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Memoria e Ricerca

«Scusate, ma dove si trova...?». Storiografia tedesca, storia tedesca dell’Ottocento e Novecento e Internet

di Stefan Blaschke
in Memoria e Ricerca n.s. 9 (2002), p. 173


Chi sostiene di saper tutto, si rende poco credibile. Anche quelli che si occupano da anni di Internet, si trovano sempre più in difficoltà a mantenere una visione d’insieme e sia pur di un settore particolare. Diventa quindi sempre più importante sapere come si trovano rilevanti informazioni online per un dato soggetto, quali siti sono utili per la propria ricerca, o, in generale, come si può utilmente impiegare Internet come strumento e risorsa della ricerca. In questo saggio si tenta non solo di fornire un’introduzione generale a Internet, ma anche di tracciare le tendenze recenti della storiografia tedesca. Al centro della discussione starà la storia tedesca dell’Ottocento e del NOvecento.

 

Dove iniziare una ricerca Internet ?

 

Punto di partenza per una ricerca in rete possono essere motori di ricerca o cataloghi. Un motore di ricerca specifico per siti storici dedicati alla storia contemporanea tedesca per ora non esiste e probabilmente non esisterà mai per un periodo così limitato. Un tale motore ipotetico avrebbe il grande vantaggio di permettere anche la ricerca per parole chiave nelle pagine Internet indicizzate. Tuttavia, i motori di ricerca non sono in grado di stabilire nessi logici tra i singoli documenti. Una tale possibilità presupporrebbe, oltre la indicizzazione, anche una supervisione redazionale. Un esempio per un motore di ricerca di questo tipo è Argos, dedicato alla storia antica.

Motori commerciali come Altavista, Google o Northernlight, però, sono di solito considerati inadatti. Tra i motivi si citano l’elenco di troppi siti e la mancanza di criteri selettivi. Bisogna comunque aggiungere che tali motori di ricerca non si rivolgono specificamente agli storici. Possono però portare a buoni risultati, cioè quando si stanno cercando siti ben specificati come il sito di una data associazione o di un istituto specifico. Cercando informazioni disponibili e rilevanti riguardo a un particolare soggetto, come primo approccio sono certamente preferibili cataloghi e siti speciali - cosiddetti punti nodali o di transito.

Ci sono in rete numerosi elenchi di link – curati da istituti, biblioteche o da singoli storici, e dedicati o alla storia in generale o a periodi particolari, per singoli paesi o soggetti. In Germania con la Virtual Library (VL) Geschichte si è sviluppato un catalogo che si presta molto bene come punto di partenza per la ricerca. Fa parte della VL History come anche della VL Deutschland, che esiste dal 1995 e costituisce l’unico ramo nazionale della VL fondata da Tim Berners-Lee. La VL in generale è un catalogo scientifico non commerciale le cui varie sezioni sono gratuitamente messe a disposizione degli utenti su vari server nel mondo. Sebbene si faccia spesso riferimento al suo fondatore, l’iniziativa in realtà è retta da una rete informale di volontari.

La VL Geschichte si è posta il compito di focalizzare le offerte online nel settore della storiografia di lingua tedesca (Germania, Austria, Svizzera), di valutarle e presentarle in modo facilmente accessibile.

I criteri per l’ammissione dei link sono l’utilità scientifica e la qualità del contenuto di un sito. In questo modo si cerca di scartare siti senza valore. Tra le risorse integrate si trovano per esempio rimandi a bibliografie, istituzioni scientifiche, progetti di ricerca, pubblicazioni online, fonti digitali, liste di discussione e annunci di manifestazioni. Ci sono vari sezioni cronologiche, geografiche e tematiche.

Sezioni cronologiche: preistoria, archeologia classica, storia antica, storia medievale, storia moderna (divisa in tre parti: 1500-1648, 1648-1789 e 1789-1806), secolo XIX, secolo XX, Terzo Reich/Seconda guerra mondiale.

Sezioni geografiche: storia regionale (in generale), storia bavarese, storia della Prussia, storia prussiano-brandeburghese e del Brandeburgo, storia dello Schleswig-Holstein, storia regionale del Meclemburgo e Vorpommern, storia scandinava, America del nord.

Sezioni tematiche: storia economica, storia del diritto, storia della scienza e della tecnica, minoranze etniche e religiose/storia ebraica.

Altri settori della ricerca storica: didattica della storia, scienze ausiliarie, musei, diritto dei musei, critica delle fonti/forme di edizione digitale, Historical Computing/quantificazione, servizi d’informazione per storici.

