

 

Saluti di

Matteo Lepore | Sindaco Bologna

Michele de Pascale | Sindaco di Ravenna

Lorenzo Cottignoli | Presidente Assicoop Romagna Futura SpA

 

Interventi di

Michele Marchi | Università di Bologna e coordinatore del Comitato scientifico

Emanuele Monaco | Università di Bologna e vincitore del premio

 

A seguire la lezione di

Salvatore Adorno | Università di Catania

Gli storici e l’Antropocene

 

 

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Alla Biblioteca Oriani un libro sulle violenze politiche del 1921

Si terrà sabato 20 gennaio 2024, con inizio alle ore 10.30, presso la Biblioteca di Storia Contemporanea “A. Oriani”, la presentazione del volume collettaneo a cura di Giorgio Sacchetti, «Piombo con piombo». Il 1921 e la guerra civile italiana (Carocci 2023). Il libro, articolato in diversi saggi, indaga il periodo cruciale della storia italiana compreso tra la Prima guerra mondiale e l’avvento del fascismo. Concentrandosi in particolare sul 1921, l’anno dell’esplosione dello squadrismo fascista e della risposta armata degli arditi del popolo, del terribile attentato anarchico al Teatro Diana di Milano, delle sommosse operaie e contadine. Il tutto visto attraverso la doppia lente della violenza politica e della “guerra civile”, destinata ad avere ripercussioni di lungo periodo sulla storia del nostro Paese.

Il curatore, docente di Storia culturale e sociale dell’età contemporanea all’Università degli studi di Firenze, ne discuterà con Fabio Fabbri, Luigi Tomassini e Mirco Carrattieri.

 

 

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Buone Feste!!!

 

 

 

 

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Alla Biblioteca Oriani due libri sulla “questione Stato”

Si terrà mercoledì 20 dicembre 2023, ore 17.00, presso la Sala “Spadolini” della Biblioteca di storia contemporanea “A. Oriani”, promossa dal Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna, la presentazione dei volumi di Francesco Di Donato, 9871 Statualità Civiltà Libertà. Scritti di storia costituzionale (Editoriale Scientifica 2021) e Paolo Gerbaudo, Controllare e proteggere. Il ritorno dello Stato (Nottetempo 2022).

Il ruolo, la legittimità e le sorti dello Stato sono da tempo al centro di un acceso dibattito critico che trova spazio tanto nei consessi pubblici e sui mezzi di informazione, quanto in ambito accademico, soprattutto in Italia ma non solo. Unanimemente ritenuto inefficiente, elefantiaco e vessatorio, l’apparato statale è inoltre esposto, ormai da molti decenni, a un processo di riconfigurazione e limitazione a causa delle complesse dinamiche economiche, socio-politiche e demografiche prodotte e alimentate dai processi di globalizzazione. In un orizzonte caratterizzato dalle note, varie e ormai consolidate diagnosi di crisi, trasfigurazione e fallimento dello Stato, i due volumi consentono di arricchire e approfondire l’analisi di tali questioni. Se, da un lato, il volume di Di Donato rintraccia le lontane origini delle tormentate vicende dello Stato italiano nel fatto che esso si è storicamente affermato come “Stato senza statualità”, ovvero senza un diffuso e condiviso “senso dello Stato”, dall’altro il volume di Gerbaudo mostra, attraverso la disamina della comunicazione e della pratica politica europea degli ultimi dieci anni, come il fallimento del progetto neoliberista abbia prodotto il ritorno dello Stato, ovvero il ritorno di un’agenda politica, in parte inedita, che torna a chiedere un maggiore intervento da parte dello Stato nel nome degli imperativi del controllo e della protezione. Lungi dall’essere chiusa e dall’appartenere a un passato ormai chiuso, la “questione Stato” rimane quindi quanto mai aperta e continua con insistenza a guardare al futuro.

 

A discuterne con gli Autori saranno Luigi Canetti e Michele Marchi del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna e Sonia Scognamiglio dell’Università di Napoli Parthenope. La discussione sarà coordinata da Annalisa Furia del Dipartimento di Beni Culturali.

 


 

 

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