Si terrà venerdì 5 dicembre 2025, ore 17.30, presso la Sala “Spadolini” della Biblioteca di Storia contemporanea “Oriani” la presentazione del volume di Nevio Spadoni, La Zopa Caratena (Clown Bianco 2024).
Il libro, un po’ storia vera un po’ finzione letteraria, racconta le vicissitudini, ora comiche ora drammatiche, di Fortunata Allodoli, detta “la Zopa Caratena”, che nella Ravenna tra Otto e Novecento capitanava una sorta di “cooperativa di straccioni” dediti all’accattonaggio e a ogni tipo di espedienti. Nelle pagine di Spadoni, ispirate ai Sonetti Romagnoli di Olindo Guerrini, rivive così una Ravenna popolare dimenticata, lontanissima dalla città dei nostri giorni.
L’Autore, poeta e drammaturgo di fama internazionale, dialogherà con il direttore della Biblioteca Alessandro Luparini.

Carissimo/a,
la Biblioteca Oriani in occasione delle festività natalizie, osserverà i seguenti orari:
mercoledì 24 dicembre 2025 dalle 8:30 alle 13:30 chiuso il pomeriggio
mercoledì 31 dicembre 2025 dalle 8:30 alle 13:30 chiuso il pomeriggio
venerdì 2 gennaio 2026 chiusura totale
Riapertura della biblioteca lunedì 5 gennaio 2026 con orario 8:30-18:30
Per informazioni: 0544/30386 - 0544/214767, informazioni@bibliotecaoriani.it
Buone Feste!
Si terrà sabato 29 novembre, con inizio alle ore 17.00, presso la Sala “Spadolini” della Biblioteca di Storia contemporanea “Oriani”, il convegno dal titolo La difesa del patrimonio culturale tra Otto e Novecento. Giacomo Boni a Venezia e Ravenna a cento anni dalla morte (1925-2025), organizzato dalla Fondazione Casa di Oriani in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia e l’Accademia di Belle Arti Statale di Ravenna. Al centro dell’incontro la figura e l’opera di Giacomo Boni, uno dei più importanti archeologi italiani («il grande disseppellitore del passato», in una definizione coeva di Alfredo Oriani), artefice fra le altre cose degli scavi al Foro romano e al Palatino e al masso di fondazione del campanile di San Marco dopo il rovinoso crollo del 1902. Il convegno si soffermerà in particolare sui suoi stretti rapporti con il mondo della cultura ravennate e romagnola, in primo luogo Corrado Ricci, col quale Boni condivise l’impegno per la salvaguardia del patrimonio artistico durante la Grande guerra, e la contessa Silvia Pasolini Zanelli, già intima di Giosuè Carducci, con la quale intrattenne un fitto carteggio.
Interverranno Eleonora Maria Stella (CNR, Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale, Roma), Myriam Pilutti Namer (Università Ca’ Foscari, Venezia), Monica Donaglio (Biblioteca Nazionale Marciana, Venezia) e Alberto Giorgio Cassani (Accademia di Belle Arti Statale, Ravenna).

Si terrà martedì 25 novembre 2025, ore 17.00, presso la Sala “Spadolini” della Biblioteca di Storia contemporanea “Oriani” la presentazione del volume di Mario del Pero, Buio americano. Gli Stati Uniti e il mondo nell’era Trump (il Mulino 2025), iniziativa organizzata in collaborazione con Università di Bologna-Dipartimento di Beni Culturali. Il libro è un’indagine sulla Presidenza di Donald Trump, sulle sue politiche, i suoi simboli, le sue aggressive parole d’ordine, che stanno scuotendo alle fondamenta la democrazia americana, configurando una vera e propria crisi identitaria e valoriale che rischia di avere pesanti ripercussioni sull’intero pianeta.
Del Pero, professore ordinario di Storia Internazionale e Storia degli Stati Uniti all’Institut d’études politiques-SciensesPo di Parigi, considerato uno dei maggiori americanisti del nostro tempo, ne discuterà con il magistrato Stefano Dambruoso, il giornalista del «Corriere della Sera» Giuseppe Sarcina e il Prof. Michele Marchi del Dipartimento di Beni Culturali. Coordinerà la discussione la Dott.ssa Sara De Ponte dell’Università di Genova.