Intanto esiste un motore di ricerca congiunto che permette all’utente di cercare tutte le sezioni per parole chiave. L’elenco dei risultati mostra da una parte l’impressionante raggio coperto finora. Dall’altra rivela anche le lacune che purtroppo riguardano in gran parte la storia tedesca dell’Ottocento e Novecento. La maggior parte delle sezioni cronologiche della VL Geschichte è dedicata alla storia medievale e moderna. La sezione per l’Ottocento per ora viene curata da un medievista, sezioni dedicate alla storia della Repubblica federale o alla Repubblica democratica tedesca sono (ancora) assenti. Il ricercatore su temi della storia tedesca degli ultimi due secoli dispone di un esteso elenco riguardo al Terzo Reich e di più sezioni dedicate alle regioni, ma non ancora per tutto il territorio. Le singole sezioni sono strutturate molto diversamente tra di loro e la loro estensione dipende sia dalle risorse presenti in rete che dall’impegno dei curatori.

A questo punto si rivelano anche i problemi della VL Geschichte che però non riguardano solo questo progetto. La VL Geschiichte è retta da alcuni scienziati volontariamente, gratuitamente e parallelamente ai loro impegni professionali come ricercatori o professori. Dal momento che già la mera registrazione delle risorse è diventata sempre più difficile, data la crescente massa di informazioni messa in rete, le capacità lavorative di una persona non bastano più per tenere il passo con l’espansione della rete.

 

Dove ottenere informazioni attuali?

Informazioni attuali sono, per esempio, notizie, annunci di conferenze e Calls for Papers. A questo proposito c'è più di un sito. Prima di tutto c'è da nominare il Nachrichtendienst für Historiker (NfH), un'agenzia di notizie per storici. Il sito, iniziato nel 1995 e finora curato da Tobias Berg, rimanda a notizie del giorno con riferimento a temi storici delle edizioni online di giornali e settimanali tedeschi come, tra gli altri, «Frankfurter Allgemeine Zeitung», «Frankfurter Rundschau», «Spiegel», «Stern», «Süddeutsche Zeitung», «Welt» e «Zeit». Si aggiungono alcuni giornali austriaci e svizzeri e nel frattempo anche inglesi e francesi. Tra gli altri servizi del NfH si trovano un catalogo di link, un elenco degli Istituti storici nei paesi di lingua tedesca, vari forum di discussione, una lista di libri, Audiobooks, Cd-Rom e film video, nonché una rassegna mensile di tutti i programmi televisivi con tematiche storiche. Questo servizio quotidiano gratuitamente consultabile non è di una utilità inestimabile per lo storico. Una lista email facilita inoltre gli aggiornamenti quotidiani. Un altro gratuito servizio Internet è il Informationsdienst Wissenschaft (Idw) - il servizio d'informazioni scientifiche - che però non si rivolge esclusivamente agli storici. Si tratta di un'iniziativa degli uffici stampa delle Università di Bayreuth, Bochum, Clausthal e del Centro di calcolo dell'università tecnica di Clausthal. Il progetto è in gran parte finanziato dal ministero della Pubblica istruzione tedesco e ha come obiettivo di migliorare la comunicazione tra la scienza e il pubblico, ma offre informazioni utili anche per lo storico. Più di 400 istituzioni scientifiche partecipano all’Idw. Tra i suoi servizi si trovano un news ticker con attuali comunicati stampa, la possibilità di ricerca nell’archivio stampa, un calendario delle manifestazioni scientifiche, un cosiddetto chiosco con una lista di link e un'agenda con rimandi a istituzioni scientifiche. Le notizie riguardano annunci di risultati e progetti di ricerche in atto, notizie sulla politica scientifico-accademica, informazioni organizzative, personalia, annunci di pubblicazioni e manifestazioni, nonché convegni scientifici. L'utente interessato può inoltre allestirsi un portale individuale e abbonarsi a una lista email dei comunicati stampa o crearsi una "newspage" personalizzata. Per di più, i messaggi possono essere selezionati secondo dati criteri, cosicché si ricevano solo notizie riguardo a certe discipline, soggetti o regioni.

Per la distribuzione di informazioni attuali sono più importanti le liste email. In primo luogo va segnalata la lista H-Soz-u-Kult (la sigla significa: Humanities-Sozial- und Kulturgeschichte, cioè scienze umane, storia sociale e storia culturale) che nel frattempo rappresenta la lista più grande per storici di lingua tedesca - e con più di 3.000 sottoscrittori una delle più ampie di tutte le liste di H-Net. Nel novembre 1996 fu inviato il primo messaggio, dal marzo 1997 esiste inoltre un webserver. Lì vengono pubblicati, con un ritardo di 14 giorni, i contributi più rilevanti come recensioni o annunci di convegni. Originalmente concepito come lista di discussione, questo forum di email si è sempre più trasformato in una vera agenzia di notizie per la storia contemporanea. H-Soz-u-Kult offre fra l’altro la possibilità di annunciare e discutere progetti di ricerca, presentare risultati, sottoporre delle domande specifiche alla totalità degli iscritti, trovare degli esperti, annunciare manifestazioni, distribuire Calls for Papers, pubblicare bandi o segnalare borse di studio. A questo punto sembra opportuno rendere noto anche un altro calendario dedicato specialmente alla storia contemporanea. H-Soz-u-Kult distribuisce in più anche indici e riassunti delle edizioni attuali di riviste storiche, ovviamente dipendente per quanto riguarda attualità e completezza dalla disponibilità e cooperazione delle redazioni e case editrici.

