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Memoria e Ricerca

Internet e la storia di Spagna, tra realtà e progetti

di Ignacio Lopez Martin
in Memoria e Ricerca n.s. 3 (1999), p. 131


Il presente articolo è stato ideato per presentare una "fotografia" ben precisa su un argomento concreto: internet e la Storia di Spagna. Nonostante il fatto che i due soggetti sono facilmente identificabili, bisogna ricordare che non sempre è semplice fotografare una realtà in continuo movimento. D'altro canto, come sperò di mostrare, lo studio della storia di Spagna su internet è qualcosa che si muove1. Innanzi tutto, vorrei chiarire che, a differenza della maggior parte dei laureati in Storia appartenenti alla mia generazione, non ho mai guardato con riserva l'ampia gamma di possibilità offerte dalle nuove tecnologie per lo studio storico. Dalle coraggiose lezioni di programmazione in Basic e Cobol prese in un liceo pubblico di periferia nei primi anni ottanta, che ricordo mi permisero di studiare le declinazioni latine e greche senza difficoltà grazie ad un ingegnoso programma che sviluppai allora, fino all'apertura delle mie pagine web dedicate interamente a diversi aspetti della ricerca storica sono passati poco più di dieci anni2. Durante tutto questo tempo sono stato non solo un assiduo utente ma soprattutto un diretto testimone della nascita e dello sviluppo di questa strana coppia: storia e informatica3. Nonostante questo, é semplicemente a causa della mancanza di spazio e non di interesse per altre questioni più ampie riguardanti lo studio storico-informatico, che il presente articolo prenderà in considerazione soltanto alcuni aspetti. In particolare: l'organizzazione complessiva dei siti a scopo storico sulla rete Internet; la localizzazione e le possibilità che i potenziali navigatori troveranno in essi; l'elenco e le caratteristiche delle principali liste di discussione esistenti sulla storia di Spagna; le pubblicazioni di tipo elettronico (riviste on-line); senza dimenticare un breve resoconto delle principali risorse per periodi storici nonché uno sguardo ai principali progetti in corso e la loro importanza al momento di aprire nuove possibilità e futuri sviluppi.
Come tutti ormai sappiamo la rete è caotica ed è estremamente facile perdersi nei suoi meandri. Quando invece di perdersi si tratta di iniziare una accurata ricerca, come in questo caso, sulle possibilità che la rete stessa ci riserva per lo studio della storia di Spagna, la prima mossa da fare è quasi sempre il ricorso a uno dei multipli motori di ricerca conosciuti da tutti (Yahoo!, Altavista, Excite, Infoseek, Lycos, ecc.)4. Naturalmente, oltre alle versioni più classiche ed internazionali di questi motori di ricerca appena citati, la Spagna offre una altra gamma di essi che si schierano a diversi livelli, e cioè: nazionale, regionale e locale-cittadino. La lingua usata in questi motori è prevalentemente lo spagnolo, sebbene nel caso dei motori in Catalonia, Galizia e i Paesi Baschi si offre anche la possibilità di effettuare ricerche approfondite sui siti in catalano, gallego e euskera rispettivamente5.
E' ovvio, come dimostra la mia esperienza, che un buon motore di ricerca non deve per forza essere il più grande aiuto messo a nostra disposizione, ma sicuramente è il primo in assoluto. I problemi iniziano magari, quando dopo aver digitato le parole chiave "Storia di Spagna" (in spagnolo: Historia de España; in inglese Spanish History) compare sul nostro schermo la solita lista, per lo più infinita e talvolta vagamente inutile, di siti e pagine di ogni tipo. A questo punto diventa evidente che non è tanto importante cercare ma farlo bene. Ma soprattutto, da dove iniziare? E cosa cercare?
In realtà, per non perdere troppo tempo occorre una certa conoscenza non solo del modo in cui è organizzata la ricerca storica in Spagna (principali università, centri di ricerca, fondazioni, ecc.) ma anche dei vari dipartimenti e centri che si occupano dello studio della Storia di Spagna fuori della penisola iberica e dell'organizzazione delle loro risorse. Visto che non sempre, anzi quasi mai, questo è possibile bisogna essere in grado di avere una, così detta, chiave di lettura.
Perciò, bisogna essere coscienti fin dall'inizio, che le risorse e servizi d'interesse generale per chiunque si dedica alla storia di Spagna si organizzano in vari grandi livelli a secondo delle loro caratteristiche generali, ubicazione, pubblico al quale vengono indirizzate, tipo di informazioni che comprendono, e scopo finale dei siti stessi.
Per quanto riguarda lo spazio fisico dove si trovano queste risorse possiamo distinguere un primo livello istituzionale relativo alle risorse ufficiali, in particolare quelle dello Stato e de i suoi ministeri, così come dei diversi governi e istituzioni regionali; quindi un secondo gruppo che comprende le pagine delle varie Università e centri di ricerca pubblici o non; e finalmente un terzo livello che include le pagine dei privati, generalmente singoli storici o gruppi di ricerca che in maniera privata o pubblica offrono informazioni e servizi di interesse generale o più o meno specifici relativi alla loro ricerca storica.
Al contrario, se la tipologia si definisce tenendo conto non tanto dell'ubicazione quanto dei contenuti principali di queste pagine, i potenziali navigatori d'Internet a scopo storico potranno distinguere tra pagine che forniscono servizi di informazione (informazioni generali e collezioni di links o Gateways), consultazione (datasets, testi elettronici e/o documenti storici on-line), pagine fondate sulla pubblicazione e distribuzione di carattere elettronico (riviste tradizionali ed elettroniche, e liste di discussione), e finalmente i siti riservati alla vera e propria sperimentazione dove si mettono a disposizione tutti o buona parte degli aspetti appena visti. In questo ultimo caso i singoli specialisti o un determinato gruppo di ricerca sviluppano progetti che costituiscono una perfetta combinazione dei suddetti servizi, e cioè: informazione, consultazione, pubblicazione e distribuzione dei materiali didattici, e d'interesse per la ricerca scientifica.
Evidentemente, le categorie appena esposte non sono altro che chiavi di lettura per un miglior orientamento al momento d'intraprendere una ricerca storica più o meno approfondita su Internet. Non voglio dire con questo che le categorie appena citate devono essere riconosciute per forza in maniera universale come le uniche possibili, ma comunque, sono del parere che l'insieme della tipologia appena fornita può essere utile per condurre nel migliore dei modi il presente articolo.
 
I servizi di informazione (informazione generale e gateways) e consultazione (on-line databases e collezioni)
Dalle risorse dello Stato e Regioni all'università. Il livello informativo e di consultazione.
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Naturalmente, non può mancare una prima referenza, soprattutto per i navigatori con cittadinanza spagnola, alle grandi fonti d'informazione e servizi rappresentate dallo stato, dai suoi ministeri e segreterie, così come dai governi delle rispettive regioni, in materia educativa e didattica6. Sebbene questo livello non é sicuramente il migliore per iniziare una ricerca scientifica di tipo accademico, conviene ricordare che il ministero spagnolo per la Educazione e la Cultura (MEC), oltre alle sue competenze informative per quanto riguarda l'attività professionale dello storico, e quindi concorsi, politica educativa, borse di studio, organizzazione dell'Università e la ricerca scientifica, ecc., offre interessanti servizi di consultazione e databases riguardanti, per esempio, aspetti bibliografici che vanno dal generale all'estremamente specifico7. E' chiaro che, almeno dal punto di vista della consultazione bibliografica orientata alla ricerca storica, i servizi offerti da questo ministero devono per forza essere completati con quelli offerti dalla Biblioteca Nazionale a Madrid (http://www.bne.es) e dal resto di biblioteche sparse per tutta l'area spagnola.
