Si terrà sabato 12 aprile, ore 10.30, presso la Sala Spadolini della Biblioteca di Storia Contemporanea “A. Oriani”, una conferenza dello storico faentino Matteo Banzola dal titolo “J arèb da mandêt a Ìmula!”. Storia del manicomio di Imola nella Romagna dell’Ottocento. Banzola, autore nel 2015 di un’importante monografia sull’argomento, ripercorrerà le origini e gli sviluppi dei due manicomi imolesi nel corso del XIX secolo, offrendo un interessante spaccato di storia sociale e culturale del territorio e cercando di rispondere ad alcune domande: come accadde che una piccola cittadina di provincia quale Imola divenne la “Mecca di tutti gli alienisti” (così ebbe a definirla un medico del tempo) e i suoi manicomi furono visitati, ammirati e copiati in Italia e all’estero? E che ruolo ha avuto la Romagna in tutta questa vicenda?
La conferenza sarà arricchita dalla proiezione di fotografie dell’epoca.
“Giornate Fai di Primavera 2025” a Ravenna e provincia
Biblioteca di storia contemporanea Alfredo Oriani e Zona Dantesca a Ravenna
Prosegue alla Biblioteca di storia contemporanea “A. Oriani” la rassegna storie nella Storia, quattro incontri tra memorie, letteratura e teatro per raccontare vicende e snodi della storia d’Italia da angolazioni diverse. Sabato 15 marzo 2025, ore 10.30, è la volta di Sauro Mattarelli con il suo ultimo volume I lumini del 9 febbraio (Il Ponte Vecchio 2024). Il libro, che sta incontrando un notevole successo editoriale, trae spunto dalla tradizione romagnola dei lumini accesi il 9 febbraio per commemorare la Repubblica Romana del 1849 per svilupparsi in una narrazione sospesa tra memoir autobiografico e saggio storico.
L’autore, storico e saggista, legatissimo alla Fondazione Casa di Oriani di cui è stato a lungo Presidente, ne discuterà con il prof. Massimo Baioni dell’Università di Milano.
Si terrà sabato 25 gennaio, ore 17.30, presso la Sala Spadolini della Biblioteca di Storia Contemporanea “A. Oriani”, una conferenza dello storico della medicina Dott. Giancarlo Cerasoli dal titolo “Salute e fratellanza”. Medici, malati e malattie a Ravenna all’epoca dei francesi (1797-1813).
Si tratta della presentazione dei risultati di un lungo lavoro di ricerca storica eseguito negli archivi e nelle biblioteche della Romagna, volto a mettere in luce le caratteristiche dell’arte medica in quel periodo di trasformazioni epocali. Quando nel 1797 le truppe napoleoniche si insediarono a Ravenna trovarono ad attenderle anche alcuni medici, da tempo fautori delle idee sulla salute provenienti dalla Francia rivoluzionaria. Essi contribuirono a realizzare in città quelle trasformazioni che cambiarono il modo di intendere l’assistenza sanitaria che da beneficenza caritatevole elargita dai religiosi divenne un compito dello stato verso i suoi cittadini. Furono loro a portare al popolo la nuova formidabile arma della vaccinazione anti-vaiolosa, a contribuire alla laicizzazione dell’assistenza e alla organizzazione e diffusione delle norme di igiene. Attraverso le loro opere a stampa, le lettere e altri documenti è possibile seguirne le tracce, ricostruirne i percorsi professionali e le vite, travagliate come il periodo nel quale ebbero la ventura di operare. Sullo sfondo c’è una Ravenna attraversata dalle periodiche epidemie di malattie infettive e parassitarie, nella quale masse di “borghigiani” tentano inizialmente di opporsi ai nuovi invasori. Una storia avvincente e piena di colpi di scena che racconta un tempo ancora sospeso tra il passato potere legatizio e il nuovo regime governato dai francesi, dove si pongono le basi per il futuro Risorgimento nazionale.