Accanto a H-Soz-u-Kult esistono altre liste d'interesse. In lingua inglese sono da segnalare H-German e H-Holocaust, che riguardano la storia tedesca. Mancano però liste tematiche più specifiche, in particolare per la storia moderna. Questo è probabilmente dovuto al fatto che non esiste un centro coordinatore né tedesco né europeo secondo il modello di H-Net. Un elenco di tutte le liste email dedicate alla storia tedesca è reperibile nel History Journals Guide. In questo contesto vorrei ancora segnalare geschichte-juden, una lista attiva fin dal 1998 che ha come scopo di migliorare la comunicazione tra storici, giudaisti e altri specialisti. L'interesse principale di questa lista è la minoranza ebraica nei paesi di lingua tedesca dal medioevo a oggi. Dal 2001 esiste poi una lista dedicata al lavoro forzato sotto il nazionalsocialismo. Nello stesso anno fu inaugurata anche una lista del gruppo di lavoro dedicato alla Historische Frauen- und Geschlechterforschung (storia delle donne) che serve alla distribuzione di informazioni e alla discussione tra i membri. È questa però una lista a pagamento. Ci sono inoltre una serie di liste dedicate a temi di storia regionale. Tra questi i due fori per la storia bavarese, Geschichte Bayerns e Bavaria-L, e la lista geschichtskultur-ruhr per gli interessati alla storia della regione della Ruhr.

Come trovare storici, istituti e archivi?

 

Intanto pare che tutte le istituzioni, trattasi di istituti dipartimenti associazioni o archivi, siano presenti nella rete - in una forma o nell'altra, bisogna aggiungere. Un registro completo degli storici tedeschi con rimandi alle loro pagine personali e/o con l’indicazione del loro indirizzo email per ora non esiste. Per alcuni settori particolari, però, tali liste sono state compilate, come per esempio per il medioevo, la storia moderna, la storia dello Schleswig-Holstein e la storia economica. Questi elenchi, comunque, non danno garanzia di completezza - e infatti non sono completi.

Tuttavia, per la ricerca di istituti universitari sono a disposizione mezzi migliori. Dobbiamo però subito scartare l'elenco internazionale History Departments Around the World che per due terzi si riferisce a istituzioni statunitensi, mentre il restante terzo riguardo il resto del mondo. Ma esistono due elenchi tedeschi che riportano diverse informazioni addizionali. Da Stuart Jenks è stato compilato un elenco dei siti internet degli istituti e dipartimenti storici di lingua tedesca - il WWW-Angebote der historischen Seminare des deutschsprachigen Raums. È ordinato alfabeticamente per città e riassume i servizi offerti sulle pagine dei vari istituti, come per esempio l'elenco dei corsi, informazioni sui corsi di studio, elenchi delle pubblicazioni dei professori, rapporti e progetti di ricerca e cataloghi online delle biblioteche. Inoltre vengono segnalati eventuali particolarità, come per esempio, tutorial online, progetti Internet e bibliografie. In questo modo si vede del resto quanto può variare il raggio dei servizi d'informazione tra gli istituti - dal mero riferimento all'indirizzo postale ad ampi servizi online per corsi in atto.

Un altro elenco utile è il catalogo di istituti del Nachrichtendienstes für Historiker - il servizio dell'agenzia di notizie per storici. Comprende ben 460 link a istituzioni universitarie (incluse le rappresentanze studentesche), ai quali si aggiungono una serie di istituzioni extra-universitarie come gli istituti germanici di storia all'estero. Anche questo catalogo è ordinato alfabeticamente per città. Informazioni addizionali sono gli indirizzi postali, i numeri di telefono e fax e gli indirizzi e-mail. Inoltre c'è un motore di ricerca che permette di cercare le pagine degli istituti con parole chiave.

Anche i siti di archivi sono reperibili attraverso due registri. Il primo, Archive in der Bundesrepublik Deutschland (archivi nella Repubblica federale tedesca) redatto da Andreas Hanacek, non viene più curato. Le entrate sono state ordinate in cinque categorie: archivi statali e privati, archivi ecclesiastici, archivi industriali, archivi militari, archivi particolari. Due appendici riportano poi rimandi ad altri elenchi di archivi e ad archivi esteri. L'altro registro è offerto dalla Archivschule Marburg (scuola archivisti di Marburg). I link di questo catalogo rimandano ad archivi statali, municipali, ecclesiastici, letterari, industriali, universitari, dei media e parlamentari, nonché ad archivi di partiti politici, confederazioni ed altri istituzioni del genere.

