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Memoria e Ricerca

Prima del Web: gli sviluppi della storia on line

di Lynn H. Nelson
in Memoria e Ricerca n.s. 3 (1999), p. 115


Sebbene la maggior parte delle persone aspetti il 1 Gennaio 2001 per contrassegnare il nuovo millennio, ve ne sono molte che dichiarerebbero che la nuova epoca è iniziata nell'estate del 1993. Fu allora che il National Center for Supercomputer Applications ad Urbana-Champaign produsse il Mosaic web browser. Mosaic permise a migliaia di persone, poi a centinaia di migliaia, il pieno accesso ad Internet ed alla nuova rete World- Wide Web. (1) Molti nuovi utenti si stupirono della ricchezza dei materiali e delle opportunità che la rete e il web offrivano : centinaia di liste di discussioni, migliaia di libri, poesie, opere teatrali e saggi; centinaia di migliaia di documenti, bollettini, elenchi, cataloghi, mappe,
illustrazioni e materiale del genere (2).


Pochi si chiesero come questi materiali fossero finiti là, e ancor meno si chiesero come potessero essere stati messi a disposizione liberamente a chiunque li volesse. Persino ora, pochi storici o studiosi in altri campi mostrano molto interesse sulle origini di queste banche dati che regolarmente impiegano o sullo sviluppo delle applicazioni che danno per scontate. Questi non dovrebbero essere catalogati sotto la rubrica generale o impersonale di "progresso tecnologico". Esseri umani li hanno creati e molti di questi stessi esseri umani continuano a dar forma alla rete e al web per venire incontro ai bisogni di studenti e ricercatori. Essi continuano così come hanno cominciato, lavorando senza molto riconoscimento, o, spesso,senza alcuna ricompensa materiale. In un mondo in cui le istituzioni oscurano gli individui, quei pionieri che aiutarono a dar forma alla rete e al web per principi umanitari e di ricerca, verranno, molto probabilmente, dimenticati. Forse questo
scrittto servirà a ricordare qualcuno di loro.


Negli anni ottanta, *[Joni Makivirta] alla Finnish Technical University ad Helsinky stabilì una lista di discussione accademica conosciuta come *[history@finnhutc] e si dedicò alla discussione del potenziale del computer per studi storici. Quando il fondatore uscì di scena, la lista continuò per più di un anno senza un proprietario. Poi, Thomas Zielke, dell'università di *[Oldenburg], se ne assunse la responsabilità e la salvò dalla eliminazione. (3) Donald Mabry, uno storico *[de latina america] del Mississippi State University, si sforzò in tutti i modi di informare gli storici americani dell'utilità di questo mezzo di comunicazione.(4)


Quando alla fine mi ritrovai al *[history@finnhutc], mi accorsi di essere nel bel mezzo di un gruppo di persone davvero notevole e vario. C'era Don Mabry che ho già menzionato, che ora ricopriva un altro incarico, era il fondatore e ma*[n]ager di RA, l'unico sito FTP con materiali per storici.(5) C'erano anche George Welling, dell'Università di Groningen;(6) Christopher Currie, che sarebbe diventato il costruttore e il direttore di *IHR[-]INFO, la meravigliosa pagina dell'Istituto di Historical Research presso l'Università di Londra;(7) Jim Cocks, tecnico del computer dell'*[U]niversità di Louisville, fondatore e manager di una serie notevole di liste di dicussioni;(8) "Skip" Knox, uno storico/tecnico del computer dell'Università di Idaho a Boise;(9) e Haines Brown del *[del (delete)] Central Connecticut State University,che si sforzava in tutti i modi di mantenere una crescente lista di discussioni di interesse per gli storici.(10) Ce n 'erano molti altri, troppi per essere citati qui, che erano anch'essi impegnati nell'esplorare, con entusiasmo, i modi in cui la rete potesse essere d'aiuto agli storici. Charles Dell, dell'*[U]niversità del Missouri a Kansas City, sottoscriveva tutte le liste che avevano in qualche modo a che fare con l'Europa
dell'Est e con l'Unione Sovietica, archiviando messaggi postali di rilievo, e producendo un regolare notiziario che riassumeva le ultime aggiunte alla sua banca dati. Michael McCarthy, uno studente di Marshall University, tentava di costruire un archivio di storici online insieme ad informazioni pertinenti. Richard Jensen, ponendo le basi del N-Net, partecipò anch'egli ai lavori. (11) Parecchi membri usarono il loro tempo libero per preparare libri per il progetto Gutenberg componendo il testo su un word processor, altri invece contribuirono al lento ma costante accumulo di materiali online in modi che non si curarono di menzionare.


Questi, come Diane Kovacs, che erano impegnati nel raggruppare cataloghi annotati di liste di discussioni accademiche spesso definivano history@finnhutc un "gruppo di scalmanati", e questo era vero senz'ombra di dubbio. Quelli che operavano per le altre tre liste di interesse per gli storici, come Pat Conner dell'uniersità del West Virginia per ANSAX*[-]L, e Willard Mc Carty dell'università di Toronto per HUMANIST e FICINO, erano tutti monitorati. Il che significa che i loro sottoscrittori erano selezionati e i messaggi postali erano inviati a discrezione e spesso a cura del proprietario. L'associazione dei membri, per
contro, in HISTORY, era aperta a tutti e i messaggi postali arrivavano direttamente al listserver per la distribuzione. Sebbene il numero dei membri fosse relativamente piccolo, la maggior parte era costituita da partecipanti attivi, ed il numero di messaggi giornalieri a volte raggiungeva settantacinque o più. Eppure Internet non era suffientemente attrezzato e non si poteva ignorare il volume di traffico a lunga distanza che la lista generava, e Thomas Zielke chiese ai membri di far fronte a questo problema individuando dei peers per HISTORY. Ne furono subito indicati nove e coloro che li stabilirono si trovarono ben presto ad acquisire esperienza nella discussione di list management sotto la direzione generale di Zielke. (12)


Parte dell'esuberanza di quel periodo confluì in una insolita sessione del Midwest Conference sulla storia, tenuta al campus dell'Università di Kansas a settembre di quell'anno. In mezzo ad un gran numero di sessioni tradizionali, una fu tenuta nell'auditorium dell'Academic Computer Center, che era attrezzato con uno schermo di proiezione da computer per corsi di scienza del computer. (13) I "lavori" furono diffusi tramite discorsi/e-mail tenuti da Charles Dell da Kansas City, Donald Mabry dal Mississippi, e Thomas Zielke da Oldenburg in Germania.(14)


La proposta di Thomas fu profetica nel rappresentare un futuro in cui ciascun campo dello studio storico avrebbe avuto la sua propria lista di discussione e in cui ogni lista avrebbe avuto il suo proprio sito FTP, senza limite di grandezza, in cui i membri avrebbero installato i materiali appropriati per la loro disciplina. Era però turbato, comumque, di quanto potesse essere compiuto, a lungo andare, facendo affidamento solo sull'entusiasmo e sull'altruismo di pochi. Era preoccupato dal problema di quanto tempo lo slancio di creatività e di iniziativa che aveva stimolato potesse durare, senza un maggiore riconoscimento e supporto, e annunciò i suoi progetti per stabilire un'organizzazione internazionale per assicurare questo riconoscimento.


