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I fascicoli sono disponibili ad accesso libero, e scaricabili in pdf ricercabile, nel sito di «Fondazione Casa di Oriani» alla pagina:
https://www.fondazionecasadioriani.it/modules.php?name=MR&op=openaccess
lunedì 8.30-13.30 / 14.30-18.30
martedì 8.30-13.30
mercoledì 8.30-13.30 / 14.30-18.30
giovedì 8.30-13.30 / 14.30-18.30
venerdì 8.30-13.30
Ricordiamo inoltre che la Biblioteca chiuderà dal 7 agosto al 18 agosto 2023
Riaprirà lunedì 21 agosto 2023 con il seguente orario: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30; il lunedì, mercoledì e giovedì 14.30-18.30
Buone vacanze
Fondazione Casa di Oriani
Il Comitato promotore formato da Comune di Ravenna, Famiglia D’Attorre, Istituzione Biblioteca Classense, Fondazione Casa di Oriani, Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, Università di Bologna, ha istituito un Premio di studio biennale per tesi di dottorato intitolato alla memoria di Pier Paolo D’Attorre (1951-1997), docente in Storia contemporanea all’Università di Bologna e Sindaco della città di Ravenna negli anni 1993-1997.
Il Premio, mantenendo viva la memoria della figura e dell’opera di Pier Paolo D’Attorre, intende valorizzare i giovani studiosi e dare risalto a studi e ricerche che, per le problematiche trattate, contribuiscano ad arricchire ambiti di ricerca che furono propri del lavoro di Pier Paolo D’Attorre.
Possono concorrere al bando coloro che non abbiano già conseguito riconoscimenti economici in premi di studio per la medesima tesi e abbiano discusso in Italia o all’estero una tesi di dottorato sui seguenti temi:
La tesi di dottorato di ricerca, redatta in italiano o in inglese o in francese, dovrà essere stata discussa fra il luglio 2019 e il dicembre 2022
Il Premio, dell’importo di euro 4.000,00 (quattromila), sarà assegnato a insindacabile giudizio di una Commissione scientifica composta da studiosi degli ambiti disciplinari sopra indicati.
Le tesi di dottorato non saranno restituite, ma saranno conservate in fondi specifici della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna e della Biblioteca di storia contemporanea Alfredo Oriani di Ravenna, dove potranno essere consultate da parte degli utenti delle biblioteche nel rispetto delle norme di tutela dei diritti d’autore e del regolamento delle biblioteche stesse. La semplice partecipazione al concorso assicura l’accettazione di tale clausola da parte dell’aspirante senza ulteriori atti formali.
L’esito della procedura di selezione sarà reso pubblico entro il 15 novembre 2023 sul sito della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna.
Il Premio sarà consegnato durante una cerimonia pubblica che si terrà a Bologna entro la fine del 2023.
Domanda
Modalità di presentazione
La domanda di partecipazione da redigere in carta libera dovrà essere compilata e inviata attraverso posta elettronica premiodattorre@iger.org entro il 10 luglio 2023.
Non saranno presi in considerazione documenti inviati dopo il termine utile per la presentazione delle domande di partecipazione del concorso. La documentazione presentata non sarà restituita.
I candidati sono ammessi con riserva al concorso. L’esclusione per mancato rispetto anche parziale delle condizioni previste dal bando è disposta dalla Commissione.
La domanda dovrà contenere:
Per informazioni e chiarimenti rivolgersi alla segreteria del Premio D’Attorre:
Telefono: 051231377; mail: premiodattorre@iger.org
Il Comitato Promotore
La Biblioteca Oriani sperimenta per l’anno 2023 il servizio di prestito intersistemico gratuito (come biblioteca prestante) con le biblioteche Malatestiana di Cesena, Classense e Oriani di Ravenna, Trisi di Lugo, Manfrediana di Faenza, Comunale di Cesenatico, Maria Goia di Cervia, Gambalunga di Rimini.
Di seguito trovi un breve questionario anonimo su questo servizio, la tua opinione è importante per contribuire al miglioramento dell’offerta.
Grazie per la collaborazione!
Il giorno 7 novembre 2022 il Dott. Andrea Pessina, Soprintendente ai Beni Archeologici, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province
di Pistoia e Prato presenterà, a Ravenna e per la prima volta in Italia, il progetto archeologico di Luigi Maria Ugolini editato in collaborazione con il prof. Nicholas C. Vella dell’Università di Malta per la Midseabooks Ltd Malta, opera che rappresenta una pietra miliare dell’archeologia preistorica mediterranea.