 

Come utilizzare Internet per la ricerca bibliografica?

 

Per gli storici è senz'altro fondamentale potersi informare sullo stato attuale della ricerca su un dato tema. Uno degli strumenti in rete più importanti per indagini in tal senso è il Karlsruher Virtuelle Katalog (KVK), il catalogo virtuale di Karlsruhe, redatto e curato dalla biblioteca universitaria di Karlsruhe, che esiste dal 1996 e conta mediamente più di un milione di utenti al mese. Il KVK non è una banca dati, ma un'interfaccia per le meta-ricerche in cataloghi online di biblioteche. Che questi siano oggi ricercabili, è dovuto al costante lavoro di registrazione elettronica e di conversione dei vecchi cataloghi in formato digitale, portato avanti dalle biblioteche negli ultimi decenni. Il KVK offre un accesso pressoché completo ai cataloghi online delle biblioteche tedesche, inoltre a vari bibliografie nazionali e a librerie in rete. Sono inclusi, per esempio, i cataloghi federati della Bavaria, il catalogo della biblioteca nazionale tedesca, il sistema bibliotecario dell'Assia (Hessische Bibliotheks Informations System), la banca dati federata del Centro bibliotecario universitario (Verbunddatenbank des Hochschulbibliothekszentrums), il catalogo federato delle biblioteche nella Germania sud-occidentale (Verbundkatalog des Südwestdeutschen Bibliotheksverbunds). Sono però altrettanto accessibili cataloghi internazionali come la British Library e la Library of Congress, o la bibliografia nazionale francese e il sistema bibliotecario nazionale italiano. L'utente ha la possibilità di cercare autori, titoli, anno di pubblicazione e/o parole chiave, ricercando uno o più cataloghi allo stesso tempo. Il modulo di ricerca è disponibile anche in inglese. Appoggiandosi sulle esperienze del KVK, l'Università di Karlsruhe ha elaborato un numero notevole di altri cataloghi virtuali di questo tipo: cataloghi regionali che collegano biblioteche in regioni geograficamente adiacenti, e cataloghi speciali che collegano biblioteche tematicamente affini.

Accanto ai citati si trovano in rete ancora numerosi strumenti utili agli storici, gratuitamente accessibili o in abbonamento. Di grande importanza sono le bibliografie - in forma semplice o come banche dati. Sono ormai quasi innumerevoli. Come guida si offre l'elenco del History Bibliographies Guide (HBG). Il HBG dispone, accanto all'indice alfabetico, di sottosezioni cronologiche, geografiche e tematiche e di una lista di rimandi agli elenchi di pubblicazioni di singoli storici. Per la storia tedesca esistono, per esempio, bibliografie compilate per corsi universitari che servono come introduzione a dati temi, e bibliografie che sono state curate ed elaborate da singoli storici nell'ambito di ricerche autonome. Dalla mole degli strumenti bibliografici ci limiteremo, in questa sede, a presentarne solo alcuni.

Recentemente è stata resa consultabile in rete, seppur a pagamento - sul modello dei Historical Abstracts –, la Historische Bibliographie, edita e curata dal gruppo di lavoro delle istituzioni extrauniversitarie di ricerca storica della Repubblica federale tedesca (Arbeitsgemeinschaft außeruniversitärer historischer Forschungseinrichtungen der Bundesrepublik Deutschland e.V. [AHF]). La versione consultabile via Internet copre la documentazione dal 1990 e comprende all’incirca 109.000 voci. Vengono registrati, accanto a libri pubblicati in Germania e in altri paesi di lingua tedesca, articoli in riviste e miscellanee e altre pubblicazioni. Nell'annata 1997 è gratuitamente possibile la ricerca in prova senza limitazioni. In rete sono consultabile anche i Jahresberichte für deutsche Geschichte, gli annali per la storia tedesca che registrano un ampio raggio di pubblicazioni dedicate alla storia tedesca. Fra l’altro monografie, antologie, articoli di rivista, edizioni di fonti, opere di consultazione e bibliografie.