Per il momento, e per quanto riguarda gli archivi e biblioteche, in attesa della tanto desiderata, quanto impossibile, informatizzazione totale dell'ingente patrimonio bibliografico e documentale spagnolo la Sudirezione Generale di Archivi dello Stato offre la possibilità di consultare almeno 25.628 registri bibliografici su archivi della Biblioteca del Centro d'Informazione Documentale (BARC): http://www.mcu.es/bases/spa/barc/BARC.html; 34.260 registri che coprono il Censimento di archivi spagnoli e latinoamericani (CARC): http://www.mcu.es/bases/spa/carc/CARC.html; così come le "Fonti per la Storia" conosciute nella nomenclatura del ministero con il nome di CIDA (http://www.mcu.es/bases/spa/cida/CIDA.html) e che in 1997 comprendevano soprattutto registri di guida di fonti per lo studio di Spagna, come per esempio 24.943 registri sulla Guerra Civile spagnola (1936-39).
Sempre dentro l'area delle istituzioni statali esiste in principio un sito immancabile per l'interesse almeno teorico dei suoi servizi di informazione generale e di consultazione bibliografica: il CSIC, o vero il Consiglio Nazionale di Ricerca Spagnolo (http://www.csic.es)8. All'interno del CSIC esiste anche una unità per l'uso delle nuove tecnologie presso il Centro di Studi Storici (http://unth.ceh.csic.es/Historia/portada.htm). Questa unità fu creata in 1991 con l'obiettivo di applicare tecniche informatiche alle ricerche storiche portate avanti all'interno del centro. In queste pagine è possibile trovare i risultati, per il momento parziali, del progetto "Storia e Nuove Tecnologie dell'Informazione". In realtà, questi risultatiti non sono altro che un accesso diretto a tre grandi nodi, che comprendono i tre settori d'interesse del progetto originale, ovvero: Archivi e Biblioteche; Storia in generale; e Beni Culturali9. Praticamente, il Centro di Studi Storici del CSIC dovrebbe anche servire per avere un accesso diretto a tutti i dipartimenti di storia in Spagna con indirizzo web proprio, invece l'elenco delle Università si ferma a quota 20 e quindi, il sito non è aggiornato (http://unth.ceh.csic.es/Historia/historia.htm). Inoltre, e per quanto riguarda il numero di risorse disponibili, il CSIC inspiegabilmente ha radunato in questo sito solo qualche gruppo di ricerca e associazione di carattere storico, e mancano quasi tutte le riviste elettroniche a disposizione attualmente. In definitiva, questo sito che, almeno sulla carta, può essere d'interesse in qualche modo per i neofiti, risulta scarso per la maggior parte degli interessati ad una ricerca d'alto livello. Esso rischia di diventare un elenco solo parziale di una realtà che poco o niente ha a che fare con gli aspetti a mio avviso più interessanti della ricerca storica (fonti, documenti, risultati e divulgazione). Per non dire che l'ultima revisione è stata fatta il 19 settembre 1997!
Fortunatamente, per il CSIC, oltre alla piuttosto deludente unità per l'uso delle nuove tecnologie presso il Centro di Studi Storici, l'istituzione gestisce e lo fa bene la "Red IRIS", o rete accademica spagnola (http://www.rediris.es), sulla quale avremo tempo di soffermarci più avanti. La rete nacque tra 1988-1991 all'interno del Piano Nazionale di Ricerca e Sviluppo per collegare tutte le risorse informatiche dell'università e dei centri di ricerca, ed è gestita dal 1994 dal CSIC. All'interno di questa vasta rete, che comprende più di 250 istituzioni, si trovano facilmente gli indirizzi di tutte le università e i centri di ricerca che ne fanno parte, nonché l'accesso diretto alle loro biblioteche (http://www.rediris.es/recursos/bibliotecas/), e una ampia serie di liste di discussione, che risulta essere il più grande foro di dibattito elettronico a disposizione della comunità scientifica spagnola (http://www.rediris.es/list/). In più, la rete IRIS offre la possibilità di fare anche delle ricerche accurate di qualunque indirizzo di posta elettronica per la maggior parte di università e centri di ricerca spagnoli (http://chico.rediris.es:8888/c%3dES).
Prima di andare avanti con alcuni dei servizi prestati in internet da parte dei diversi dipartimenti di storia delle numerose università spagnole e straniere non sarebbe sbagliato ricordare che ognuna delle 17 Comunidades Autonomas, e cioè tutte le regioni spagnole, hanno piene competenze in materia di politica educativa e universitaria, e quindi ognuna di loro dispone d'organismi specifici per la ricerca scientifica in generale e per quella storica in particolare10. La situazione della Spagna attuale, dove certe regioni giocano un importante ruolo politico, dove l'Università è soprattutto organizzata su base regionale, dove esistono correnti storiografiche facilmente differenziate per scuole regionali, ecc., non poteva non riflettersi sulle caratteristiche dei siti web che si occupano dello studio della storia di Spagna e le sue regioni. Questi e altri aspetti hanno contribuito all'esistenza parallela di due grande collezioni di risorse storiche: da una parte quelle nazionali e più generali e da un'altra quelle regionali11.
l'Università e i centri di ricerca (informazione generale, consultazione, e gateways)
Laddove finiscono i servizi offerti da ministeri e grandi centri di ricerca a livello statale e regionale é possibile intravedere un secondo gruppo di siti organizzati intorno all'università dai dipartimenti di Storia di Spagna sia sul territorio spagnolo che all'estero. Durante gli ultimi cinque anni non sono pochi i dipartimenti di storia e centri di ricerca spagnoli, che all'ombra di quanto fecero i loro omonimi statunitensi qualche anno prima, hanno fatto spuntare pagine web con informazioni sulle loro attività ed interessi, così come documenti relativi ai risultati dei vari progetti intrapresi in questi anni, e che comprendono tutti i periodi della Storia di Spagna. Malgrado l'entusiasmo che questo fatto ha suscitato, l'insorgere di questi siti non è esente da qualche critica. Finora, la crescita dei siti Internet delle principali università e centri di ricerca spagnoli sono stati fatti quasi sempre a scopo informativo e di consultazione dei loro eventuali fondi bibliografici. Si sono tralasciate così le enormi possibilità che il mezzo tecnico-informatico, e in particolare internet, potrebbe avere dal punto di vista didattico e dell'accesso e diffusione dei risultati della ricerca storica. Fortunatamente, la situazione durante gli ultimi due anni è cambiata molto.
Prima di studiare in maniera approfondita alcuni eccellenti casi dove gli storici iniziano a sfruttare al meglio i parametri fisici, tecnici e di consultazione del WEB, vediamo cosa offre Internet per lo studio specifico della storia di Spagna. La attuale offerta per quanto riguarda i siti orientati alla ricerca storica copre cinque aspetti fondamentali:
a) Collezioni di collegamenti (gateways storici) più o meno specializzati.
b) Testi Elettronici e documenti on-line e off-line (riviste elettroniche con un marcato interesse per aspetti relazionati con la storia di Spagna, ma anche accesso a fondi di archivi e documenti storici).
c) Pagine relative ad argomenti storici concreti (possono essere pagine personali, o di una università, centro di ricerca, associazione, ecc. interessata ad un argomento o ad argomenti della Storia di Spagna. In questo caso possono evidentemente offrire anche servizi del tipo a) e b)12.
d) Progetti in corso o in via di sviluppo con un alta componente sperimentale. Sebbene alcune di essi sono già delle realtà ben consolidate. Tendono all'utilizzo ottimale delle risorse, raggruppando informazione, consultazione, e distribuzione in un solo sito. Dovrebbero servire, infatti per presentare i risultati delle ricerca storica in un modo concreto usufruendo di tutti i mezzi che il supporto informatico mette alla nostra disposizione: materiale didattico e di ricerca multimediale e interattivo; datasets e collezioni di fonti, testi e/o documenti; liste di discussione e pubblicazioni elettroniche dei risultati.
