Oggi parliamo di…
Lo “storico della domenica” Matteo Banzola vi racconta un libro.
Ogni giovedì per tutta la durata della chiusura al pubblico della Biblioteca, in diretta sulla nostra pagina Facebook lo storico Matteo Banzola, responsabile del seguitissimo sito web lostoricodelladomenica.com, coadiuvato dal nostro direttore Alessandro Luparini, ci parlerà di un libro di recente uscita, che naturalmente potrete trovare nel catalogo della Biblioteca Oriani.
S’inizia con l’ultima fatica di Bruno Maida, I treni dell’accoglienza. Infanzia, povertà e solidarietà nell’Italia del dopoguerra 1945-1948, Einaudi 2020. Maida, ricercatore di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Torino, racconta per la prima volta in modo esaustivo la vicenda delle decine di migliaia di bambini di povera famiglia i quali, fra il 1945 e il 1948, nei primi e durissimi anni della ricostruzione postbellica, furono trasferiti dalle periferie di alcuni grandi città industriali, ma soprattutto dal disastrato Mezzogiorno, verso le regioni del nord e in particolare verso l’Emilia-Romagna, dove le condizioni di vita erano in linea di massima migliori. Artefici principali di questa operazione di solidarietà, il cui scopo era quello di garantire ai bambini più poveri cibi, vestiario e assistenza per i mesi invernali, ma alla quale non erano estranei motivi di propaganda politica, furono il PCI e soprattutto l’UDI-Unione Donne Italiane. Da questo fenomeno, che molto ci dice dell’Italia di quegli anni, fu direttamente interessata anche la provincia di Ravenna.
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Martedì, 06 Ottobre 2020
La Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, la Fondazione Casa di Oriani-Biblioteca di Storia Contemporanea di Ravenna, in collaborazione con l’Accademia toscana di scienze e lettere “La Colombaria” di Firenze organizzano un convegno di studi in occasione delle celebrazioni dantesche previste nel 2020-2021.
Il convegno vuole offrire una riflessione interdisciplinare sul sesto centenario della nascita del Poeta nelle tre città sedi delle Istituzioni proponenti, che per diversi motivi furono profondamente segnate da quelle celebrazioni. Il VI centenario dantesco rappresentò, del resto, un momento altamente significativo sotto il profilo politico e simbolico, centrale nella elaborazione della nuova “religione della Patria” eretta a fondamento del processo risorgimentale, in quanto il primo celebrato dopo il raggiungimento dell’unità d’Italia. Mentre a Firenze le iniziative dantesche, culminate con l’inaugurazione in Piazza Santa Croce dell’imponente monumento a Dante opera dello scultore ravennate Enrico Pazzi, furono un modo per affermare solennemente il nuovo status di capitale del Regno d’Italia; a Ravenna il ritrovamento fortuito delle ossa del Poeta durante i lavori di restauro del Quadrarco di Braccioforte, con la loro successiva ostensione pubblica a fianco del sepolcro del Morigia, conferirono al centenario una connotazione quasi sacrale. Diverso il caso di Venezia, ancora sotto il dominio austriaco, dove le celebrazioni dantesche, inevitabilmente ristrette all’ambito letterario-filologico per aggirare la censura asburgica, furono nondimeno l’occasione per un’affermazione dei sentimenti nazionali.
Il convegno, dal titolo Dante poeta della patria. Temi e suggestioni intorno al centenario del 1865 tra Firenze, Ravenna e Venezia, avrà luogo presso la Biblioteca Nazionale Marciana, Libreria Sansoviniana martedì 6 ottobre 2020.
Per garantire il necessario distanziamento, il convegno sarà trasmesso sul canale YouTube della Biblioteca, con possibilità di interagire tramite chat, al link:
https://www.youtube.com/channel/UCesk4_I8FuO08GpqmnYJINg
Sarà possibile accedere in presenza, esclusivamente su prenotazione, fino ad un massimo di 16 persone. Per la prenotazione:
https://marciana.venezia.sbn.it/eventi-e-mostre/visite-guidate?evento=5043
Nella Libreria Sansoviniana è obbligatorio l’uso delle mascherine.
PROGRAMMA
10.00-13.00
Sandro Rogari, Fra Firenze e Ravenna: la costruzione del poeta della patria
Marco Callegari, L’editoria veneziana nella terza dominazione austriaca
Giovanni Fanti, Da Ravenna a Firenze: una statua per Dante
Silvia De Santis, Percorsi dell’iconografia dantesca nel sec. XIX
15.00-17.00
Giovanni Gardini, L’“invenzione” delle ossa di Dante. Il ritrovamento del 1865
Susy Marcon, Dante veneto nelle celebrazioni del 1865
Federica Benedetti, Fondi documentari conservati a Venezia relativi al centenario del 1865
Claudia Foschini, Le celebrazioni dantesche a Ravenna nel 1865: la raccolta di carte e atti
fra la Biblioteca Classense e l’Archivio storico comunale
Biblioteca Nazionale Marciana
0412407211
catalogazione@marciana.venezia.sbn.it
Fondazione Casa di Oriani
054430386
Accademia la Colombaria
055291923
Prende il via venerdì 18 settembre alle ore 17.30, presso la Biblioteca di Storia Contemporanea “A. Oriani”, il ciclo in due incontri “Eppur la nostra idea…”, dedicato alla storia dell’anarchismo e del socialismo libertario italiano tra Otto e Novecento.