Di particolare interesse per la storia tedesca sono poi le varie bibliografie regionali: la Hessische Bibliographie, Landesbibliographie Baden-Württemberg, Niedersächsische Bibliographie online (che include Bremen), Nordrhein-Westfälische Bibliographie, Regionalbibliographie Sachsen-Anhalt, Rheinland-Pfälzische Bibliographie, Saarländische Bibliographie Online, Sächsische Bibliographie, Schleswig-Holsteinische Bibliographie e la Thüringenbibliographie. Queste bibliografie regionali documentano le pubblicazioni di tutte le discipline che riguardano una delle regioni (Länder), i suoi luoghi o personalità. Vengono considerate quasi tutte le forme letterarie e mediali - articoli e saggi in riviste, annali e antologie di ogni genere costituiscono però quasi due terzi delle entrate. Anche in questo caso è l'Università di Karlsruhe a impegnarsi per la creazione di un'interfaccia comune sotto il titolo Virtuelle Deutsche Landesbibliographie (bibliografia virtuale dei Länder tedeschi), che permette di ricercare una o più bibliografie regionali allo stesso tempo. Questo progetto è ancora in fase sperimentale, cosicché solo tre bibliografie regionali sono attualmente connesse. Per la ricerca di articoli in riviste sono disponibili ulteriori strumenti. Per le riviste abbiamo una situazione simile a quella dei siti Internet delle istituzioni: anche le riviste sono quasi tutti presenti in rete - nell’una o nell'altra forma. Alcune riviste sono rappresentate addirittura più volte - attraverso l'editore, il curatore e/o terzi interessati. Su queste pagine si trovano informazioni generale, spesso anche degli indici - talvolta solo delle annate più recenti, talvolta indici completi. Una rassegna completa cerca di fornire il catalogo internazionale del History Journals Guide. Per l'utente si pone però il problema che la ricerca di articoli per un dato tema risulterebbe molto più complicata che non quella di articoli apparsi in una data rivista.

Per casi di questo genere esiste con il Zeitschriftenfreihandmagazin (ZFHM), un deposito di riviste virtuale, uno strumento oltremodo utile. Nel ZFHM sono documentati in rete non solo gli indici di riviste storiche, ma anche di serie monografiche e di "studi in onore" in lingua tedesca, dal primo all'ultimo volume. Il progetto, diretto da Stuart Jenks, prendeva le mosse da tre considerazioni iniziali: in primo luogo doveva contribuire a far conoscere meglio su scala internazionale gli studi pubblicati in riviste storiche tedesche; in secondo luogo dovevano essere forniti i dati bibliografici esatti - nome dell'autore, titolo esatto dell'articolo, numeri esatti delle pagine - per facilitare tra l’altro eventuali richieste interbibliotecarie; in terzo luogo doveva essere data la possibilità di trovare dei testi anche in quei casi, nei quali, per esempio, si dispone solo di indicazioni incomplete come il solo cognome dell'autore e il titolo della rivista. Per mezzo del motore di ricerca si può arrivare comunque ai dati esatti. In più si ha la possibilità di cercare autori o voci in tutti i titoli. Mancano però riassunti, come sono disponibili, per esempio, nei Historical Abstracts, che potrebbero ulteriormente facilitare la ricerca. L'utente può tuttavia scorrere l'indice completo di singole riviste. L'indice dei titoli oramai comprende più di 230 riviste, e vengono ancora aggiunte di tanto in tanto nuovi periodici. Intanto si è già abbattuta la barriera linguistica, dal momento che da poco si trovano anche gli indici di riviste in lingua inglese.

Accanto al ZFHM sono da segnalare ancora due strumenti di lavoro che possono essere utili alla ricerca di studi sulla storia tedesca dell'Ottocento e del Novecento. Anzitutto bisogna nominare la Bayerische landesgeschichtliche Zeitschriftenschau, la rassegna delle riviste di storia regionale bavarese, che viene curata dalla Bayerische Staatsbibliothek. Dal 1998 è presente in rete e ricercabile dall'annata 1995. Si basa su di uno spoglio di 300 riviste dedicate alla storia regionale e locale della Baviera. Un ulteriore strumento è la bibliografia degli articoli pubblicati in riviste elettroniche che viene curata dal «History Journals Guide». Pur non essendo focalizzata sulla storia tedesca o sulle riviste di lingua tedesca, ma operando su scala internazionale, offre comunque una possibilità di informarsi in un unico sito sulle pubblicazioni in riviste elettroniche. Ciò è ancora più meritevole, dal momento che gli altri strumenti e siti segnalati finora non sempre ne tengono dovutamente conto. Le possibilità di cercare contributi elettronici sono al momento assai limitate e un elenco di servizi alternativi è fornito dallo stesso «History Journals Guide». Ne fa parte, per esempio, la Virtual Library of Anglo-American Culture, che include un motore di ricerca per incirca 60 giornali elettronici, dedicandosi però prevalentemente alla storia anglo-americana.