Ben presto i membri del gruppo si resero conto che la loro discussione verteva in continuazione su due aspetti apparentemente contraddittori: da una parte la difficoltà di incoraggiare gli storici a partecipare online, e dall'altra il problema di organizzare il crescente numero dei partecipanti. Zielke affrontò infine entambe le problematiche costruendo The History Network, (15) e cominciò lo sforzo organizzato della lista dei membri suggerendo che coloro che erano in grado di farlo avrebbero dovuto stabilire una serie di liste di discussioni, ciascuna incentrata su di un diverso periodo storico o argomento. Fu a questo punto che Richard Jensen annunciò il suo progetto di stabilire una serie integrata di liste di discussioni. Ogni possibile conflitto fu risolto quando Zielke e Jensen decisero di comune accordo che le sottoscrizioni alla liste di History Network sarebbero state aperte e che le loro discussioni non sarebbero state monitorate. Jensen stabilì liste che includevano H-NET. Entro tre mesi dalla primavera del 1993, membri di History e di H-Net stabirono circa venticinque liste accademiche (16) e la rete diventò immediatamente un mezzo per lo scambio di vedute e di informazioni che gli studiosi non avrebbero mai più potuto ignorare.


Nonostante ciò, rimaneva il problema della lentezza con cui ogni concetto del potenziale delle telecomunicazioni coinvolgeva gli studiosi. Un commento - che c'era poco materiale ad uso diretto disponibile in rete per gli storici- mi colpì come particolarmente fondato. Nel 1992, l'unico sito per la memorizzazione degli archivi per gli storici a quell' *[epoca] era il sito FTP di Donald Mabry, RA. Decisi di tentare di stabilirne un altro all'Università di Kansas. Fu a questo punto che fui aiutato da Herb Harris e da Wes Hubert, due membri del personale del nostro Academic Computing Center. Avevo già stabilito la prima lista di discussione accademica internazionale dell'università, e loro furono felici di vedere che almeno un membro della facoltà era interessato allo sviluppo della presenza online
dell'Università di Kansas. Con la loro assistenza, e attraverso molte prove ed errori, stabilii un [*secondo] sito per gli storici FTP, il M*[ALIN], dal nome di James C. Malin, uno degli storici più illustri che il mio dipartimento potesse vantare. Cominciai allora ad installare qualsiasi materiale digitale e programma freeware utile potessi trovare.(17)


Molti dei materiali raccolti durante quei giorni si dimostrò di valore considerevole. Una breve lista di parole di Inglese-Latino e di desinenze grammaticali latine, per esempio, è rimasta in uso ancor oggi ed è stata usata da migliaia di studenti negli anni.(18) Ma l'utilità dei materiali che installammo non risolse il problema principale che era quello di procurare materiali utili sufficienti a rendere le comunicazioni via computer un significante aiuto per la ricerca storica. L'ostacolo più ovvio fu lo spazio limitato disponibile per gli archivi. Ai singoli siti come RA e MALIN erano concessi solo dieci megabite di memoria. Questo sembrava una quantità enorme a quel tempo, ma Mabry ed io, lavorando insieme, subito esaurimmo lo spazio assegnatoci. Altri membri di History come George Welling dell'*[U]niversità di Groningen e Michael *[(close up) McCarthy] dell'Università del West Virginia cominciarono subito a costruire siti aggiuntivi come GHETA e BYRD.


Nessuno di noi aveva idea di quanto tempo sarebbe occorso e di quanto il costo della memorizzazione sarebbe sceso, e fummo un po' frustrati dal lento e ponderato procedere con cui molti paesi europei, come la Germania e la Francia rendevano disponibile l'accesso del computer e di Internet ai loro studiosi così che essi stessi e i loro studenti potessero usare le risorse che avevamo costruito e unirsi a noi per costruirne altre. Era chiaro dalla costante attività di crescita dell'Olanda e dell'Italia che lo sforzo europeo sarebbe stato meglio organizzato e pianificato rispetto all'iniziativa individuale che forniva la forza trainante per lo sviluppo Americano e Canadese, ma era difficie non essere frustrati dal fatto che, quand'anche fosse data loro la relativa ricchezza nell'attrezzatura dei computer, la maggior parte delle accademie americane non potessero essere persuase nel riconoscere il potenziale di quello che stava accadendo online o di usare i loro macchinari per usi diversi dall'elaborazione testi.


A quel tempo ci rendemmo conto che le persone installavano tranquillamente materiali online in qualsiasi posto: listserver che distribuivano automaticamente le liste, e-mail accounts non utilizzati persino tra i system files dei computer universitari. (19) Con l'aumento del numero dei siti e della quantità di materiali disponibili, cominciammo ad incontrare difficoltà. Utenti potenziali erano frustrati dall'aumentato numero degli indirizzi che era necessario ricordare e dal bisogno di controllarli regolarmente per vedere quali materiali potessero essere stati aggiunti. Mabry ed io decidemmo che il modo di risolvere, sia il problema della memoria limitata, sia quello della moltiplicazione dei siti indipendenti, fosse quello di trovare un metodo di " cucitura senza giunte" dei nostri due siti. Pensammo che altri sviluppando siti FTP per storici potessero unirsi a noi e che altre università potessero permetterci una memorizzazione che rendesse possibile la proliferazione di una rete di siti integrati.