Nella stessa giornata sono previste due presentazioni, la prima, alle ore 10.00 presso la sala conferenze del Dipartimento Beni Culturali in Via degli Ariani, 1 rivolta a tutti gli studenti; la seconda, per la cittadinanza, alle ore 17.00 presso la Biblioteca Casa di Oriani in Via Corrado Ricci, 26.
Dopo la ristampa, nel 2012, del volume Malta. Origini della civiltà mediterranea, pubblicato nel 1934 e a 22 anni dalla riscoperta degli archivi dell’archeologo bertinorese conservati nel Museo Etnografico “Luigi Pigorini” a Roma, i contenuti della collana Malta antica progettati da L.M. Ugolini e rimasti inediti in seguito alla sua scomparsa precoce nel 1936, riaffiorano alla luce grazie allo straordinario lavoro dei due ricercatori e archeologi. Dialogheranno con il Dott. Andrea Pessina, il prof. Giuseppe Lepore, Direttore della Missione Archeologica in Albania (scavi di Phoinike) per l’Università degli Studi di Bologna e la dott.ssa Monica Piancastelli, geoarcheologa.
L.M. Ugolini, nato a Bertinoro nel 1885, intrecciò numerosi e frequenti rapporti con personalità accademiche e politiche sostenitrici del regime fascista. Fu a capo della Missione Archeologica in Albania dove scoprì le città romane di Fenice e Butrinto e dal 1924 al 1935, nell’arcipelago maltese, insieme alla sua equipe, compì meticolosi lavori di rilevamento, studio e descrizione degli edifici megalitici tardo neolitici (datati oggi a circa 6000 anni fa) e di reperti pre-protostorici. Questi ultimi studi, in parte, confluirono nell’unico volume che Ugolini pubblicò nel 1934, grazie al diretto interessamento di Mussolini; una copia originale si trova oggi presso il fondo storico della biblioteca di Storia Contemporanea “A. Oriani”. Del corposo archivio, composto da disegni, fotografie, diari, appunti, corrispondenze che dovevano essere utilizzati per completare la collana su Malta pensata da Ugolini, si persero le tracce fino alla fine degli anni ‘90 del secolo scorso quando furono ritrovati. La sua attività di scavo in Albania e l’elaborazione dei dati raccolti sui monumenti maltesi furono contrassegnate da un approccio scientifico assai moderno per quell’epoca e le pubblicazioni che ne seguirono vennero utilizzate dal regime fascista per corroborare il primato della civiltà latina sulle civiltà dell’Europa settentrionale e quindi per sostenere partiti e correnti nazionalistiche.
Si terrà sabato 5 novembre 2022 alle ore 10.30, presso la Sala “Spadolini” della Biblioteca di Storia Contemporanea “A. Oriani”, in collaborazione con l’Istituzione Biblioteca Classense, la presentazione del volume degli scritti di Luigi Rava, Un pensiero per lo Stato. Antologia di un riformatore (Ronzani 2022), a cura di Fulvio Cortese e Andrea Rapini. Il ravennate Luigi Rava (1860-1938) può annoverarsi tra i grandi dimenticati della storia politica e intellettuale del nostro Paese. Professore di filosofia del diritto, contabilità pubblica e scienza dell'amministrazione negli Atenei di Siena, Pavia e Bologna, è stato protagonista a vario titolo della vita istituzionale italiana, come parlamentare, sottosegretario e ministro (dell’agricoltura, industria e commercio, dell’istruzione pubblica, delle finanze), nonché come sindaco di Roma. Si è distinto per il suo impegno a favore delle riforme sociali e del lavoro, ed è il padre di un’innovativa disciplina nazionale per la tutela delle bellezze naturali e dei beni culturali. Nel volume si pubblicano per la prima volta alcuni suoi scritti (prolusioni universitarie, discorsi parlamentari, altri discorsi pubblici), accuratamente selezionati nell’ambito di una produzione sterminata. Riemerge così la testimonianza di una passione interamente consegnata al servizio dello Stato e delle sfide difficili che esso ha dovuto affrontare in un periodo di grandi crisi e trasformazioni. Le parole di Rava costituiscono i tasselli preziosi di un quadro istituzionale ancora da scoprire e tracciano una lezione ancora oggi valida.
A discuterne con i curatori, dopo un saluto della Direttrice della Biblioteca Classense Silvia Masi, saranno Antonio Patuelli per la Fondazione Libro Aperto e il presidente della Fondazione Casa di Oriani Sandro Rogari.
Informazioni: 0544 214767, informazioni@bibliotecaoriani.it