In generale, la sincronia fra i gateways, o grandi "porte d'ingresso" per migliaia di risorse storiche sparse in diversi punti della rete, e le pagine dedicate ad aspetti storici non è perfetta. Anzi, ormai, i gateways difficilmente riescono ad includere tutte le risorse a disposizione poiché gli aggiornamenti devono essere dinamici, soprattutto perché la produzione, sviluppo e cambiamenti di nuove pagine è continua e tutt'altro che prevedibile. D'altra parte, le pagine specializzate su argomenti particolari non usufruiscono quasi mai della possibilità di diventare eventualmente e a loro volta un grande e vero gateway.
In genere, i limiti dei grandi gateways sono piuttosto evidenti quando si tratta di organizzare una ricerca sistematica su aspetti specifici, come in questo caso la Storia di Spagna. Mettiamo il caso che voglia avvicinarmi al soggetto di studio mediante l'utilizzo delle più grandi collezioni di risorse storiche esistenti come quella dell'Università di Kansas (http://history.cc.ukans.edu/history/), K12 (http://www.xs4all.nl/~swanson/history/), Horus (http://www.ucr.edu/h-gig/horuslinks.html), ecc. Come da copione, la consultazione di questi siti che passano per essere l'ombelico di tutti i gateways storici, almeno per quanto riguarda la Storia di Spagna, é deludente. E' ovvio che gli indirizzi URL dedicati alla storia di Spagna sono ben più delle poche dozzine elencati in questi celebri siti.
Quindi, i grandi gateways servono a poco quando si tratta di fare, come in questo caso, una ricerca approfondita e specifica su un argomento che malgrado la sua marginalità produce centinaia di siti ogni anno. Occorre perciò, trovare delle collezioni di risorse più o meno specializzate. Per regola generale questo tipo di servizio si può trovare all'interno delle grandi università e centri di ricerca, sebbene non sono strani i casi di gateways dedicate alla storia di Spagna situate in pagine personali, generalmente curate da professori universitari.
Esistono ottime collezioni di risorse per la Storia di Spagna dove si uniscono ordine e utilità pratica (vedi tabella), anche se tendono per regola generale a coprire pochi aspetti e periodi di tempo limitati. Manca dunque, quello che possiamo denominare il SITO (in stampatello), e cioè una pagina che periodicamente riesca a mettere insieme in maniera strutturale, non solo tutta la relazione dei siti esistenti, ma anche gli aggiornamenti periodici per tutte le tappe storiche che comprendono la Storia di Spagna dalla Preistoria fino ai giorni nostri13.
 
Principali collezioni di risorse che riguardano la Storia di Spagna su Internet Ubicazione Indirizzo URL:
Biblioteca General de Historia (CSIC): http://www.csic.es/cbic/BGH/recinter.htm
A. Pons (Univ. de Valencia): http://www.uv.es/~apons/
Jack Owens (Idaho State Univ.): http://www.isu.edu/~owenjack/bookmarks/iberia.html
E. Canales (Univ. Aut.. Barcellona): http://cc.uab.es/historia/
E. Canales (Rete Iris, CSIC): http://hispanianova.rediris.es/HN07.htm
J. T. Nogales (Univ. Carlos III, Madrid): http://porky.uc3m.es/~nogales/TNFhist.html
Alberto Rodriguez (personale): http://www.arrakis.es/~arv/historia.htm
Univ. Complutense (Madrid): http://www.ucm.es/BUCM/ghi/histor.htm
Iberian Studies Web (Brigham Young University): http://www.lib.byu.edu/~rdh/wess/iber/index.html
SSPHS (Univ. di Kansas) http://www.ukans.edu/~iberia/ssphs/spainresources.html
Vicent Barletta (UCLA) Letteratura,cultura, storia, ecc.: http://www2.humnet.ucla.edu/cifar//hisplink/
Chris Gibson (Univ. di Manchester) http://rylibweb.man.ac.uk/data1/ir/info/spanport.html
Univ. Pais Vasco: http://hermes.lp.ehu.es/Website/SERVIDOR/castellano/enlaces.html
Pilar Rivero (Univ. de Zaragoza) Solo Storia Antica: http://FyL.unizar.es/historia_antigua/otros.html
 
Fra tutte le collezione di risorse di storia contemporanea e di Spagna in particolare, spunta la pagina di Anaclet Pons all'Università di Valencia con il nome di "D'Historià" (http://www.uv.es/~apons/). Si tratta d'un sito strutturato in maniera ottimale, e che offre una ampia gamma di collegamenti divisi in varie categorie tematiche e geografiche: risorse generali, per zone geografiche, per settori (grandi temi), sezioni specifiche per il secolo il XIX° e il XX° secolo, la penisola Iberica, Databases, enciclopedie, libri, riviste, archivi, testi-on line, docenza, mappe.
Meritano anche uno spazio nel vostro segnalibro il sito curato da Jack Owens (Idaho State University), che inoltre a una buona lista di indirizzi URL d'interesse generale aggiunge una ampia gamma di ulteriori informazioni e servizi, compresi materiali didattici, informazione su i suoi corsi all'Università, e consigli molto utili per chi inizia a navigare. Lo stesso discorso vale per le pagine di Esteban Canales, Alberto Rodriguez, la collezione di risorse della Biblioteca Generale di Storia del CSIC, i links della SSPHS, ecc.
Gran parte della ricerca storica, come sappiamo tutti, dipende dalla capacità di usare fonti e documenti che gli archivi mettono a nostra disposizione per renderli noti agli altri attraverso un lavoro e una metodologia di ricerca scientifica. Oggi, molti archivi spagnoli hanno un indirizzo web14. Il fatto che i principali archivi storici siano presenti in internet non vuol dire che i loro fondi siano accessibili, anzi questo raramente succede e la ricerca continua ad offrire un suo lato romantico! Sfortunatamente, però, e per diverse ragioni, le possibilità di consultare fondi documentali sono limitate per non dire inesistenti. In primo luogo, il patrimonio documentale e i fondi degli archivi storici spagnoli risultano difficili da sistemare digitalmente non solo per loro enorme dimensione, ma anche per la mancanza di finanziamenti e programmi precisi a questo riguardo. Inoltre, laddove sono avvenuti grandi stanziamenti di soldi con la partecipazione addirittura di case informatiche (per esempio il lavoro di digitalizzazione svolto dall'IBM con buona parte dei fondi documentali del Archivo de Indias in Siviglia), i risultati non si sono tradotti in un vero e proprio servizio on-line, visto che l'accesso ai documenti fuori dai computers dell'archivio non è stato abilitato!