Si terrà venerdì 21 novembre 2025, ore 17.30, presso la Sala “Spadolini” della Biblioteca di Storia contemporanea “Oriani”, la presentazione dei tre volumi di Massimo Turchi, Linea Gotica (Diarkos 2024-2025), iniziativa organizzata in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea in Ravenna e Provincia.
L’opera, dettagliatissima, di Turchi racconta tutti gli aspetti, militari e civili, della guerra lungo la Linea Gotica, dalla fine di agosto 1944 alla metà di aprile 1945. In particolare, la presentazione si concentrerà sul terzo volume, dedicato all’offensiva finale alleata della primavera del ’45, che interessò fortemente il territorio romagnolo.
L’Autore, ricercatore storico e guida ambientale escursionistica, nonché presidente dell’Associazione Linea Gotica-Officina della Memoria, ne discuterà con il direttore dell’Istituto Storico Giuseppe Masetti e con il direttore della Biblioteca Oriani Alessandro Luparini.

Il Centro Studi Rsi, il MIC dell’Università degli Studi di Milano, la Fondazione Casa di Oriani di Ravenna e la Casa Italiana Zerilli-Marimò presso la New York University presentano la mostra:
Dolomites Skirama: The Mountain Style of the Italian Woman, 1922-1945
a cura di Grazia d’Annunzio, Elena Pala ed Emanuela Scarpellini
nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026
Casa Italiana Zerilli Marimó at New York University 24 West 12th Street, New York, N.Y. 10011
20 novembre 2025-13 marzo 2026
20 novembre 2025, h. 18, inaugurazione
Allestista nella sede prestigiosa delle sale della Casa Italiana Zerilli-Marimò presso la New York University a New York, l’esposizione si propone di far conoscere al visitatore lo stile della donna italiana dagli anni Venti agli anni Quaranta del Novecento, nello scenario invernale delle Dolomiti, e il turismo sportivo, tra le catene montuose delle Tofane, del Cristallo e del Sorapiss.
La mostra rientra nell'ambito dell'Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, il programma multidisciplinare, plurale e diffuso che animerà l’Italia per promuovere i valori Olimpici attraverso la cultura, il patrimonio e lo sport, in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali che l’Italia ospiterà rispettivamente dal 6 al 22 febbraio e dal 6 al 15 marzo 2026.
“Questa mostra rappresenta uno dei tasselli più significativi del programma dell’Olimpiade Culturale: un progetto che unisce storia, costume e memoria collettiva, restituendo attraverso l’arte e la ricerca accademica il dialogo tra cultura italiana e spirito olimpico”, dichiara Domenico De Maio, Education & Culture Director di Fondazione Milano Cortina 2026.
“Portare un’iniziativa come questa nel cuore di New York significa raccontare al mondo la vitalità culturale che accompagna i Giochi e l’immagine di un’Italia capace di guardare al futuro valorizzando le proprie radici”.
Se nel Ventennio indagato molteplici sono in Italia i modelli femminili, il percorso espositivo accende i riflettori sulla donna borghese, protagonista sui grandi schermi delle pellicole dei “telefoni bianchi”, colta nel suo tempo libero. È un’italiana che si può permettere di stare al passo con la moda, informarsi sulle nuove tendenze, comprare riviste patinate, praticare sport. Sono questi gli anni in cui il turismo in Italia si allarga agli strati medi della popolazione. Tra le mete alpine privilegiate dalla borghesia vi è la Cortina sportiva e festaiola, animata da serate di gala. Cortina sembra tagliata fuori dal «travaglio che tormenta il mondo», travaglio, quello della seconda guerra mondiale, che farà annullare la nomina del CIO, presa a Londra nel 1939, di Cortina quale sede dei Giochi Olimpici Invernali del 1944.
“Questa mostra racconta un’Italia che cambia” afferma Francesca Caruso, Assessore alla Cultura di Regione Lombardia: “donne che conquistano libertà e una società che scopre il turismo invernale, la cultura dello sport e il piacere del tempo libero nelle Dolomiti. Portarla a New York, in una sede prestigiosa come la New York University, significa far conoscere al mondo un Paese che, anche attraverso il costume e lo sport, ha costruito una parte importante della propria identità. Regione Lombardia sostiene convintamente questo progetto nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, perché rappresenta un modo concreto di valorizzare la cultura italiana e di promuoverla oltre i confini nazionali”.
È stata predisposta infine una pubblicazione di sala – ricca di immagini e dalla cover nobilitata color argento – da offrire gratuitamente a ogni visitatore così che possa restare traccia di questa mostra che offre – ci si auspica – uno spaccato originale tra sport e costume del passato di Cortina, sede insieme a Milano dei prossimi Giochi Olimpici Invernali: Milano Cortina 2026.
→ Info

