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Notiziario

Venerdì 23 maggio 2008

Uscito il libro di Marco Debenedetti su Alfredo Oriani

Alfredo Oriani. Romanzi e teatro è il titolo del libro di Marco Debenedetti, pubblicato dalla Società editrice Il Ponte Vecchio, con presentazione di Dante Bolognesi e introduzione di Marino Biondi.



L’opera di Oriani in questi ultimi tempi è diventata oggetto di rinnovate attenzioni e multiformi studi, a partire da quella storico-politica, con cui “il solitario del Cardello” si propose come interprete originale e controcorrente della storia italiana e del processo di unificazione del Paese.. Tale risveglio di interesse ha abbracciato anche l’opera narrativa e drammaturgica.

La produzione teatrale, che si risolse allora in un nuovo insuccesso e rappresentò una ulteriore disillusione per l’autore, i romanzi maggiori come Gelosia (1894) e Vortice (1899), i racconti, persino le prime immature imprese, come Memorie inutili (1876) e le poesie di Monotonie (1878), hanno visto una ricca messe di ricerche. .

È in questo clima che è uscito il libro Marco Debenedetti, Alfredo Oriani. Romanzi e teatro.

Il libro affronta l’intera opera narrativa di Alfredo Oriani e ripropone lo scrittore romagnolo come un piccolo classico dell’Ottocento, non a caso ammirato da Croce e Bellonci, considerato con attenzione da Serra e da Gramsci, presente nell’esercizio creativo dei maggiori autori del Novecento.

A far dimenticare Oriani per molti decenni è sicuramente stata la strumentale appropriazione della sua opera da parte del fascismo. La “riscoperta” di Oriani ci conferma, soprattutto nei capolavori della maturità, la prepotente opera poetica, la capacità di allucinata rappresentazione delle sofferenze dei respinti della società.



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