La maggior parte degli archivi storici statali e provinciali presenti in internet se limitano a offrire servizi d'informazione generale (orari di apertura, descrizione del archivio, sezioni che lo compongono, magari qualche breve informazione su gli aspetti specifici dei loro fondi, frammenti di documenti qua e là, ecc.). Manca, in definitiva, la possibilità d'interrogare i fondi in tutta la loro estensione15. Una svolta positiva, comunque, si sta facendo ad altri livelli. Di recente, da parte del dipartimento di cultura del Governo Basco si è messo in motto il progetto BADATOR (http://www.irargi.org/) dedicato alla raccolta in un solo sito internet di tutta l'informazione possibile relativa al patrimonio documentale esistente negli archivi nazionali, regionali, locali, privati, ecc. sulla storia basca. Per il momento il database è composto di più di 115.000 documenti relativi all'Età Moderna e Contemporanea, tutti classificati e disponibili per la consultazione. Tutti i documenti sono datati, dispongono d'un breve riassunto, archivio di provenienza, sezione e altre informazioni. Le caratteristiche del materiale documentale e la sua estensione fanno di questo progetto una esperienza unica.
Altri servizi relativi a fonti documentali non statali sono eccezionali. L'archivio locale di Villa - Real (http://www.geocities.com/Paris/5419/), piccolo paese della provincia di Castellon, rimane per adesso uno dei pochi archivi che offre una buona selezione di documenti in - linea, ma anche la possibilità di acquistare dei CD-ROM con la serie completa dei documenti. In Catalonia ci sono altre due esperienze di diverso segno e comunque interessanti, una è l'archivio fotografico di "Emili Massanas" che offre una serie di vecchie immagini della provincia di Girona (http://www.ddgi.es/aiemb/index.html). L'altra è l'interessante archivio fotografico del porto di Barcellona, la cui consultazione integrale è possibile solo dopo essersi registrati in una lista d'utenti (http://www.apb.es/fotohist/spa/index.htm).
Grandi collezioni di documenti storici non si trovano negli archivi in internet, ma sulle pagine personali e delle università, dove un determinato storico o gruppo di ricerca mettono a disposizione di tutti una serie di testi, trascrizioni, facsimile, ecc. Eurodocs, un sito curato da Richard Hacken (Brigham Young University, Utah, USA) offre in questo momento la migliore lista di links riferiti a documenti storici relativi alla Storia di Spagna e disponibili in rete (http://library.byu.edu/~rdh/eurodocs/spain.html). Non è sconsigliabile neanche la visita a Carrie, la biblioteca elettronica dell'Università di Kansas, che offre una buona selezione di testi, mappe, materiale (http://www.uc3m.es/uc3m/serv/arc/archiespa/principa.html) grafico e documenti (http://www.ukans.edu/carrie/iberian/texts.html) per vari periodi storici16. Il grosso della documentazione storica multimediale disponibile si concentra su due argomenti: la guerra di 1898 contro gli Stati Uniti, e la Guerra Civile Spagnola (1936-39). Nel primo caso sono di grande interesse i filmati e documenti sonori della biblioteca del Congresso degli Stati Uniti (http://lcweb2.loc.gov/ammem/sawhtml/sawhome.html) riguardanti episodi della guerra contro la Spagna. In un modo simile la pagina Remember the Main (http://www.smplanet.com/imperialism/remember.html) presenta altre informazioni e materiale grafico. Esiste una altra pagina che offre materiale grafico sulla "contenda", ma in questo caso d'un punto di vista militare (http://www.ecsis.net/~jrwilobe/).
Per quanto riguarda la guerra civile spagnola esistono anche buone collezioni di documenti e materiale iconografico, come gli archivi degli anarchici che contengono fotografie e una collezioni di manifesti (http://www.pitzer.edu/~dward/Anarchist_Archives/spancivwar/Spanishcivilwar.html). Le collezioni di manifesti abbondano (http://burn.ucsd.edu/scwtable.htm) così come i siti dedicati alle Brigate Internazionali, delle quali menzioniamo il magnifico sito della Brigata Lincoln (http://www.alba-valb.org/) dove sono anche disponibili degli screensavers con alto contenuto storico.
Per quanto riguardano le riviste elettroniche di contenuto storico - umanistico bisogna dire che fino a poco tempo fa erano piuttosto poche ad affrontare la questione con le dovute garanzie scientifiche. Infatti, il concetto e le finalità delle riviste elettroniche non sembrano ancora del tutto chiare agli storici che rimangono legati agli strumenti tradizionali di lavoro: l'aula per l'insegnamento, l'archivio e le fonti per la ricerca e gli editori di giornali e riviste cartacee per le scoperte scientifiche. Tutto quello che non è suscettibile di inquadramento in uno di questi spazi viene subito considerato superfluo, rischioso e di scarso interesse personale e scientifico. Malgrado l'Internet possa, almeno potenzialmente, radunare in un solo spazio materiale didattico, documenti, e pubblicazione dei risultati, sono in tanti a mettere ancora in discussione le possibilità delle pubblicazioni elettroniche. Questo fa si che una storiografia digitale sia ancora praticamente inesistente per la Storia di Spagna, visto che gli storici preferiscono la sicurezza dei loro copyrights sulla carta, ai rischi di buttare all'aria anni di lavoro in una pubblicazione digitale che fa il giro del mondo in un giorno.
Diciamo che prevalse il concetto della rivista elettronica di tipo off - line, non concepita per una consultazione integra dei suoi contenuti. Infatti sono molte le riviste storiche tradizionali che fanno uso del WEB e non si convertono automaticamente in riviste elettroniche. Bisogna, dunque, stabilire una distinzione tra riviste messe sull'Internet con informazione parziali e riviste elettroniche propriamente dette17.
 
Lista delle principali riviste tradizionali con URL proprio18
 
Pyrenae (Università di Barcellona), Preistoria e Storia Antica (indici): http://www.ub.es/prehist/publicac.htm;
Revista de Estudios Ibéricos (UA Madrid), Preistoria e Archeologia (indici): http://www.ffil.uam.es/reib/;
Gallaecia (Univ. Santiago de Compostela), Soria Anticha (indici e sommari): http://www.usc.es/~troia/gallaecia/galhome.html;
Florentia Iliberritana (Univ. Granada), Storia Antica (sommari): http://www.ugr.es/~hantigua/florentia;
Acta Mediaevalia (Università di Barcellona), Storia Medievale, Paleografia e Diplomatica (indici): http://www.ub.es/medieval/dep8019.htm;
Espacio, Tiempo y Forma (UNED, Madrid), Preistoria, Storia Antica, Storia Contemporanea (Sommari): http://www.uned.es/departamentos/0702/revista/revistas.htm http://www.uned.es/prof/025192/etf.htm;
Mediterranean Studies (Univ. Kansas), Storia Moderna: http://www.ukans.edu/~bookhist/default.html
Cuadernos Historia Contemporánea (UC Madrid), Storia Contemporanea (sommari): http://www.ucm.es/info/hcontemp/web/sumarios.html
Revista Historia Contemporanea (Univ. Pais Vasco), Storia Contemporanea (indici e sommari): http://hermes.lp.ehu.es/Website/SERVIDOR/castellano/PUBHTML/REVISTA.html%20#anchor363451
Boletín de la Asociación de Historia Contemporánea (Univ. Carlos III), Storia Contemporanea (solo informazione generale): http://www.uc3m.es/uc3m/dpto/HU/dphu02/bolehist.html
Contraste (UC Madrid), Rivista del Sindacato Comunista CC.OO.: http://www.ucm.es/info/ccoo/contraste/
Politica Exterior, Storia Contemporanea, 65 numeri (sommari): http://www.infornet.es/politicaexterior/
Anuario de Historia de la Iglesia (Univ. Navarra), Storia della Chiesa: http://www.unav.es/publicaciones/teologia/ahig/indice.html
CLAVES dir. J. Pradera e F. Savater, Rivista di libri idee e cultura (87 numeri): http://www.progresa.es/SCRipts/progresa/claves/claves.asp
Revista de Occidente, Diversi aspetti culturali, storia, filosofia (indici): http://www.arce.es/din/AR_sumarios_esp.idc?IdRevista=55
Sistemas, Rivista di Scienze Sociali: http://www.arce.es/din/AR_sumarios_esp.idc?IdRevista=59
Asociacion de Revistas Culturales de Espana: http://www.arce.es/default.asp
Sociedad Japonesa de Historia de Espana, Storia di Spagna in generale (indice): http://wwwsoc.nacsis.ac.jp/sjhe/index-es.html
Vediamo adesso le riviste on-line con accesso gratuito19. Due nuove riviste si aggiungeranno ad altre che hanno già marcato la Storia di Spagna sul web20.