Mentre lo storico dispone di una serie di strumenti online per quanto riguarda la ricerca di letteratura scientifica, la situazione si presenta molto meno articolata per quanto riguarda la ricerca di fonti. È vero che quasi tutti gli archivi tedeschi ormai sono presenti in rete, ma una ricerca negli inventari non è sempre possibile. Le indicazioni date, inoltre, variano da descrizioni molto vaghe fino a dettagliati schemi strutturali. Esempi di questo tipo di schema indicativo offrono il Bundesarchiv (Archivio centrale dello Stato) e il sistema d'informazione degli Archive in Nordrhein-Westfalen. Quest'ultimo offre la possibilità di ricercare nei fondi di ben 400 archivi di carattere diverso. Una tale soluzione federata facilita notevolmente la ricerca dell'utente, evitando la necessità di visitare il sito individuale di ogni singolo archivio - tanto più che gli storici al solito non trovano le loro fonti in un solo archivio. Purtroppo tali soluzioni complessive, in Germania, sono da un lato ostacolate dalla struttura federale, dall'altro dal fatto che non tutti i proprietari di archivi privati sono disposti a pubblicare il contenuto dei loro fondi. Si aggiunge il problema della varietà degli archivi. Accanto agli schemi generali dei fondi disponibili si pone inoltre la domanda della fattibilità di presentazioni online di inventari completi per la preparazione di visite individuali o per la specificazione di richieste d'informazioni. Tuttavia, gli inventari non sono facilmente riproducibili in rete, tanto più che spesso non sono neanche in forma di catalogo o banca dati. Archive in Nordrhein-Westfalen sta comunque valutando la possibilità di una ricerca online in almeno alcuni inventari.

 

Quali possibilità di pubblicazione online ci sono?

 

Per quanto riguarda le pubblicazioni online vale ancora la regola secondo cui quanto più brevi sono i lavori, tanto più alta è la probabilità che Internet sia usata per la pubblicazione dagli autori e accettata dai lettori. Lavori corposi sono libri, in particolare tesi di dottorato. In molte università è possibile attualmente pubblicare la tesi di dottorato anche in formato elettronico64, anche se persiste in questo campo una certa riluttanza per le materie umanistiche. Con il motore di ricerca del progetto della DFG Tesi di dottorato online, TheO65 si possono ricercare tesi pubblicate in Internet in tutte le discipline. In esso si può cercare per autore, titolo dell’opera, riassunto, parole chiave o persino per relatore o esperto esterno, nel caso siano presenti le informazioni. Al momento sono indicizzate oltre 40 posizioni. Sulla storia tedesca del XIX e XX secolo sono state trovate qui soltanto quattordici tesi, una cifra insignificante a fronte dei lavori pubblicati su carta.

Un altro progetto da citare in questo contesto è magi-e66, sovvenzionato dalla Deutsche Forschungsgemeinschaft e basato sulla cooperazione tra historicum-net e l’editore Schwarten insieme con la Bayerische Staatsbibliothek. Con lo stesso titolo si pubblica una collana scientifica. Lavori selezionati vengono visionati da un lettore editoriale e seguiti, infine vengono pubblicati sia in formato elettronico che cartaceo.

Fanno altresì parte delle pubblicazioni online quelle riviste nate dapprima con Internet, alcune delle quali hanno comunque edizioni parallele a stampa oppure pubblicano a fine anno i contributi in formato libro. L’indice «History Journals Guide» comprende circa 250 titoli – escluse le Newsletter -, alcuni dei quali comunque sono già cessati67. Si devono distinguere qui le edizioni parallele elettroniche dalle riviste stampate. Questo processo di distribuzione non ha però finora in Germania alcuna importanza, e la «Historische Zeitschrift», «Geschichte und Gesellschaft» o «Geschichte in Wissensschaft und Unterricht», per citarne solo alcune, hanno ancora solo una diffusione cartacea. Solo la casa editrice Walter de Gruyter pubblica anche una parte delle proprie riviste in edizioni elettroniche parallele68.

Una rivista elettronica che si occupi esclusivamente di storia tedesca del XIX e XX secolo non esiste, o meglio, non esiste più69. La rivista «Fundus», fondata nel 1998, si era dedicata originariamente alla storia, alla politica e alla cultura della "tarda età moderna"70. Dal 2001 essa si occupa però di storia e di fonti, essendosi posta l’obiettivo di informare sulle modalità collegate ai nuovi media di accesso alle fonti. I contributi pubblicati precedentemente sono comunque ancora disponibili. In questo contesto bisogna citare anche la rivista «Museologie Online»71, che pubblica a scadenze non regolari contributi sulla tematica relativa a musei e Internet.

Oltre a queste ci sono comunque alcuni periodici online che trattano temi specifici, tra i quali per esempio «forum historiae iuris»72. La rivista esce dal maggio 1997 presso l’Università Humboldt e pubblica ogni singolo contributo – finora oltre 70 – non appena questo è pronto, senza che ci sia ancora la numerazione del volume. Essa si occupa di tutti gli aspetti della storia del diritto in ogni epoca e in ogni paese, ma è interessante anche per la storia tedesca del XIX e XX secolo. Pflegegeschichte online tratta un ambito specifico della storia della medicina, ma dalla fine del 1999 ha pubblicato in 3 numeri solo 6 articoli73. Si possono inoltre ricordare altri due periodici, non rivolti però esclusivamente agli storici: da un lato «Demographic Research»74 e dall’altro «Forum Qualitative Sozialforschung»75.