La comparsa di GOPHER all'*[U]niversità di Minnesota aveva dimostrato che una tale rete avrebbe funzionato, ma era anche chiaro che GOPHER non forniva quella connessione "senza giunte" che stavamo cercando ,*[né]‚ forniva un medodo che rappresentasse il testo che a nostro avviso era necessario per identificare i collegamenti tra i siti. Fu un caso sfortunato che Don fosse chiamato a ricoprire l'incarico di Direttore Associato dell' Amministrazione della Ricerca a quel tempo, perchè si perse molto del divertimento che seguì. Pensavamo di sapere quello che ci sarebbe servito e così continuai a cercare un modo per raggiungerlo.


Una sera d'inverno del 1992-1993, mentre stampavo un file mi colpì il fatto che il mio sistema di elaborazione testi avesse posto dei codici nascosti nel testo visibile sul mio monitor, e che questi codici stessero dirigendo i processi della mia stampante, che era, dopo tutto, solo un altro tipo di computer. Inoltre, la stampa si fermò e un avviso mi balenò sullo schermo quando la stampante rimase a corto di carta. Sebbene non sapessi cosa pensare, mi era chiaro che il computer e la stampante erano in comunicazione interattiva, si trattava di quella "cucitura senza giunte" di cui Mabry ed io avevamo parlato. Avevo già costruito un piccolo programma , che, aggiunto al software KERMIT, mi permettesse di visionare i contenuti di MALIN senza scaricare i files. Cominciai a chiedermi se tutte queste cose potessero essere combinate in un singolo sistema che operasse completamente online e permettesse così di visionare files più lunghi di quelli che potevano essere contenuti nella memoria limitata dei personal computer del tempo e che sarebbero stati molto più rapidi di quanto non lo sarebbero stati se quei files avessero dovuto essere scaricati. Andai all'Academic Computer Center dopo la mia lezione dell'indomani mattina e cercai di descrivere a Herb Harris quello che avevo in mente. Herb ascoltava, e mi chiese di ritornare quel pomeriggio per discuterne con alcuni tecnici del personale.


Quel pomeriggio feci la conoscenza di Michael Grobe, Charles Rezac e Lou Montulli e scoprii che stavano sviluppando qualcosa di molto simile a quello che avevo immaginato,(20) la sola differenza era che loro erano stati incaricati di creare un Campus-Wide Information Server (CWIS), mentre quello che volevo io era di costruire qualcosa che avrebbe abbracciato l'intera rete.(21) Ma questo faceva poca dfferenza, dal momento che il loro browser, LINX, che loro chiamavano "un animale che divora i GOPHERS" (22) ea perfettamente in grado di fare quello che avevo pensato e anche di più, e la squadra era più che felice di avere qualcuno che applicasse l'intero potenziale del loro sistema. Fui anche fortunato questa volta nell' assicurarmi l'aiuto di Marc Becker, un brillante laureato in storia latino americana che si diede molto da fare per sostenermi. Ci dedicammo subito alla costruzione del nostro sito lynx, HNSource, anche se LINX era in procinto di evolversi ulteriormente. Erano tempi personalmente molto eccitanti, specialmente da quando avevo informato i membri di HISTORY di quello che stavo facendo e li avevo incoraggiati a costruire e ad memorizare i siti FTP per aumentare la quantità di materiale con cui HNSource si sarebbe collegata.


Avremmo potuto spingersi un po' meno oltre se Don Mabry non avesse proposto un'inaugurazione plateale del nostro server- eravamo arrivati a chiamarlo server dal momento che KUFacts, il suo archetipo, era, dopo tutto, un server di informazione del campus. Don si sposava in Marzo, e lui e sua moglie avevano in programma di passare la luna di miele a Londra. Don era in lista per il discorso su "ricerca storica nell'era del computer" all'Istituto di Ricerca Storica dell'*[U]niversità di Londra su invito di Christopher Currie. Egli propose di basare la sua presentazione sul collegamento con HNSource. Questo ci diede un termine di scadenza del mattino presto di sabato 20 marzo 1993, e continuammo a lavorare su HNSource e a conrollarne i collegamenti fino all'ultimo momento. La dimostrazione fu un successo completo, ed io annunciai l'esistenza di HNSource il mattino del 21 marzo.(23) Currie ebbe ben presto IHR*[-]INFO in funzione e fu presto seguito da COOMBSQUEST di Matthew Ciolek dell' università nazionale  dell'Australia.[24] Una volta collegati saldamente l'uno all'altro il mondo degli storici ebbe finalmente un network globale di archivi al suo servizio.


Thomas lavorava sodo cercando di convincere i suoi colleghi in Germania a cominciare lo sviluppo online quando improvvisamente non si sentì più. Il suo indirizzo e-mail a *[Oldenburg] riceveva i nostri messaggi, ma non dava risposte. Era come se fosse scomparso in un momento in cui avevamo disperatamente bisogno della sua guida. Scoprimmo poi che aveva avuto un serio incidente che lo aveva reso infermo per più di un anno durante il quale la tecnologia del computer si era sviluppata ad una velocità sbalorditiva. Nonostante questo, le attività a cui aveva dato inizio continuarono a svilupparsi.

Durante i mesi successsivi, parecchi nuovi siti FTP furono stabiliti e GRENET in Francia a Grenoble, cominciò a costruire un LYNX per connettersi con la rete esistente. Nonostante incontrassimo dei problemi, tra cui i non annunciati cambiamenti degli indirizzi di Internet, i membri della lista di HISTORY, così come altri, informarono i loro colleghi delle nuove risorse, e lo sviluppo dei materiali e delle informazioni online aumentò visibilmente. Le persone cominciarono a contribuire con materiali dai loro files: mappe, manoscritti,*[shipping lists], traduzioni, interi libri, analisi statistiche, articoli, software, e ogni altra cosa possibile e immaginabile. Era un periodo eccitante durante il quale un' immensa quantità di materiali storici cominciò ad accumularsi.


Era anche eccitante perchè tutto questo era stato portato avanti da accademici e tecnici senza l'ausilio di fondi e senza molto incoraggiamento da parte delle istituzioni. Lo stesso ideale di procurare libero accesso pubblico dominava il pensiero di coloro che si dedicavano a queste attività e vi fu un sogno di accesso universale che avrebbe eliminato molte ingiustizie accidentali nel campo della ricerca storica, ingiustizie che permettevano ad alcuni studiosi fortunati di godere dell'accesso di grandi biblioteche e di sussidi per visionare grandi archivi, mentre altri erano isolati dai materiali di ricerca per la distanza o per i costi. Ci è piaciuto pensare ad una professione storica i cui membri avrebbero reso accessibile il loro lavoro e le loro risorse al grande pubblico e ad un mondo in cui, attraverso liste di discussioni gli studiosi si potessero incontrare coi loro lettori per discutere del loro lavoro in un modo finora impensabile. Ci è piaciuto immaginare un mondo in cui ciascuno avrebbe avuto una grande bibloteca a portata di mano, e per questo scopo, costruii un altro LYNX server, CARRIE,(25) allo scopo di collegare centinaia di nuovi testi digitati che arrivavano online. L'età d'oro dell'iniziativa individuale durò per tutta l'estate del 1993 e poco oltre.