Mi riferisco naturalmente a un gruppo di riviste pioniere nel campo delle pubblicazioni (http://www.ucm.es/BUCM/cee/econdoc/), dove dal 1997 si trovano rassegne bibliografiche degli articoli pubblicati in una selezione di riviste scientifiche relative alle varie Scienze Sociali. Per il momento conta con ben più di 50.000 referenze che vanno dal anno dal 1994 fino ad oggi. elettroniche per la storia di Spagna21: la rivista Migraciones y Exilios, pubblicata dalla associazione per lo studio degli esiliati e migrazioni iberiche contemporanee (http://www.iponet.es/aemic/boletin.htm); alla Revista Fuentes Estadísticas (http://www.festadisticas.fguam.es/) pubblicata dall'Università Autonoma di Madrid col sostegno dell'Istituto Nazionale Statistico (INE), e dall'ufficio statistico della CEE (Eurostat)22.
Nel 1997-1998 si sono invece consolidate tre nomi in particolare: Geo-Critica (http://www.ub.es/geocrit/menu.htm), Hispanianova (http://hispanianova.rediris.es/) e Clio (http://clio.rediris.es/). Geo-Critica dell'Università di Barcellona, è nata come pubblicazione elettronica nel 1996 ma esisteva in formato cartaceo prima. Non si tratta soltanto di una continuazione della versione cartacea della rivista, ma di una collezione di cinque riviste elettroniche: Geo-Critica, Scripta Vetera, Scripta Nova, Biblio 3W, e Ar@cne. Geo Critica si occupa di una grande varietà di tematiche storiche che vanno dalla metodologia alla storia urbana; Scripta Vetera si dedica specificamente a portare di nuovo alla luce, con il consenso dei loro autori, articoli invece pubblicati precedentemente su carta che trovano così una ulteriore diffusione grazie al WWW. Scripta Nova invece presenta articoli inediti esclusivamente in formato elettronico. Finalmente, Biblio 3w e Ar@cne includono rassegne su argomenti bibliografici e di risorse internet per lo studio delle Scienze Sociali rispettivamente. Inoltre, il sito di Geo-Critica comprende una lista di discussione e una rete di scambio per specialisti in diverse materie storiche. Da un punto di vista concettuale Geo-Critica rappresenta una novità rispetto ad altre riviste elettroniche, non solo perché le sue sezioni crescono continuamente ed in maniera integrata, ma anche perché la tendenza è quella di pubblicare materiale completo e testi inediti, a differenza delle pubblicazioni accorciate e dei troppi riciclaggi di articoli già pubblicati, la tendenza generale delle riviste elettroniche.
Mentre Geo Critica è un progetto inserito nel dipartimento di Geografia Umana dell'Università di Barcellona, gli altri due casi di studio (Hispanianova e Clio) sono integrati nella rete accademica IRIS, messa a disposizione dal Consejo Superior de Investigaciones Cientàificas (CSIC). Tutti e tre hanno una componente che gli situa al di là della mera rivista elettronica. Hispania Nova (http://hispanianova.rediris.es/), nata in Marzo del 1998 ed edita da Julio Aróstegui e Ángel Martínez de Velasco è una rivista elettronica dedicata alla storia contemporanea della Spagna dal 1808 ad oggi. Essa contiene testi integrali ed inediti di Storia Contemporanea, ma offre anche altri servizi come le recensioni di libri recenti, le informazioni puntuali sulle novità bibliografiche e sui convegni, un buon elenco di riviste tradizionali, una grande lista di risorse d'interesse per la storia di Spagna, ecc. Clio, invece è senz'altro l'esperienza più interessante di Storia della Spagna su internet. L'idea si concretizzò nel corso del I° Congresso sui Sistemi d'Informazione Storica (Vitoria 6-8 novembre 1997), dopo esser stata ventilata da un gruppo di storici all'interno della lista di discussione COLON (colon@listserv.rediris.es). Nel Febbraio 1998 uno spazio per Clio fu richiesto alla rete Iris e la rivista iniziò ad essere attiva quattro mesi dopo. Clio, come Geo Critica e Hispania Nova non è solo "rivista", ma un vero progetto storico che vuole essere uno strumento utile per gli studenti e professori dei licei e servire per l'insegnamento universitario. Perciò il sito è diviso in quatto sezioni principali: studenti, professori, università e ricerca. Gli obiettivi sono diversi: creare un deposito di materiali di didattica della storia in internet; promuovere l'uso della rete come elemento di lavoro e ricerca per il mondo accademico, evitando le navigazioni senza rotta; supplire alla mancanza di materiali didattici in rete per i liceali; promuovere la collaborazione a distanza tra i professori, poiché a differenza dei CD-ROM, gli ipertesti permettono di legare i materiali didattici esistenti in uno spazio multimediale; creare delle sale di dibattito virtuali per professori e allievi; sviluppare il "tele-insegnamento" con materiali storici di facile comprensione per tutti; promuovere la presenza della lingua spagnola e delle lingue di altre regioni spagnole nella rete; cooperare con i centri educativi latinoamericani, ecc. La rivista fino adesso ha visto la pubblicazione di tre numeri con degli articoli che comprendono tutti i periodi storici della storia di Spagna.
Se fin qua il mio discorso non é stato esente di critica soprattutto per la dispersione esistente e la mancanza di contenuti in molti siti dedicati alla Storia di Spagna, la situazione é ben diversa quando si deve analizzare il quadro delle liste di discussione. A dire la verità, quasi tutte le liste che ho trovato fino adesso relative ad aspetti che hanno a che vedere con la storia di Spagna combinano dei contenuti informativi ottimi ed una buona frequenza dei messaggi, due delle caratteristiche essenziali delle liste di discussioni.
Parlare di liste di discussione vuole dire parlare della rete IRIS, gestita dal CSIC (http://www.rediris.es/list/): oltre ai numerosi servizi evidenziati prima, la rete IRIS facilita la formazione di fori di discussione elettronica per la comunità scientifica spagnola. Il servizio é molto completo: esistono il DISEVEN (http://www.rediris.es/list/diseven/) e il OFER-TRABAEC (http://www.rediris.es/list/info/ofer-trabec.html), per la distribuzione di informazioni su seminari, conferenze, eventi, ecc. insieme a convocazioni per concorsi, offerte di lavoro e borse di studio per la seconda. Da un altra parte, proprio all'interno di IRIS ci sono delle liste di discussione vere e proprie e cioè delle LISTSERV. Almeno sei di queste liste residenti possono essere in maggior o minor grado d'interesse per gli storici.