Un terzo gruppo di pubblicazioni online è dato dalle recensioni. Qui il mezzo Internet dimostra tutte le proprie capacità, dal momento che non soffre di lunghi tempi d’attesa per la pubblicazione come molte riviste specializzate. Al primo posto si deve citare la già ricordata mailing list H-Soz-u-Kult. Sotto questo aspetto essa è una delle liste più attive nella H-Net. Nell’anno 2000 sono stati recensiti quasi 270 libri, nel novembre 2001 questa cifra era già stata superata. La maggior parte delle recensioni riguardano libri, ma vengono recensiti anche Cd-Rom. Pagine Web non sono state finora recensite, anche se ciò è possibile. La mailing list collabora in questo ambito con il Server Età Moderna76 e la rivista «Neue Politische Literatur»77. Oltre a ciò ci sono ancora riviste di recensione elettroniche, come dal novembre 2001 la pubblicazione «Sehepunkte»78 per la storia in generale o «Querelles-Net»79 per la storia femminile e la gender history. Anche alcune riviste stampate sono passate alle recensioni in rete, tra queste «Archiv für Sozialgeschichte»80, «Internationales Archiv für Sozialgeschichte der deutschen Literatur»81 e «Neue Politische Literatur»82.

 

Quali fonti digitali ci sono?

 

La base di fonti digitali è finora estremamente scarsa. Sono disponibili online singoli documenti, corpus di testi o fonti d’archivio83. In Germania ci sono due grandi programmi di sviluppo, senza i quali non esisterebbe la maggior parte dei progetti. Uno, «Archivio come base della ricerca – raccolta e utilizzo», è nel frattempo scaduto ed è stato promosso dalla fondazione Volkswagen84. Dei progetti facevano parte per esempio la «Trascrizione e presentazione della registrazione del primo processo di Francoforte su Auschwitz» e la «Redazione di un indice su base informatica sul tema: nuovi movimenti femminili in Germania (1968-1995)». Questi progetti non sono peraltro pubblicamente accessibili tramite Internet.

Il secondo programma di sviluppo, iniziato nel 1997 col titolo «Digitalizzazione retrospettiva di fondi bibliotecari», viene finanziato dalla Deutsche Forschungsgemeinschaft85. Fa parte del programma per la costruzione di una «Biblioteca decentrata digitale per la ricerca». Il suo scopo principale è digitalizzare retrospettivamente rilevanti materiali scientifici di ricerca per renderne possibile al ricercatore l‘utilizzo elettronico dal suo posto di lavoro. Essi possono essere fondi molto sfruttati o anche solo difficilmente accessibili, ma anche materiali finora poco conosciuti. Si tratta in primo luogo di fondi letterari, iconografici e di materiale geografico, ma vengono considerati anche fondi con materiale audio.

Finora sono stati promossi oltre 60 progetti86, ma non sono state fissate priorità cronologiche o geografiche. I progetti vanno dunque dalla realizzazione di un dizionario digitale dell’egiziano antico, alla digitalizzazione di libri di emblemi della prima età moderna o di riviste di artisti della Ddr. Generalmente i progetti vengono discussi quasi esclusivamente all‘interno della comunità dei bibliotecari, ma sono poco noti agli storici che ne potrebbero utilizzare i contenuti87. Alcuni progetti sono già conclusi, altri sono ancora in costruzione, ma possono già essere utilizzati per alcune parti. Si contano tra questi anche progetti di digitalizzazione sulla storia tedesca del XIX e XX secolo come per esempio:

Scripta Paedagogica Online88: sono stati digitalizzate più di 33 riviste di pedagogia e 7 opere di consultazione del periodo 1760-1870.

: sono stati digitalizzate più di 33 riviste di pedagogia e 7 opere di consultazione del periodo 1760-1870.

Exilpresse digital: Deutsche Exilzeitschriften 1933-194589 (Stampa dell‘esilio in formato digitale: Riviste tedesche dell‘esilio 1933-1945). Si sono selezionati per la digitalizzazione 15 periodici dei circa 450 apparsi in Europa e in America. In totale ci sono oltre 83.000 pagine in formato digitale, all‘interno delle quali si può ricercare per autori, titoli e parole chiave.

(). Si sono selezionati per la digitalizzazione 15 periodici dei circa 450 apparsi in Europa e in America. In totale ci sono oltre 83.000 pagine in formato digitale, all‘interno delle quali si può ricercare per autori, titoli e parole chiave.

Gutachten der Film-Oberprüfstelle für den Zeitraum 1920-193890 (Perizie dell‘organo superiore di controllo sui film per il periodo 1920-1938): L’edizione documenta la decisione e le motivazioni per un totale di 890 film tedeschi e internazionali, ed è integrata da informazioni filmografiche.

(): L’edizione documenta la decisione e le motivazioni per un totale di 890 film tedeschi e internazionali, ed è integrata da informazioni filmografiche.