La conferenza sarà arricchita dalla proiezione di documenti dell’epoca e dalla lettura di brani da testi coevi a cura del direttore della Biblioteca Oriani Alessandro Luparini.
Il chiostro della Biblioteca Oriani ospita da oggi la mostra “L’eclissi della libertà” curata dall’Istituto Storico della Resistenza di Ravenna nella ricorrenza del Centenario della morte di Giacomo Matteotti, il deputato socialista vittima del fascismo nel giugno 1924.
Pur con la scarsa documentazione iconografica esistente la mostra copre comunque la biografia del martire antifascista, la sua attività politica, le dinamiche del rapimento e dell’uccisione avvenuta il 10 giugno di un secolo fa, e infine il mito di Matteotti, presto diffuso in molti paesi europei fin dagli anni Trenta, come simbolo universale dell’opposizione a tutte le dittature.
L’inaugurazione è prevista oggi, 20 novembre, alle ore 17 accompagnata dalla proiezione del documentario della Fondazione Salvemini “Giacomo Matteotti: l’idea che non muore” realizzato quest’anno dal regista Vittorio Giacci per la cerimonia commemorativa tenuta alla Camera dei Deputati.
La mostra sarà visitabile fino al 28 novembre negli orari di apertura della Biblioteca Oriani.
In occasione dell’80° anniversario della Liberazione della provincia di Ravenna (1944-2024) la Fondazione Casa di Oriani, in collaborazione con il Dipartimento di Beni culturali dell’Università di Bologna, ha organizzato un mini ciclo di presentazioni per riflettere sulle vicende resistenziali in una dimensione più ampia, nazionale ed europea. Il ciclo si conclude venerdì 22 novembre 2024, ore 17.30, con la presentazione del volume di Simona Colarizi, La resistenza lunga. Storia dell’antifascismo 1919-1945 (Laterza 2023).
Il libro parte dal presupposto che la lotta armata degli antifascisti intrapresa all’indomani dell’armistizio dell’8 settembre 1943 sia stata solo l’ultimo capitolo di una lunga resistenza al fascismo durata oltre 25 anni. La battaglia dei partigiani dentro l’epilogo del conflitto mondiale, divenuto anche sanguinosa guerra civile, ha oscurato in parte la ricostruzione della storia dell’antifascismo militante nel suo complesso, non meno importante dei 18 mesi resistenziali. Ma – sottolinea l’autrice – la Resistenza è stata per l’appunto un fenomeno di lungo periodo, iniziato già nel 1919 e continuato, dopo la marcia su Roma, nella durezza della clandestinità. Una vera e propria condanna a vita per gli antifascisti, che al loro ideale hanno sacrificato tutto, senza mai arrendersi, preparando, in mezzo a mille difficoltà, la strada alla riscossa finale del 1943- ’45.
L’Autrice, professore emerito all’Università di Roma la Sapienza, una delle voci più autorevoli della storiografia italiana, ne discuterà con Valentina Casini (Università di Bologna, Campus di Ravenna) e il direttore della Biblioteca Oriani Alessandro Luparini.
In occasione dell’80° anniversario della Liberazione della provincia di Ravenna (1944-2024) la Fondazione Casa di Oriani, in collaborazione con il Dipartimento di Beni culturali dell’Università di Bologna, ha organizzato un mini ciclo di presentazioni per riflettere sulle vicende resistenziali in una dimensione più ampia, nazionale ed europea. Si comincia venerdì 8 novembre 2024, ore 17.30, con la presentazione del volume di Giorgio Vecchio, Il soffio dello Spirito. Cattolici nelle Resistenze europee (Viella 2022). Il libro costituisce il primo tentativo di tracciare una storia comparata della presenza dei cattolici nelle Resistenze europee. Basata su un’ampia storiografia in più lingue e sulla rilettura della stampa clandestina, oltre che di numerose testimonianze, la ricostruzione delle vicende di paesi come Francia, Belgio, Olanda, Germania e Austria, Cecoslovacchia e Polonia consente di presentare ai lettori italiani figure di uomini e donne talvolta sconosciuti persino agli storici specialisti. L’analisi segue il filo del rapporto tra cattolici, fede religiosa e ricorso alla violenza e, in questa prospettiva, intende contrastare la tentazione ricorrente di applicare ai cattolici di allora le categorie del presente, come il pacifismo o l’obiezione di coscienza, insieme all’accusa di essere stati imbelli e “attendisti”. L’educazione cattolica dell’epoca non disdegnava infatti di formare anche al dovere militare e il problema, casomai, era quello della legittima autorità cui obbedire. Le intense pagine di Vecchio contribuiscono così a bilanciare la tendenza storiografica che, nel corso degli ultimi decenni, ha posto in primo piano la Resistenza civile, senza armi, a scapito di quella combattente.