 
Liste della rete IRIS d'interesse per gli storici23
23
logo-l@listserv.rediris.es: Studi di Lingua, Pensamento e Cultura Classica
demogr-h@listserv.rediris.es: Popolazione e Storia Economica
herm@listserv.rediris.es: Banchi dati e Scienze Umanistiche
colon@listserv.rediris.es: Storia e Tecnologia dell'Informazione
lapepa@listserv.rediris.es: Storia Contemporanea di Spagna
fidel@listserv.rediris.es: Fonti d'Informazione e documentazione in linea
siglo-xviii-request@listserv.rediris.es: Storia del settecento spagnolo ed ispano-americano
Per sottoscriversi alle liste appena elencate occorre spedire un breve messaggio all'indirizzo LISTSERV@LISTSERV.REDIRIS.ES. Basta scrivere "sub nome della lista nome cognome" (per esempio "sub colon Paolo Rossi") per essere incorporato automaticamente: non esistono "mediatori" o moderatori". Gli obiettivi delle liste IRIS sono principalmente la collaborazione fra gruppi di utenti con interessi comuni: incentivare la discussione e il dibattito su importanti temi d'interesse accademico e scientifico, potenziare lo spagnolo come lingua per la discussione scientifica e creare collaborazioni tramite questi fori di discussione con la comunità accademica latino americana. IRIS offre anche la possibilità a chiunque sia inserito nel mondo accademico di aprire gratuitamente una nuova lista di discussione previa domanda.
Tre di queste liste meritano una piccola attenzione prima di chiudere queste riflessioni: LAPEPA, FIDEL, e COLON, malgrado la loro breve esistenza, sono ormai liste consolidate dentro il panorama scientifico spagnolo. Mentre LAPEPA si occupa di aspetti generali della Storia contemporanea di Spagna dal 1812 ai nostri giorni, permettendo anche la consultazione dei suoi archivi (http://chico.rediris.es/archives/LAPEPA), FIDEL e COLON sono invece fondate sull'interscambio d'informazioni tra ricercatori e professionisti e sull'uso delle nuove tecnologie dell'informazione per lo studio della storia. COLON rappresenta invece uno degli esempi più interessanti di lista di discussione in Spagna, almeno per quanto riguarda la disciplina storica, non solo per il valore dei contenuti e l'alto livello dell'informazione, ma anche perché alcuni tra i progetti più importanti nel campo di Storia e Internet, come Clio e Hispanianova, appena analizzati, sono stati in realtà concepiti da parte dei suoi sottoscrittori.
L'universo delle liste di discussione relative ad aspetti della Storia di Spagna non si circoscrive comunque alle poche ma interessanti liste ospitate dalla rete IRIS24. All'università di Granada ci sono due liste d'interesse per lo storico una dedicata agli studi storici ed economici dell'impresa (hist_empresa@goliat.ugr.es) e un altra che si occupa di storia economica delle città e degli investimenti nei centri urbani, con la storia urbana, quella delle infrastrutture e dei servizi locali (urbanas@goliat.ugr.es). Entrambe sono liste aperte a tutti i ricercatori e professionisti interessati, basta spedire il messaggio subscribe nome-lista all'indirizzo majordomo@goliat.ugr.es. L'Università Complutense di Madrid a sua volta, ospita una lista di discussione, sulla Storia della Spagna Antica, Medievale e del Diritto (histanmeder@ucm.es).
Le liste e gruppi di discussione su argomenti relativi alla storia spagnola non si concentrano soltanto presso il mondo universitario spagnolo. Inoltre bisogna chiarire che l'interscambio dei messaggi tra i diversi membri della comunità scientifica internazionale appartenenti a queste liste non si fa solo ed esclusivamente in spagnolo. Infatti, sono molte le liste ospitate in università americane, addirittura più numerose e antiche di quelle appena elencate per la Spagna. In queste liste l'inglese evidentemente viene usato regolarmente, sebbene i messaggi in spagnolo, portoghese, catalano, ecc. vengano tollerati, mentre al contrario non viene accettato l'uso di altre lingue nella rete IRIS. Alcune di queste liste sono tra le più conosciute nei circoli degli ispanisti di tutto il mondo e il loro campo di azione va degli aspetti più generali a quelli più specifici. Le più famose sono:
 
Principali liste di discussione su aspetti relativi alla Storia di Spagna25.
25.
ESPANA-L LISTSERV@VM.STLAWU.EDU>SUBSCRIBE ESPANA-L: Discussione generale su argomenti spagnoli.
IBERIA MAILBASE@MAILBASE.AC.UK: join iberia nome cognome Distribuzione di informazioni per biblioteche e scienziati interessati allo studio della Spagna
ESPORA-L: listserv@ukanvm.cc.ukans.edu SUBSCRIBE ESPORA-L nome: Storia della Penisola Iberica (tutti i periodi). Lista di discussione ufficiale della SSPHS.
AARMS listserv@ukanvm.cc.ukans.edu SUBSCRIBE AARMS-L nome cognome: Lista di discussione ufficiale dell' American Academy of Research Historians of Medieval Spain
MEDIBER vicente@ucla.edu ADD MEDIBER nome cognome: Storia Medievale Iberica.
Santiago listserv@listserv.acns.nwu.edu SUBSCRIBE SANTIAGO nome cognome: I pellegrinaggi a Santiago come fenomeno culturale dal medioevo a giorni nostri.
ORFEO listproc@unicorn.acs.ttu.edu Moderatore: Ted McVay nrted@ttacs.ttu.edu: Dedicata alla poesia spagnola del Rinascimento e Barocco.
H-Cervantes listserv@h-net.msu.edu sub H-Cervantes nome, istituzione: Lista multidisciplinare su lo scrittore Cervantes, la sua opera e il suo tempo.
CERVANTES listserv@listserv.acns.nwu.edu SUBSCRIBE CERVANTES nome cognome(Idem)
COMEDIA listserv@listserv.arizona.edu SUBSCRIBE COMEDIA nome cognome: Teatro Classico in Spagna e America. Organo dell'Association of Hispanic Classical Theater
ALBA LISTPROC@LISTS.NYU.EDU SUBCRIBE ALBA nome cognome: Lista dei veterani della Brigata A. Lincoln (VALB), sulla guerra civile e lotta antifascista tra 1920-1940.
GCE GCE-REQUEST@TINET.FUT.ES SUBSCRIBE: Qualsiasi argomento relativo alla Guerra Civile
Spagnola (1936-39)
Di tutte queste, ESPORA-L, patrocinata dall'Università del Kansas, non è solo una delle liste più anziane, ma rappresenta anche una sorta di pietra miliare per chiunque voglia avere un primo approccio con la realtà degli studi storici sulla penisola iberica in Internet. Sebbene da qualche anno funzioni come organo d'informazione e di distribuzione della SPHS i suoi contenuti non si circoscrivono esclusivamente a questo aspetto, anzi per dire la verità, gli argomenti trattati sono vastissimi e comprendono tutti i periodi e gli aspetti possibili della storia di Spagna, del Portogallo e dei paesi latinoamericani. Non risulta strano quindi il fatto che questa lista sia diventata negli ultimi anni un punto di incontro ed interscambio obbligatorio per tutti gli interessati alla storia spagnola. Ma, non vorrei finire questo saggio senza dedicare un ultima battuta all'importanza della sperimentazione. Alcuni progetti sperimentali sono già stati menzionati e non c'è bisogno d'insistere sulla loro importanza; altri sono stati presentati alla comunità scientifica recentemente durante il convegno che il ramo spagnolo dell'Association of History and Computing ha organizzato a Toledo l'estate scorsa (http://unth.ceh.csic.es/Historia/impcoesp.htm)26 In definitiva, molti dei servizi, dei siti, dei progetti, ecc. che sono stati elencati nel presente articolo sono frutto della sperimentazione. Malgrado molti di loro ormai appaiano a chi usa la rete e le sue possibilità come naturali e piuttosto comuni utensili di lavoro e di ricerca, basterebbe ricordare quale era sua la situazione solo un paio d'anni fa per concludere: qualcosa si è mosso nel campo della storia di Spagna sul www in questi ultimi due anni.