Sebbene Tim Berners-Lee avesse annunciato ed esposto il protocollo HTTP il 17 Maggio 1992, i primi browser non erano sufficientemente stabili nè la trasmissione di dati abbastanza rapida per valutare le reali capacità del nuovo protocollo. Nell'agosto 1993, comunque, la velocità di trasmisione divenne maggiore , i macchinari possedevano una solida portata di RAM, e, in questi tempi propizi, Marc Andreesen produsse il MOSAIC browser. Quasi contemporaneamente la Biblioteca del Congresso aprì la sua esposizione online "1492", e probabilmente milioni di persone si affrettavano a provare il nuovo browser. Fu allora che Berners-Lee chiese ai tecnici dell'università di Kansas se potevano operare una traduzione da LYNX ad HTTP e HTML, e questa sfida fu subito affrontata. KUFacts, il vecchio server di informazione del campus, divenne uno dei primi siti web fuori dal gruppo di sviluppo WWW a diventare operativo,(26) e HNSource non era poi così lontano.


WWW aveva già affrontato il problema della molteplicità degli indirizzi dei vari siti, e, nel 1991, Tim Berners-Lee aveva sviluppato un catalogo automatico non molto diverso da quello di *[HNSource]. (27) Poco prima dell'arrivo di MOSAIC nel 1993, aveva incaricato Arthur Secret, un giovane tecnico che lavorava a CERN,(28) di tenere questo catalogo. Lo stesso giorno in cui Berners_Lee chiese ai tecnici di Kansas di sviluppare un LYNX a conversione WWW, uno dei tecnici aveva informato Secret che l'università di Kansas aveva già un catalogo LYNX interattivo operativo. Secret mi contattò immediatamente per chiedermi se volessi convertire HNSource in un sito web per cercare di mantenerci al passo con la comparsa di siti web in History. Fui d'accordo e suggerii che chiedesse aiuto a Matthew Ciolek. (29) IHR-INFO era disattivato in quel periodo, e quando Christopher Currie fu in grado di trasformarlo in un sito web, si concentrò sullo straordinario compito di organizzare e di rendere disponibile l'attività storica del Regno Unito. In queste circostanze quasi accidentali nacque il World-Wide Web Virtual Library (WWW-VL) come una federazione di siti sciolti e indipendenti ma collegati e organizzati principalmente da volontari. (30)


Quando, nel 1994, Andreesen produsse Netscape e poi Internet in a Box, la svolta fu decisiva. La tecnologia oscillava tra il procurare contenuti e lo sviluppare presentazioni attraenti e interattive, e il miglioramento di Optical Character Recognition, la chiave per analizzare documenti stampati per renderli disponibili elettronicamente, si sviluppò in maniera molto più lenta rispetto ad altri campi. Nonostante ciò, le applicazioni furono continuamente automatizzate fino a quando non servì più alcun vero impegno per essere in grado di lavorare online. Molte università, divenendo consapevoli del mezzo, lo considerarono di pertinenza del personale di segreteria e così scontarono lo sforzo che molti della loro facoltà avevano fatto per contribuire al vasto memorizzazione di materiali d'accesso che erano stati raccolti in maniera così laboriosa online. Molte persone arrivarono online senza gli ideali che il primo gruppo di storici aveva sviluppato su BITNET e Internet, e il concetto di servizio cooperativo e coordinato professionalmente nell'interesse di un pubblico servizio libero e universale venne sepolto dalla grande massa di siti a se stanti e ad uso commerciale.


Nello stesso periodo, i computers e le connessioni Internet divennero sempre più numerose e sempre meno costose, fino a quando l'installazione divenne letteralmente alla portata di milioni di persone , ed il numero di siti web, insieme alla instabilità di alcuni, rese il compito della effettiva catalogazione realmente impegnativo. Motori di ricerca presero il posto della catalogazione, sebbene la tecnologia di ricerca fosse ancora lontana dallo stabilire categorie di informazione con qualsiasi discriminazione. Nello stesso tempo, alcuni addetti allo sviluppo di siti commerciali cominciarono ad aggiungere parole ai loro testi che consideravano motori di ricerca affinchè costituissero un indice tale da attrarre visitatori. Persino a parte queste difficoltà, l'ampia e svariata competenza, la discriminazione e la serietà dei costruttori di siti web si è risolta in una massa di materiali resisi disponibili senza alcun mezzo pratico per cui gli utenti possano determinarne
accuratezza e validità.


Nel frattempo, l'interesse di molti tecnici di computer si è rivolto a materiali che richiedono grossi investimenti di denaro, come supercomputers, Ethernet, I2, connessioni via cavo, ed altri, ed il senso di unità tra molti tecnici del computer e i custodi della storia si è lentamente dissolto. Le istituzioni ora perseguono grosse donazioni per sostenere progetti impegnativi che rendono del tutto insignificante i precedenti sforzi individuali, ma che spesso mancano di competenza professionale e di quella coscienza dei bisogni del pubblico che avevano caratterizzato i progetti sperimentali.


Internet di quei giorni prima del web era come una frontiera. Gli sforzi individuali e le intuizioni personali furono di immenso aiuto e alcune persone hanno illuminato una scia che altri avrebbero seguito. Non fu un fallimento dei loro sforzi che portò molti di coloro che vennero dopo a scegliere di seguire un diverso percorso e diversi obiettivi e le loro attività non furono inutili. Dovunque in Internet e web ci sono progetti individuali e di piccoli gruppi che sono relativamente sconosciuti ma le cui risorse cumulative sono veramente impressionanti e in crescita. La maggior parte di questi siti non sono sovvenzionati e sono stati creati da persone che lavorano solo per la gioia e l'amore per il loro lavoro. Chiunque si lasci trasportare dall'onda della rete potrebbe rimanere meravigliato dal gran numero di siti dedicati ad aspetti storici. E il loro numero sempre crescente suggerisce che vi sarà un evoluzione continua, e questa sarà l'eredità di quegli storici e di quei tecnici che lavorarono insieme in "quei primi giorni," prima dell'avvento del web.