Literaturquellen zum deutschen, österreichischen und schweizerischen Privat- und Prozessrecht des 19. Jahrhunderts91 (Fonti bibliografiche per il diritto privato e processuale tedesco, austriaco e svizzero del XIX secolo): si tratta della digitalizzazione di un fondo dell‘Istituto Max-Planck per la storia europea del diritto che comprende 4.000 volumi con 1.240.000 pagine.

(): si tratta della digitalizzazione di un fondo dell‘Istituto Max-Planck per la storia europea del diritto che comprende 4.000 volumi con 1.240.000 pagine.

1848 Flugschriften im Netz92 (1848 volantini in rete): sono stati digitalizzati volantini e documenti di piccolo formato riguardanti la rivoluzione del 1848 nei paesi di lingua tedesca.

(): sono stati digitalizzati volantini e documenti di piccolo formato riguardanti la rivoluzione del 1848 nei paesi di lingua tedesca.

Bildbestand der Deutschen Kolonialgesellschaft in der Stadt- und Universitätsbibliothek Frankfurt am Main93 (Archivio fotografico della Società coloniale tedesca nella biblioteca civica e universitaria di Francoforte): il progetto comprende la riproduzione su pellicola cinematografica di 50.000-70.000 fotografie sulla storia coloniale tedesca.

(): il progetto comprende la riproduzione su pellicola cinematografica di 50.000-70.000 fotografie sulla storia coloniale tedesca.

Stenographische Berichte des Deutschen Reichstags94 (Verbali stenografici del Parlamento tedesco): la digitalizzazione si estende fino al 1895 per un totale di circa 110.000 pagine in 165 volumi.

(): la digitalizzazione si estende fino al 1895 per un totale di circa 110.000 pagine in 165 volumi.

Oltre a questi ci sono altri progetti di digitalizzazione come per esempio il Servizio stampa socialdemocratico 1946-1955, ricercabile tramite un indice dei nomi, un indice analitico e la data di pubblicazione95. Il progetto della biblioteca della fondazione Friedrich Ebert è stato finanziato dalla DFG ed è fruibile gratuitamente per la ricerca in rete come fonte per la storia dei partiti della Repubblica federale. Ci sono però anche iniziative private in rete, come per esempio documentArchiv.de96. Questo archivio in Internet predispone documenti storici e fonti concentrati sulla storia tedesca dal 1800 per la ricerca scientifica, lo studio universitario e la scuola. Non è comunque dato di sapere chi ne sia esattamente il curatore. Infine si possono citare ancora i Documenti del nazionalsocialismo, un progetto dell‘Istituto di filosofia del diritto dell‘Università di Würzburg97. Esso contiene una raccolta di documenti storici sull‘abrogazione dei diritti umani e fondamentali e di competenze regionali durante il Terzo Reich.

 

Altre domande?

 

Questo saggio non poteva e non voleva fornire un quadro completo di tutte le pagine disponibili sulla storia tedesca del XIX e XX secolo. Ciò non sarebbe probabilmente né possibile né sensato. Per esempio non è stato affrontato qui il tema dei musei in rete98, né quello di pagine web a carattere divulgativo, o di estrema destra e revisioniste proprio in relazione a materiale sul nazionalsocialismo e la Seconda guerra mondiale99. Quest’ultimo aspetto indica l’importanza dell’esame critico anche dei contenuti presenti in Internet, ciò che vale anche per le pagine scientifiche. Se si guarda ai diversi ambiti qui trattati, si vedono approcci diversi nella storiografia tedesca: da un lato progetti con sostegno finanziario, dall’altro iniziative private; da una parte progetti di singoli o di istituzioni, dall’altra costruzioni di reti. In molti ambiti ci si trova ancora nella fase sperimentale, come per i punti di accesso che dovrebbero agevolare e ancor prima rendere possibile la navigazione in rete, ma anche per le pubblicazioni online e le edizioni digitali di fonti. Altri settori, come la ricerca bibliografica o la pubblicazione di recensioni, sembrano essere un po’ più ‘consolidati’, benché anche qui ci saranno degli sviluppi. Si potrebbe sicuramente chiedere quali dei progetti qui citati esisteranno ancora tra dieci anni. Non so dare in proposito una risposta concreta, ma sono certo che non tutti ci riusciranno. Si potrebbe argomentare che solo le pagine scadenti non rimarranno, ma probabilmente non ci riusciranno neppure pagine valide, perché fra l‘altro è mancato alla fine il necessario sostegno finanziario e istituzionale oppure non si è trovato nessuno che continuasse il progetto. D‘altra parte nuovi progetti nasceranno, si inseriranno nello spazio della rete, lo modificheranno e in questo modo forse ne scacceranno altri. Tanto è difficile oggi avere una visione complessiva della situazione, così è impossibile sapere che aspetto avrà domani.

 

 

Traduzione di Johannes Mueller