Note:
1 Sebbene non ce bisogno di ricordarlo, gli indirizzi URL sono soggetti a continui cambiamenti. Essi possono avvenire nel giro di pochi giorni. Quindi, gli indirizzi forniti nel presente articolo sono stati testati e si sono dimostrati attivi al giorno d'oggi (15 novembre 1998).
2 Dal 1995, grazie alla generosità di Lynn Nelson, e alla collaborazione iniziale del professore Jack Owens nacque la Lopez Martin Collection (http://www.ukans.edu/carrie/ms_room/martin_coll/welcome.html). L'idea originale era di far nascere un primo sito interamente dedicato alla Storia Moderna di Spagna, raggruppando documenti, mappe e immagini del periodo degli Asburgi (XVI° e il XVII° secoli). La collezione comprende una lunga serie di trascrizioni di documenti inediti relativi alla costruzione del Palazzo Monastero di El Escorial ai tempi di Filippo II, una piccola sezione di manoscritti della fine del Cinquecento scritti in lingua basca, una gallerie di mappe usate come complementi per la mia ricerca, una sezione interamente dedicata alla storia marittima durante l'Età Moderna (Virtual Shipping 1500-1800), una visita virtuale alla mostra che il Musée del Cinquantenaire (Brussels) celebra fino a Gennaio 1999 sull'argomento Alberto & Isabella 1598-1621,così come una grande collezione di risorse relative alla storia in generale ed in particolare a quella di Spagna. Questa pagina ha ricevuto più di 5.000 visitanti nel corso degli ultimi anni, oltre 3.200 solo durante gli ultimi nove mesi (Febbraio-Ottobre 1998).
3 Per un approfondimento preciso dell'evoluzione storica d'Internet in Spagna vedi l'articolo di Miguel A. Sanz: Fundamentos históricos de la Internet en Europa y en España. L'articolo ha stato pubblicato elettronicamente nell'indirizzo: http://www.rediris.es/rediris/boletin/45/enfoque2.html.
4 Questi motori di ricerca offrono anche la possibilità di fare ricerche in spagnolo, vedi: http://home.netscape.com/es/escapes/search/ntsrchrnd_17.html, ma il numero dei siti trovati e i risultati della nostra ricerca facendo uso di loro non sono sempre i migliori.
5 Esiste una buona collezione di motori di ricerca in Spagna (http://www.ctv.es/andalucia/buscador.htm). A livello nazionale i più conosciuti sono: Olé http://www.ole.es/Paginas/Humanidades/Historia_por_Paises/; Ozú (http://www.ozu.es/); Donde? (http://donde.uji.es/); Indice (http://www.indice.net/); B.I.W.E. (http://biwe.cesat.es/); Elcano (http://www.elcano.com/); ecc. A livello regionale invece se possono selezionare Enxebre per Galizia (http://www.enxebre.com/) ; Vilaweb per Catalonia (http://vilaweb.com/), ecc.
6 Ministero di Educazione e Cultura (http://www.mec.es); Segreteria di Stato per l'Università (http://www.seui.mec.es/welcome.html); Segreteria di Stato per la Comunicazione (http://www.la-moncloa.es/); Commissione Interministeriale di Scienza e Tecnologia (http://www.cicyt.es/); Gazzetta Ufficiale dello Stato spagnolo (http://www.boe.es/); e altre gazzette delle diverse regioni (http://www.bne.es/boletine.html).
7 Infatti il Ministero di Educazione e Cultura offre TESEO, un database consultabile che contiene tutte le tesi di dottorato presentate in Spagna dal 1976. Vedi: http://www.mec.es/teseo. Inoltre il Ministero di Cultura offre anche la consulta del database degli ISBN di tutti pubblicati in Spagna, compressi evidentemente quelle di storia. http://www.mcu.es/bases/spa/isbn/ISBN.html, nonché il "Catálogo Colectivo del Patrimonio Bibliográfico Español" http://www.mcu.es/ccpb/index.html. Questo catalogo in concreto offre più di 202.327 registri riguardanti le diverse edizioni di opere impresse tra il Cinquecento e il Novecento, così come informazione su 328.265 specifici esemplari che si trovano nelle 500 biblioteche che appartengono allo stato.
8 Il CSIC, oltre a offrire informazioni generali sulle sue sezioni incluso il dipartimento di Storia Moderna e Contemporanea, raggruppa un database referenziale, ISOC-CSIC, contenente più di 1.600 giornali scientifici spagnoli relativi allo studio Umanistico, suddiviso in diverse aree tematiche: http://www.cindoc.csic.es/prod/isoc.htm
9 Per il primo settore vedi il paragrafo anteriore, sebbene parleremo più avanti. Per quanto riguarda i musei, il progetto dell'unità per l'uso delle nuove tecnologie è organizzato ancora come una semplice lista con gli indirizzi di alcuni musei spagnoli in rete. Valgono la pena i siti del Museo del Prado (http://www.mcu.es/prado/index.html), il Museo Sefardi (http://www.servicom.es/museosefardi/), il Museo del Bandolero (http://www.ctv.es/USERS/museron/). Sebbene si tratti d'un museo virtuale gli amanti di Goya e il suo periodo non possono non visitare la mostra virtuale InfoGoya 96 aperta per il 250º anniversario della nascita di questo pittore (http://goya.unizar.es)
10 Questi organismi si trovano normalmente all'interno delle Consejerias. A modo di esempio, il sito del governo basco offre puntualmente informazioni specifiche su concorsi, borse di studio, ecc. (http://www.ehu.es/invest/convGV/), così come fa la Generalitat, o governo regionale di Catalogna (http://www.gencat.es/indgen.htm), che dispone inoltre della "Fundacio Catalana per a la Recerca" (http://www.fcr.es/) e l'Institut d'Estudis Calatans (http://www.iec.es/). Per una informazione più completa sui diversi siti d'interesse regionale vedi: http://chico.rediris.es:8888/c%3dES.
11 Purtroppo, la natura di questo saggio non ci permette studiare a fondo entrambe le realtà, quindi sarò costretto, almeno per quanto riguarda l'università spagnola, a concentrarmi su quei siti che delimitano sezioni più generali ed ampie della storia di Spagna, innanzitutto per il periodo contemporaneo, senza che questo voglia dire che altri siti di carattere regionali o locali non siano d'importanza e non meritino il mio interesse. Per informazione generale riguardante i Paesi Baschi (http://www.paisvasco.com/info.htm). Esistono anche due buone collezioni di risorse basche negli Stati Uniti: una all'Università di Georgetown (USA) (http://www.georgetown.edu/centers/LLT/web/basque/basque.html); e un'altra all'Università di Washington (http://weber.u.washington.edu/~buber/basque.html), così come quelle dell'università del Pais Vasco (
12 Sfortunatamente, c'è un altro aspetto a tenere in conto quando si parla di pagine di storia in Internet. Si tratta del fatto che ancora abbondano modelli di pagine concepite come se fossero dei libri o articoli nel senso classico, piatto e lineare, quando tutti sappiamo che non é quella la strada da seguire, visto che il mezzo informatico non é uguale a quello cartaceo e apre tante altre possibilità.