INDICE DI INTERNET_HISTORY
(aggiornato al 8 ottobre 1998)

[chinn-1.98] Steven Chinn, Intro of the Kansas Heritage Information Server, materiale affidato al Coffee County (KS) Library and Genealogical Society, 9 aprile 1998.
[ciolek_1. 98] Matthew Ciolek, Asian Studies and the WWW: A Quick Stocktaking at the Cusp of two Millenia, un breve inventario all'apice del secondo millennio, presentato al Pacific Neighborhood Consortium (PNC) Annual Meeting, Academia Sinica; TAipei, Taiwan, 15-18 maggio 1998.
[dell-1.92] Charles Dell, MOUNTAINS OF MATERIALS, JUST MINUTES AWAY, presentato al Mid_America Conference on History, 17-19 settembre 1992, The University of Kansas, Lawrence, Kansas.
[delphi-1.98] Delphi FAQs: A brief History of the Internet, ultima edizione 25 marzo,1998.
[ftp-1.98] Breve accenno alle origini di File Transfer Protocol.
[grobe-1.html] Michael Grobe, Bio of a WWW Fanatic, Academic Service Homepage current in 1998.
[grobe-2.html] Michael Grobe, Toward a Unified Online Academic Presence for the University of Kansas, 18 settembre 1997.
[grobe-3.htm] Michael Grobe, An Early History of Lynx, 10 aprile 1997.
[gromov-1.96] Gregory R. Gromov. History of the Internet and WWW,1866-1972,
1996.
[harris-1.98] Mark S. Harris, una raccolta di documenti riguardanti le prime attività online di storici e linguisti, datato 17 novembre 1995.
[hughes-1.98] J. Patrick Hughes, MOTHER OF ALL ARCHIVES, materiale presentato al Mid-West Conference on History, 17-19 settembre 1992, all'università di Kansas, Lawrence KS.
[jensen-1html] Richard Jensen, Wendy Plotkin, e James Mott, HISTORY ONLINE: THE H_Net Planning document (versione 10.0, luglio 26,1993).
[kovacs-1.93] Diane Kovacs, AcadList of academic discussion lists, File no.3, Geography, History and Journalism.
[mabry-1.92] Donald Mabry, LOGGING *[IN AS] AN ANONYMOUS GUEST, presentato al Mid-America Conference on History, incontro all'*[U]niversità di Kansas a Lawrence, Kansas, settembre 17.1992.
[mabry-2.98] Donald Mabry, comunicazioni personali a Lynn Nelson riguardanti le sue prime attività online , dal novembre 1998. 23 febbraio 1993.
[nelson-1.93] Lynn H. Nelson, ANNOUNCEMENT OF HNSOURCE, 20 marzo 1993.
[nelson-2.97] Lynn H. Nelson, E-Mail sulla storia di LATWORDS.AID, 19 giugno 1997.
[nelson-3.92] Breve guida all'uso di FTP ed un catalogo di MALIN per agosto 1992.
[nelson-4.98] Lynn Nelson, corrispondenza e-mail con Matthew Ciolek e Michael Grobe sulle prime attività nello sviluppo di HNSource e sulla presensa di KU online ed un annuncio di revisione dell'indice storico, 26 aprile-7 maggio, 1998.
[nelson-5.98] Lynn Nelson, corrispondenza e-mail con Robert O'Hara sulla sua intuizione dello sviluppo delle sue attività online all'*[U]niversità di Kansas, 17 luglio 1998. Non aperto al pubblico.
[nelson-6.94] Lynn Nelson, messaggio a MEDIEV-L informazione ai membri del fallimento di lynx a sostenere l'intera ricerca Vulgate che aveva costruito.
[nelson-7.93] Lynn Nelson, Annuncio dell'apertura di HNSource, 20 marzo 1993.
[nelson-8.] Lynn Nelson Greeting to MEDIEV-L when nearing the third anniversary of the operation of the list. 27 MAGGIO 1995.
[nelson-9.1996] Lynn Nelson, *[D]escrizione di Heritage Group e del suo operato.
[palais.93] Elliot Palais, ELECTRONIC SOURCES FOR HISTORY, maggio 1993.
[secret-1.html] Breve nota di Arthur Secret sulle origini di World Wide Web Virtual Library (WWW-VL).
[turner-1.96] Monte Turner, Way Cool Internet Mafia Links,1996.
[welling-1.93] intervista a George Welling, di Peter Dor, 1993 (in olandese).
[welsch.93] Erwin K. Welsch, ELECTRONIC SOURCES FOR WEST EUROPEAN HISTORY AND CULTURE, Versione 2.0 Estate 1993.
[woytas-1.93] Wendy Woytasik, MAGICAL HISTORY TOUR: SIGHTSEEING ON THE INTERNET, testo edito da un discorso tenuto all'università di Windsor il 9 febbraio 1993 come parte della serie dei colloqui degli studenti laureati del dipartimento di storia.
[zakon-1.94] Robert H'obbes' Zakon, Hobbes' Internet Timeline v1.4,05 settembre 1994.
[zielke-1.92] Thomas Zielke, HISTORY AT YOUR FINGERTIPS: ELECTRONIC INFORMATION AND COMMUNICATION FOR HISTORIANS, presentato al Mid-America Conference on History, università di Kansas, 17-19 settembre 1992.
[zielke-2.93] Thomas Zielke, introduzione ufficiale di The History Network, 23 febbraio 1993.
[zielke-3.93] Thomas Zielke, annuncio dell'apertura di GERMHIST list per la storia tedesca.
[zielke-4.92] Testata per la discussione di History list dopo l'aggiunta dei peers.