Si terrà venerdì 7 novembre 2025, ore 17.30, presso la Sala “Spadolini” della Biblioteca di Storia contemporanea “Oriani” la presentazione del volume di Fabio Todero, La patria alla frontiera. Storia dell’irredentismo adriatico (Laterza 2025), organizzata in collaborazione con l’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in Ravenna e Provincia. Il libro traccia la storia dei vari movimenti irredentisti lungo la frontiera adriatica italiana. In quelle terre a lungo contese, infatti, si sono succeduti diversi irredentismi: dapprima, fino alla Grande guerra, quello italiano che ambiva a completare il Risorgimento contro l’Impero Austroungarico, poi, durante il fascismo, quello sloveno e croato in funzione antitaliana, poi di nuovo, dopo l’esito del secondo conflitto mondiale, quello italiano volto a salvare Trieste e l’Istria dalle aggressive rivendicazioni del neocostituito stato comunista jugoslavo. Gli irredentismi adriatici erano fieramente antagonisti, ma hanno spesso condiviso linguaggi, miti e comportamenti. Il volume di Todero ne segue per la prima volta l’intera vicenda, che ha segnato nel profondo una regione al centro di quella faglia di crisi che attraverso l’Europa orientale scende dal Baltico fino all’Adriatico, all’Egeo e al Mar nero, e i cui sussulti ancora oggi ci allarmano.
L’Autore, esperto di storia della Grande guerra e della frontiera adriatica, ne discuterà con il Direttore dell’Istituto storico Giuseppe Masetti e con il Direttore della Biblioteca Oriani Alessandro Luparini.

Si terrà venerdì 31 ottobre 2025, ore 17.30, presso la Sala “Spadolini” della Biblioteca di Storia contemporanea “Oriani”, la presentazione del volume di Fabrizio Turchi, Un’altra Gotica. Storia e documenti degli italiani che combatterono contro gli Alleati in Romagna (Edit Faenza 2025).
Il libro, arricchito da un notevole apparato fotografico e documentario, racconta per la prima volta in modo dettagliato la storia dimenticata degli italiani che, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 e la nascita della Repubblica sociale italiana, scelsero di continuare a combattere per Mussolini e la causa del fascismo, opponendosi all’avanzata degli Alleati sul fronte romagnolo, ultimo baluardo della Linea Gotica.
L’Autore, faentino, appassionato cultore di storia militare, ne discuterà con il direttore della Biblioteca Oriani Alessandro Luparini.