13 L'Istituto Universitario Europeo di Firenze proporrà fra poco un progetto con il quale si pretende, nei limiti del possibile, radunare in una sola sezione che sarà aggiornata in continuazione una grande raccolta di risorse di Storia di Spagna.
14 Per non dover andare a cercare uno per uno i loro indirizzi non è una idea sbagliata aggiungere ai vostri bookmarks la pagina "Archiespa" dell'Università Carlos III di Madrid.
15 Alcune delle esperienze più interessanti a livello statale, come la consultazione di databases relativi a fondi bibliografici degli archivi, è già stata sottolineata in una altra sezione di questo articolo e dunque non è necessario andare oltre.
16 L'Università di Kansas in generale e Carrie in particolare, ospita tanti testi e documenti spagnoli medievali, moderni e contemporanei, vedi ad esempio: http://kuhttp.cc.ukans.edu/kansas/aarhms/archive.html http://www.ukans.edu/carrie/iberian/texts.html, http://www.ukans.edu/carrie/iberian/ms_room/martin_coll/welcome.html
17 A questo proposito è eccellente ancora una volta la collezione di Anaclet Pons all'Università di Valencia (http://www.uv.es/~apons/revistes.htm), irrinunciabile soprattutto per quelli interessati a riviste di Storia Moderna e Contemporanea. Per quanto riguarda altri periodi storici si deve consultare senz'altro il sito che Pilar Rivero mantiene all'università di Saragozza dedicato a raccogliere indirizzi d'interesse per lo studio della Storia Antica (http://FyL.unizar.es/historia_antigua/otros.html). Un altro punto di partenza, ma di diverso carattere, può essere anche COMPLUDOC, un servizio dell'Università Computense di Madrid
18 Si potrebbe aggiungere SPAL (http://polifemo.us.es:8080/spal.html), rivista d'archeologia dell'Università di Siviglia che fino a poco tempo fa offriva i sommari dei numeri 1 e 2, ma al momento il sito è in fase di rinnovamento.
19 Sebbene non sia un progetto propriamente relazionato con la storia, ma con la economia e dunque in qualche modo con la storia economica, è in fase d'avvio il DECOMATE II, una sorta di deposito delle riviste elettroniche di economia pubblicate dalla Elsevier con la partecipazione dell'Università di Tilburg, della London School of Economics, dell'Universidad Autonoma di Barcellona e Istituto Universitario Europeo di Firenze. Esso permette la consultazione integrale dei contenuti di centinaia di riviste.
20 Per quanto riguardano i progetti di rivista elettronica che stanno per nascere nel 1999 l'Università Complutense di Madrid propone: Arqueoweb (http://www.ucm.es/info/arqueoweb/) e la Biblioteca de Autores Socialistas (http://www.ucm.es/info/bas/).
21 Non tutti hanno avuto successo perché la voglia di pubblicare in una rivista elettronica è poca, gli ingressi sono inesistenti, e c'è sempre e comunque bisogno di un comitato scientifico per organizzare la pubblicazione stessa. Questo potrebbe spiegare il fiasco di molti progetti di questo tipo. Per la Storia di Spagna ce n'è uno clamoroso la rivista Melibea (http://www.abaforum.es/is/melibea), pubblicata per il Dipartimento del Centro di Studi Postuniversitari, che dopo essere stata tra le prime ad approdare nella rete e ormai scomparsa.
22 Non di storia contemporanea, ma toccando anche aspetti storici e culturali spagnoli: LEMIR (http://www.uv.es/~lemir/Revista.html), rivista di letteratura spagnola del medioevo e il Rinascimento presso l'Università di Valencia (2 volumi 1996 e 1997); COMEDIA (http://www.coh.arizona.edu/spanish/comedia/) dell'Association for Hispanic Classical Theater, e che offre testi completi di opere importanti; l'Iberian and Latin - American Music Online (http://www.sun.rhbnc.ac.uk/~vhwm002/ILM/), progetto dell'Università di Londra che offre anche la rivista Iberian Discoveries; e finalmente le messicane Tiempo y Escritura (http://chandra.uam.mx/tye/hlega-es.html) con un solo numero (1996) finora e La Formacion del Historiador (http://www.ccu.umich.mx/univ/publica/formacion/num11/), di tematica messicana e latinoamericana, anche essa con un solo numero pubblicato, e con la particolarità che rappresenta un esempio di rivista cartacea che viene pubblicata anche in formato elettronico. L'archeologia e la storia antica sono magari il terreno scientificamente più fertile per la nascita di riviste elettroniche vere e proprie. Per esempio la rivista mensile di Siviglia "CiberJob" (http://www.ciberjob.org) o la "R.E.G.A." o Rivista Elettronica Gallega d'Archeologia (http://www.geocities.com/RainForest/1185/investig.htm).
23 Oltre ai gruppi di discussione presentati nella tabella come appartenenti alla rete IRIS, recentemente la Rete Canaria de I+D (http://www.rcanaria.es), associata alla rete IRIS ha aperto una nuova lista, Le Canarien, su aspetti relativi alla storia e alla cultura delle isole Canarie. Per l'ingresso nella lista bisogna spedire un messaggio senza subject all'indirizzo servidor@listas.rcanaria.es con il testo seguente: "SUBSCRIBE LeCanarien EXIT" (Dove exit sia l'ultima riga del testo).
24 Dal 11 gennaio 1999 SIGLO-XVIII è ospitata dalla rete IRIS. Prima era l'Università di Oviedo ad ospitarla. Altre liste di argomento contigui alla storia dell'Università di Oviedo sono: fil-hist-list@etsiig.uniovi.es, su Filosofia della Storia; fil-reli-list@etsiig.uniovi.es, su Filosofia e Storia della religione; hciencia-list@etsiig.uniovi.es, su Storia della Scienza e la Tecnica; motolinia-list@etsiig.uniovi.es, su Storia della Teologia Cristiana in America Latina; e Antropol-list@etsiig.uniovi.es, foro generale di Antropologia.
25 L'elenco raggruppa le principali liste di discussione ma ce ne sono altre come: ant-arq@ccc.uba.ar Lista di
interscambio di Antropologia y Archeologia; judaismo@virtual.co.il Pubblicazione spagnola della Tora; lthalassa@
rcp.net.pe Storia Marittima e Navale latinoamericana; lajsa-list@mcfeeley.cc.utexas.edu Popolazione ebree in Latinoamerica; rhla-l@ldc.lu.se Rete di Studi Umanistici Latinoamericani, ecc.
26 I recenti progetti educativi del liceo Doña Jimena, Gijón (Asturias) (http://covadonga.airastur.es/jimena), e il LIMH, Laboratorio di Ricerca Multimediale della Facoltà di Lettere dell'università di Navarra (http://web1.cti.unav.es/castellano/pamplona/otros/LIMH/limh.html) sono già ben avviati. A Toledo fu presentato il progetto Historia Virtual II dell'università di Barcellona (http://www.ub.es/hvirt/index.htm).