L’Autore, professore emerito dell’Università di Parma, uno dei più autorevoli studiosi del movimento politico e sociale cattolico, ne discuterà con Laura Orlandini (Istituto Storico della Resistenza, Archivi del Novecento) e Michele Marchi (Università di Bologna, Dipartimento di Beni Culturali)
Si terrà nei giorni 24, 25 e 26 ottobre 2024 il convegno nazionale di studi dal titolo Il sistema repubblicano trent’anni dopo “la grande crisi”. Storicizzare il tempo presente. Il convegno, promosso dalla Fondazione Casa di Oriani in collaborazione con Università di Bologna-Dipartimento di beni culturali, grazie anche ai contributi del Ministero del Cultura e dei Fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, si propone di avviare una riflessione storica sugli anni di passaggio dalla cosiddetta “Repubblica dei partiti” a quelli del tentativo di evoluzione bipolare, partendo da un approccio storico-politico ma approfondendo anche la dimensione della politica internazionale, della storia delle istituzioni, di quella economica e, infine, degli interessanti mutamenti sociali e dei costumi, chiamando a un dialogo interdisciplinare storici, sociologi, politologi e costituzionalisti.
Il convegno si articolerà in tre sessioni presso la Sala Spadolini della Biblioteca Oriani, giovedì 24 ottobre ore 15.00-19.00 e venerdì 25 ottobre ore 9.30-12.30 e 14.30-16.00, con la partecipazione di autorevoli studiosi delle più prestigiose università italiane ed europee.
A margine del convegno, sabato 26 ottobre ore 10.30-12.30, si svolgerà presso la Sala Dantesca della Biblioteca Classense, una tavola rotonda coordinata dal Prof. Marc Lazar di Sciences-Po Parigi e dell’Università Luiss Guido Carli con la partecipazione di alcuni protagonisti di quella stagione politica: Gennaro Acquaviva, Pier Ferdinando Casini, Pierluigi Castagnetti, Gianfranco Fini, Giorgio La Malfa, Mariotto Segni, Livia Turco.
L’accesso al convegno e alla tavola rotonda è libero e valido per l’aggiornamento dei docenti.
Tutte le sessioni del convegno e della tavola rotonda saranno videoriprese da RADIO RADICALE, che le renderà disponibili già ogni sera sul proprio sito (www.radioradicale.it sezione agenda), dove resteranno online.
Il Cardello, Casola Valsenio, 21 settembre 2024, ore 16,30
Si terrà sabato 21 settembre 2024, con inizio alle ore 16.30, presso la sala conferenze “Luisa Pifferi Oriani” al Cardello di Casola Valsenio il tradizionale incontro al Cardello promosso dalla Fondazione Casa di Oriani, giunto quest’anno alla trentaseiesima edizione. Sarà ospite la Prof.ssa Silvia Cavicchioli, professoressa di Storia contemporanea all'Università di Torino, con una conferenza dal titolo I cimeli della patria. Politica e memoria nel lungo Ottocento.
Al termine dell’incontro i presenti potranno fermarsi per un buffet offerto dalla Fondazione Casa di Oriani.
informazioni@bibliotecaoriani.it