Si terrà sabato 25 ottobre 2025, con inizio alle ore 9.30, presso la Sala Spadolini della Biblioteca di storia contemporanea “A. Oriani” il convegno di studi dal titolo, Spadolini e il mondo repubblicano. Nei 100 anni dalla nascita. Il convegno, organizzato e promosso dalla Fondazione Casa di Oriani in collaborazione con la Fondazione Spadolini Nuova Antologia di Firenze per ricordare i cento anni dalla nascita dello storico e statista, che fu sempre molto legato alla istituzione Casa di Oriani, si concentrerà in particolare sul ruolo di Spadolini nella storia del movimento repubblicano italiano. Questo il programma:
Cosimo Ceccuti (Fondazione Spadolini), Ugo La Malfa e Giovanni Spadolini
Giustina Manica (Università di Firenze), Spadolini segretario generale del Pri
Roberto Balzani (Università di Bologna), Spadolini e i repubblicani romagnoli
Corrado Scibilia (Fondazione sul giornalismo italiano Paolo Murialdi), Spadolini e la cultura politica del Pri
Sandro Rogari (Fondazione Casa di Oriani), Spadolini e il “partito della democrazia”
I lavori saranno introdotti dai saluti istituzionale del vicesindaco di Ravenna Eugenio Fusignani

Il Comitato scientifico del Premio D’Attorre edizione 2025, composto da Valeria Deplano, Ferdinando Fasce, Anna Pellegrino, Silvio Pons e Marica Tolomelli ha comunicato l’esito della selezione attribuendo il premio alla tesi di dottorato di Arlena Buelli con le seguenti motivazioni:
Il lavoro di Arlena Buelli (Print Culture sas Political Networks: The Circulation of Anticolonial and Antiracist Periodicals in Africa and the African Diaspora, 1910s-1930s) si distingue tra le tesi dottorali candidate per il Premio D’Attorre per la maturità di trattazione e analisi di un tema tanto originale quanto complesso da indagare. Adottando un approccio transnazionale che tiene assieme il continente africano e la sua diaspora, e attraverso l’analisi della stampa periodica, Buelli si pone infatti l’obiettivo di ricostruire e studiare le reti politiche e culturali anticoloniali tra le due guerre mondiali. Tramite un ampio scavo archivistico e bibliografico, la ricerca non si limita a ricostruire i network di produzione culturale, ma anche la diffusione delle idee, la ricezione, la reazione censoria delle potenze imperiali. La tesi in oggetto si colloca all’intersezione di due filoni di ricerca che stanno conoscendo in questi anni uno sviluppo consistente, anche teorico: da una parte, la storiografia sulle reti culturali ed intellettuali transnazionali; dall’altra gli studi sull’imperialismo contemporaneo da una prospettiva globale, con particolare attenzione alla storia dei movimenti anticoloniali prima della decolonizzazione. Il lavoro contribuisce a entrambi gli ambiti di studio in maniera convincente, innovativa, e matura. Nel complesso dunque la tesi di dottorato di Buelli offre un importante contributo allo studio della storia dei movimenti nel contesto globale, ponendosi in linea con degli ambiti di ricerca coltivati da Pier Paolo D’Attorre.
La consegna ufficiale del Premio avverrà nel corso di una cerimonia pubblica prevista nei prossimi mesi. Seguiranno aggiornamenti con le informazioni di dettaglio.
IL BANDO
Il Comitato promotore formato da Comune di Ravenna, Famiglia D’Attorre, Istituzione Biblioteca Classense, Fondazione Casa di Oriani, Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, Università di Bologna, ha istituito un Premio di studio biennale per tesi di dottorato intitolato alla memoria di Pier Paolo D’Attorre (1951-1997), docente in Storia contemporanea all’Università di Bologna e Sindaco della città di Ravenna negli anni 1993-1997.
Il Premio, mantenendo viva la memoria della figura e dell’opera di Pier Paolo D’Attorre, intende valorizzare i giovani studiosi e dare risalto a studi e ricerche che, per le problematiche trattate, contribuiscano ad arricchire ambiti di ricerca che furono propri del lavoro di Pier Paolo D’Attorre.
Possono concorrere al bando coloro che non abbiano già conseguito riconoscimenti economici in premi di studio per la medesima tesi e abbiano discusso in Italia o all’estero una tesi di dottorato in Storia contemporanea sui seguenti temi:
Il Premio verrà bandito nuovamente nel 2026, secondo la cadenza biennale prevista dal regolamento.