NOTE

(1)ftp://raven.cc.ukans.edu/pub/history/internet-history/zakon1-94 Robert H'obbes' Zakon, Hobbes' Internet Timeline vl.4,05 settembre 1994, nota che la percentuale del traffico Internet dedicato al WWW è cresciuta ad un tasso annuale superiore al 341.000 per cento.
(2) Vedi ftp://raven.cc.ukans.edu/pub/history/internet-history/welsch.93. Erwin K. Welsch, ELECTRONIC SOURCES FOR WE*[S]T EUROPEAN HISTORY AND CULTURE Versione 2.0 Estate 1993 per una visione parziale delle risorse disponibili al tempo di costruzione di Mosaic.
3) ftp://raven.cc.ukans.edu/pub/history/internet-history/zielke-1.92 Thomas Zielke, History at Your Fingertips: Electronic Information and Communication for Historians, presentato alla conferenza del centro America sulla storia, *[U]niversità di Kansas, Lawrence, Kansas, 17-19 settembre 1992, presenta un resoconto del lavoro dell'autore con Internet.
(4) Vedi ftp://raven.cc.ukans.edu./pub/history/internet-history/mabry-2.98, Donald Mabry, comunicazione personale a Lynn Nelson sulle sue prime attività online cominciate a novembre 1988, 23 febbraio 1993, per un resoconto dell'introduzione di Mabry ad Internet, e ftp://raven.cc.ukans.edu/history/internet-history/mabry- 1.92 Donald Mabry, Logging in as an Anonymous Guest, presentato alla conferenza del centro America sulla storia, incontro all'*[U]niversità di Kansas, Lawrence, Kansas, 17 settembre, 1992, un esempio dei suoi sforzi per incoraggiare un uso più ampio di FTP.
(5) RA è da allora diventato un sito web vincente, The Historical Text Archive, http://www.msstate.edu/Archive/History/, che offre anche un collegamento alla pagina di Mabry.
(6) Welling è troppo conosciuto per aver bisogno di citazione. Il suo contributo personale a questo volume sarà una introduzione significativa, ma una precedente intervista con lui si trova in ftp:/raven.cc.ukans.edu/pub/history/internethistory/ welling-1.93, Peter Dor, intervista a George Welling, 1993.
(7) http://ihr.sas.ac.uk/ihr/
(8) Questi includono ANCIEN-L, HISTLAW, RENAIS-L, AZTLAN-L, ISLAML, ed altri.
(9) Knox è stato una guida nell'istruzione online con "The Electronic Renaissance", "The Crusades", ed altri corsi di istruzione guida online . Vedi http://www.idbsu.edu/courses/hy309/
(10) L'interesse di Brown nella storia mondiale lo ha portato a fondare The World History Gateway, *[http://www.hartford-hwp.com/gateway/index.html]
(11) Per le prime fasi di H-Net vedi:
ftp://raven.cc.ukans.edu/pub/history/internet-history/jensen-1.html, Richard Jensen,Wendy Plotkin e James Mott, HISTORY ON-LINE: The H-net Planning Document (versione 10.0, 26 luglio,1993).
(12) Vedi ftp://raven.cc.ukans.edu/pub/history/internet-history/zielke-4.92 per la testata per la lista di discussione di HISTORY dopo l'aggiunta dei peers del 1992.
(13) Gli Schermi di proiezione erano nel loro stadio iniziale di sviluppo a quell'epoca ed erano poco funzionali, ma noi scoprimmo che potevano proiettare il testo altrettanto bene.
(14) Vedi ftp://raven.cc.ukans.edu/pub/history/internet-history/dell-1.92, Charles Dell, Mountains of Materials, Just Minutes Away, /mabry-1.92, Donald Mabry, Logging is an Anonymous Guest, e /zielke-1.92, Thomas Zielke, History at Your Fingertips: Electronic Information and Communications for Historians, per i testi delle pubblicazioni.
(15) Vedi ftp://raven.cc.ukans.edu/pub/history/internet-history/zielke-2.93 Thomas Zielke, Official Introduction of the History Network,23 febbraio 1993.
(16) Vedi ftp:raven.cc.ukans.edu/pub/history/internet-history/kovacs-1.93, Diane Kovacs, liste accademiche di discussione, File no. 3, geografia, storia e giornalismo per un elenco di discussioni disponibili nell'autunno del 1993. Kovacs non trovò nuove liste, ma i suoi tabulati forniscono un quadro della vasta crescita di risorse online ad uso degli storici.
(17) ftp://raven.cc.ukans.edu/pub/history/internet-history/nelson-3.92 per il catalogo di MALIN di agosto 1992.
(18) Vedi ftp://raven.cc.ukans.edu/pub/history/internet-history/nelson-2.97, Lynn H. Nelson, E-mail sulla storia di LATWORDS.AID, 19 giugno 1997, per una discussione sulle origini di questa lista di parole. LATWORDS fu inizialmente trasformata in un documento html all'*[U]niversità di Notre Dame, fornita da un motore di ricerca ad Hong Kong, ed, insieme a LATGRAMM.AID, è stata utilizzata da William Whitaker nello sviluppo del suo eccellente programma di traduzione del latino, WORD.
(19) Ricordo di aver ricevuto un messaggio per una rete di organizzazione che dice: "Guarda su C*[olorado] State *[(University)]". Feci così e alla fine trovai, profondamente sepolto dentro al file system, una impressionante raccolta di traduzioni inglesi delle opere di Karl Marx, Friedrich Engels, ed altri scrittori socialisti. Poco tempo dopo, trovai nell'indice di distibuzione di MALIN il testo completo della Bibbia Vulgata Latina che sembrava essere stata depositata là dal listserver dell'*[U]niversità A*[&]M del Texas.
(20) Vedi ftp://raven.cc.ukans.edu/pub/history/internet- history/grobe-1.html Michael Grobe, Bio of a WWW Fanatic for his home page.