Si inizia con la presentazione del libro del prof. Massimo Bucciantini (Università di Siena), Addio Lugano bella. Storie di ribelli, anarchici e lombrosiani (Einaudi 2020). Il volume, che sta riscuotendo grande successo di pubblico e di critica, narra una storia che si dipana tra l’Italia, la Svizzera e l’America, sulle tracce della famosissima canzone che dà il titolo al libro, e del suo autore, Pietro Gori, il “cavaliere errante dell’anarchia”, avvocato, sociologo, conferenziere e poeta, protagonista di una delle stagioni più tormentate della nazione. Un’epoca in cui l’antropologia criminale di Cesare Lombroso aveva il compito di costruire una sistematica rete di controllo per ogni tipo di “devianza”, anche quella politica, soprattutto quella anarchica che proclamava patria il mondo intero e unica legge la libertà. Un ideale di cui la canzone Il canto degli anarchici espulsi, meglio nota come Addio Lugano bella, composta da Gori alla fine di gennaio del 1895 mentre si trovava rinchiuso nelle carceri ticinesi, rappresenta a tutti gli effetti l’inno.
L’autore, introdotto dal direttore della Biblioteca Oriani Alessandro Luparini, ne discuterà col prof. Massimo Baioni (Università di Milano). All’incontro sarà presente Gianluigi Tartaull, noto studioso e interprete di musica popolare, che eseguirà dal vivo per voce e chitarra Addio Lugano bella e altri celebri canti della tradizione internazionalista tardo ottocentesca.
I posti sono limitati nel rispetto della normativa D.L. 30 luglio 2020, n. 83
È consigliata la prenotazione
Per l’accesso e la permanenza in sala è obbligatorio l’uso della mascherina
Info e prenotazioni: 0544 214767, informazioni@bibliotecaoriani.it
Il Cardello, Casola Valsenio, 19 settembre 2020, ore 16,30
Si terrà sabato 19 settembre 2020, con inizio alle ore 16.30, presso la sala conferenze “Luisa Pifferi Oriani” al Cardello di Casola Valsenio il tradizionale incontro al Cardello promosso dalla Fondazione Casa di Oriani, giunto quest’anno alla trentaduesima edizione. Sarà ospite il prof. Alessandro Tinterri, docente di Storia del teatro e dello spettacolo presso il Dipartimento di Lettere Lingue e Storia delle civiltà antiche e moderne dell’Università di Perugia, con una conferenza dal titolo Alfredo Oriani: un’idea di teatro.
Per motivi di sicurezza legati all’emergenza covid-19 l’accesso è limitato a un numero massimo di 40 persone, previa prenotazione obbligatoria ai seguenti recapiti: 0544 214767
informazioni@bibliotecaoriani.it
Per l’ingresso e la permanenza in sala è obbligatorio l’utilizzo della mascherina.
A 70 anni dalla Dichiarazione Schuman del 9 maggio 1950, vero atto costitutivo del processo di integrazione europeo e simbolo della fine della tragica contrapposizione tra Francia e Germania, il continente europeo e l’Unione europea al suo interno vivono la loro più grande sfida: la necessità di una risposta forte, solidale e rapida alla crisi sanitaria e alla successiva crisi economica.
Per riflettere attorno a questi cruciali sviluppi, attingendo alla storia, alla politologia e al migliore giornalismo, l’Assessorato alle Politiche europee del Comune di Ravenna e il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna (Campus di Ravenna) hanno organizzato, con il patrocinio della Commissione Europea, una tavola rotonda virtuale il 9 maggio 2020 dalle ore 11
Diretta streaming su FB EuRoPe Romagna e su YouTube EuRoPe Romagna
Dopo i saluti e gli interventi introduttivi
Assessora alle Politiche Europee – O. Bakkali
Direttore del Dipartimento di Beni Culturali (Unibo) – L. Canetti
Capo della Rappresentanza a Milano della Commissione Europea – M. Gaudina
Interverranno
P. Ignazi (Unibo)
M. Marchi (Unibo)
D. Taino (Il Corriere della Sera)
per seguire la diretta streaming
https://www.facebook.com/EuRoPe2019AttraversoilMuro/
https://www.youtube.com/channel/UClCddPfZFITsIL3P7aPjQLA
APPROFONDIMENTI
per saperne di più sulla giornata dell'Europa
https://europa.eu/european-union/about-eu/symbols/europe-day_it
sulla dichiarazione Schuman (testo completo)
https://europa.eu/european-union/about-eu/symbols/europe-day/schuman-declaration_it
su Robert Schuman e gli altri grandi ispiratori dell'integrazione europea
https://europa.eu/european-union/about-eu/history/eu-pioneers_it
https://www.youtube.com/watch?v=c0dsdgpFjGo
https://www.youtube.com/watch?v=pzhpA7_-1oA
#labibliotecaacasavostra
RADIO CASA ORIANI'S PODCAST
Vista la fragile situazione che stiamo vivendo da oggi (16 marzo 2020) per ogni settimana, dal lunedì al venerdì, la Biblioteca di Storia Contemporanea "Alfredo Oriani" ha pensato di creare un canale podcast per tenervi compagnia.
SEGUITECI!!!!!
www.spreaker.com/user/casa_di_oriani
Legge 30 marzo 2004, n. 92
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 86 del 13 aprile 2004
per approfondire:
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