(21) Un'altra differenza era che le cose erano molto più complicate di quanto avessi immaginato e richiedevano che cominciassi ad imparare un nuovo lessico e facessi di più che scorrere superficialmente la tecnologia delle telecomunicazioni del computer.
(22) Il gioco di parole tra "lynx" e *[“]links" era ovvio. Vedi
ftp://raven.cc.ukans.edu/pub/history/internet-history/grobe-3.htm, Michael Grobe, An Early History of Lynx, 10 aprile 1997. Qui Grobe ricorda gli incarichi ricoperti da Charles Rezac e Lou Montulli ed il ruolo di quest'ultimo nello sviluppo di Netscape browser e nelle espressioni html poi accolte da WWW-ORG.
(23) ftp://raven.cc.ukans.edu/pub/history/internet-history/nelson-1.93 Lynn H. Nelson, Announcement of HNSource, 20 marzo 1993. HNSource è tutt'ora funzionale, dal momento che LYNX è ancora usato per la sua superiorità nelle applicazioni ai testi/ discorsi e al braille. Vedi telnet raven.cc.ukans.edu login=history.
(24) Questa è una nota esplicativa inviata da Ciolek stesso: (questo documento può essere ottenuto da una sub-directory coombspapers in via anonima FTP o OOMBSQUEST gopher all' *[U]niversità *[A]ustraliana *[N]azionale, Canberra sul nodo  MBS.ANU.EDU.AU o dal ANU Soc.Sci.WWWServer [http://coombs.anu.edu.au//CoombsHome.html]. Il nome di file del documento ftp e il percorso full directory sono dati nei files coombspapers top level INDEX). (Questa versione: 10 Febbraio 1994) "Su Dr*[(space)]H.C.COOMBS.Dr *[(space)]COOMBS, Herbert Cole ("Nugget") (1906-), economista australiano, ardente sostenitore del movimento dei diritti delle terre arborigene e dei problemi ambientali, autore, studioso, ha ottenuto il Master of Arts (MA) nel 1931 e il dottorato di ricerca (PhD) presso la London School of Economics di Londra nel 1934. Ha ricoperto con successo diverse posizioni influenti incluse *[quelle] di Direttore Generale della ricostruzione del dopo guerra (1943), Presidente della Reserve Bank Board (1951-68), Presidente del Consiglio degli Affari Arborigeni (negli anni 70), Presidente del Teatro Elisabettiano Australiano (1954-68),
Presidente dell' Università Nazionale Australiana (negli anni 70), Presidente del Concilio Australiano di Arte, Consigliere Economico del Governo Federale (negli anni 70). La sua nomina ad australiano dell'anno"fu salutata con entusiasmo nel gennaio 1972". Nel 1981 ha pubblicato la sua autobiografia "Trial Balance" Il H.C.Coombs Building, un sito per le Scuole di Ricerca delle Scienze Sociali e gli Studi Pacifici ed Asiatici (RSSS e RSPAS) dell' Università Nazionale Australiana, Camberra, è anche una home-base per il Coombs Computing Unit's networking e le attività di ricerca e per mainframe Unix machine (uno dei molti altri macchinari al CCUnit) con un indirizzo Internet "coombs.anu.edu.au" .tmc, febbraio 94. (Informazione fornita al curatore di questo numero per posta elettronica da
T.Matthew Ciolek).
(25) telnet raven.cc.ukans.edu login=carrie e http://www.ukans.edu/carrie/carrie*[_] ain.html
(26) http://www.ukans.edu/kufacts/
(27) Vedi http://www.w3.org/pub/WWW/People/Berners-Lee/
(28) Vedi ftp://raven.cc.ukans.edu/pub/history/internet-history/secret-1.html.
Breve nota di Arthur Secret sulle origini del World Wide Web Virtual Library (WWW-VL).
(29) The History Index, http://www.ukans.edu/history/*[index.html] entrò in funzione il 23 settembre 1993, e la versione di Matthew Ciolek del web di COOMESQUEST seguì subito dopo. Ciolek sviluppò una serie di cataloghi riguardanti le scienze sociali e le varie nazioni asiatiche, procurando così la spinta iniziale per lo sviluppo del web in Asia e nel Pacifico. Vediftp://raven.cc.ukans.edu/pub/history/internet-history/ciolek-1.98 Matthew Ciolek, Asian Studies and the WWW: A Quick Stocktaking at the Cusp of Two Milennia, presentato al Pacific Neighborhood Consortium (PNC) Annual Meeting, Academia Sinica, TAIPEI, Taiwan, 15-18 Maggio 1998, per una valutazione della crescita di quell'attività.
(30) WWW-VL ora comprende più di duecento siti, ciascuno affidato ad una figura professionale competente per ciascun settore e continuamente sottoposto a riorganizaione mirata allo sviluppo di nuovi metodi sempre più efficaci per la catalogazione e per la valutazione dei materiali dei siti catalogati.

(*) Nota dell'editore: Lynn H.Nelson è sicuramente uno dei pionieri a livello planetario di Internet e Storia e li ho chiesto due precisazioni insieme al suo testo pensando di interessare I nostri lettori italiani: alcuni elementi biografici ed una nota di approfondimento sulle origini del progetto BITNET dell'Università del Kansas. Lynn mi ha gentilemente inoltrato le righe che seguono. (Email di "Lynn H. Nelson" [lhnelson@raven.cc.ukans.edu] del 29 Ottobre 1998 a Serge Noiret.)


Elementi di Biografia: "Lynn H"Lynn Harry Nelson was born in Harvey, Illinois, USA, 21 September 1931. He entered the University of Chicago in 1948, receiving the AB degree in 1950. He served in the United States Army 1952-1954 and spent the years 1954-1956 mastering the professions of land surveyor and general engineer. He returned to graduate work at the University of Texas, Austin, receiving another Bachelor's degree in 1958 and, in 1963, completed his dissertation, The Normans in South Wales, 1070-1171, published in 1966 by the University of Texas Press. He joined the staff of the History Department of the
University of Kansas in 1963 and was awarded the rank of Full Professor in 1972. He turned his academic attention to the history of Medieval Aragon, and has published several books and articles in that field as well as in Late Antiquity. His attention was drawn to Internet communications in 1989, and he has devoted much of his energies since that time to encouraging the development of on-line history resources. He retired with impaired health in 1998 but continues to work on-line and to pursue historical research. He married Carolyn Ann Seymour, a doctorate in Roman History, in 1962, and Lynn Albert Nelson, their son and only child, was recently awarded a doctorate by William and Mary University in the field of United States Colonial Agricultural and Environmental History. Nelson claims that his life is managed by Sam, an assertive black dog who has been his constant companion for the past twelve years.


Il Progetto BITNET: The editor of this volume has asked me to add some information of my personal activities to this account of the group of historians who pioneered BITNET and the Internet. I do so with the realization that each of us contributed in a manner that depended on our individual circumstances and that there is historical value in recording those circumstances and how they influenced our contributions.


The dominant circumstance in my own situation was that neither the administration nor all but a very few of the faculty were interested in the potential of the new medium. Consequently, the institution did not provide individuals, especially individuals in the humanities, with computers or connections to the net. Nor did it offer any encouragement or recognition for accomplishments in the field. Time and energy spent in computer telecommunications was time and energy taken away from the traditional pursuits for which one was rewarded in salary, leaves, and respect. In fact, my interest in this field was regarded by many of those who paid any attention to it at all as pointless and somewhat silly. Under these circumstances, I would never have been able to pursue my interest had it not been for the fact that I was already well-advanced in age, being fifty-eight when I sent my first electronic message in 1989. I was well-established in my field of history, experienced in University governance, and a full professor for whom publication was relatively easy.


These factors led to a situation in which I was given almost unlimited access to the largely unused capacities of the University's computer system, in which I could pursue my interests in the field without suffering any great personal loss, and in which it was almost impossible to interest my colleagues in joining me in developing ways to apply this new technology. Since the University of Kansas is a great distance -- some two thousand kilometers from the major centers of historical studies on the East Coast of the United States, my first interest was in establishing academic discussion lists that would lessen that isolation, particularly for our students. After establishing four international lists in Medieval History, Early Military History, Modern Military History, and Spanish and Portuguese Historical Studies and two "local" lists one for students, faculty, and alumni of my own department, and the other for the conduct of our research seminars in Medieval History I became aware that the management of these facilities would consume so much time that I would not be able to undertake the work on the project that resulted in the HNSource lynx browser for historians.

With the tacit permission of the director of the University's Academic Computer Center, I contacted acquaintances who were interested in computer telecommunications but lacked access to the facilities necessary to pursue that interest. I invited them to take over management of most of my discussion lists, gave them the necessary pass-words and was then able to turn my attention to HNSource. After I converted HNSource into the web site History, I decided that I would not allow official indifference to keep the University and the State of Kansas from lagging behind in the development of the medium. I gathered a group of enthusiastic undergraduate students and some members of the general public for
the purpose of learning through experience and developing worth-while projects.


This was the origin of The Heritage Group, a very loosely organized body of volunteers who devote themselves to developing "a corner of the web built by ordinary people for the enjoyment of ordinary people." The Heritage Group is itself composed a several different project groups. The Early Kansas Imprint Scanners scan old books on Kansas history and life, books that are rare and that many members of the public would otherwise have no chance to read. KanColl is the group who develop The Electronic Kansas Collection, designing formats and presenting the works scanned by the Early Kansas Imprint Scanners, as well as the original works that a number of accomplished authors, historians, and antiquarians submit, and published an electronic magazine, _Voices_ , devoted to things about Kansas, every two months. The Kansas Heritage Group maintains and develops the Kansas Center for Family and Local History, and is itself comprised of several groups. The One-Room School-House Group gathers and presents materials relating to the one-room school-houses that were a significant educational, social and economic institution in the state until the 1950's. The Kansas State History Association was begun by members of the Heritage Group and has stayed with it even after the Association had its own team of trained web-developers. The members of the Kansas Community Network have built and maintain community sites for every county in Kansas, and recruit members from those counties to be trained to take over management of the web page devoted to their local community. The Kansas Pioneers Group and The Kansas Settlers Group devote  themselves to the individual and family histories of the early resident of the state, while The Wyandot Nation and The Pottawatomi Language Center concentrate on two of the early Native American groups of settlers.


This list could be extended, but not all of The Heritage Group deals specifically with Kansas. The First World War Documentary Center, an immense collection of materials located both at the University of Kansas and Brigham Young University concerns itself with placing on the web primary materials dealing with the First World War and doing so with the highest possible standards of accuracy. Inaki Lopez Martin, whose work appears in this volume, maintains the rich and colorful Lopez Martin Collection, another group scans and collects documents important in the history of the United States. And one cannot forget the managers of the twelve discussion lists we maintain.


There are still other project groups within The Heritage Group, as well as a number of individual working on specific topics. Rather than trying to recount them in this limited space, I might suggest that the reader access http://www.ukans.edu/heritage/thgindex, which is a collection of pointers to most of The Heritage Group's pages.


It may be that the variety of The Heritage Group's activities and its apparent lack of organization are simply a reflection of the nature of the web itself, but The Heritage Group is sufficiently well unified by its members' adherence of a common set of principles. The first and to many the least comprehensible is that it neither seeks nor accepts funding or any other financial support, either public or private. The Group does not have to invest much time in organizational matters because it owns nothing and needs nothing except the computer facilities to support its work. The second principle is that there are no membership qualifications other than a willingness to participate in the common effort. There are presently about a hundred and fifty active members, not counting the school children (mainly working with the Early Kansas Imprint Scanners) who are represented by their teacher. Among that hundred and fifty, there are priests, doctors, attorneys. factory workers, farmers, invalids, retirees, librarians, computer technicians, writers,  photographers, housewives, government workers, military personnel, and even a small but growing number of faculty and staff of the University of Kansas. None of them are paid in any way, and all accept the principle that we do not own the product of our work, but that everything we produce is freely available to the public. The Group does not seek any credit or recognition, although it has nevertheless attracted some. It also accepts the role of facilitating and supporting the efforts of others. The Group has helped to train people in several institutions and organizations that wished to enter what some call "the world of cyberspace." It has even provided them with a good start by transferring a developed site to them. Individual members have drawn on the accumulated knowledge of the entire group to serve as unpaid consultants on web matters to a number of organizations businesses, government agencies, military organizations, public service organizations, universities, and even foreign governments. Finally, the members of The Heritage Group consider themselves serving the public and rejoice in the opportunity to contribute to the common good.


A web magazine once called The Heritage Group "electronic Franciscans," but in fact we are well aware of economic matters and concerned with how we might contribute in this area. We have done so by offering individuals opportunities to learn new skills and perfect old ones. There are well over a hundred "alumni" members of the Group, members whose skills have taken them into jobs andcareers where they can no longer participate actively in our work but still adhere tothe Group's principles. The Heritage Group has in fact generated a good deal ofeconomic growth and much of its success in doing so has come from the fact that ithas, insofar as possible, kept itself free from any concern with finances in general.


The Heritage Group is, I believe, an example of what can be accomplished by providing people the opportunity to develop their individual talents and to serve the public by doing so. There is so much unused creativity and sense of service in the public at large that we are foolish if we do not try and not only in the field of computer telecommunications - to free it for the public good.

I am now sixty-seven years of age and have retired from active teaching, but I still have more projects than I can possibly achieve in the time remaining to me. That has been my situation since I first logged on, and I have responded by constantly attempting to draw in others to complete the things that I have only been able to begin before leaping to something else that I felt ought to be tried. Looking back on it all, I see myself as a small boy throwing stones into a pond for the pure pleasure of watching the ripples spread, bigger than I could ever be and reaching places where I could never go.