Il Soprintendente Pessina a Ravenna per parlare degli studi di Luigi Maria Ugolini, tra archeologia e uso politico del passato
Lunedì 31 ottobre 2022 @ 12:26:06 CET

Il giorno 7 novembre 2022 il Dott. Andrea Pessina, Soprintendente ai Beni Archeologici, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province
di Pistoia e Prato presenterà, a Ravenna e per la prima volta in Italia, il progetto archeologico di Luigi Maria Ugolini editato in collaborazione con il prof. Nicholas C. Vella dell’Università di Malta per la Midseabooks Ltd  Malta, opera che rappresenta una pietra miliare dell’archeologia preistorica mediterranea.                         

Nella stessa giornata sono previste due presentazioni, la prima, alle ore 10.00 presso la sala conferenze del Dipartimento Beni Culturali in Via degli Ariani, 1 rivolta a tutti gli studenti; la seconda, per la cittadinanza, alle ore 17.00 presso la Biblioteca Casa di Oriani in Via Corrado Ricci, 26.

Dopo la ristampa, nel 2012, del volume Malta. Origini della civiltà mediterranea, pubblicato nel 1934 e a 22 anni dalla riscoperta degli archivi dell’archeologo bertinorese conservati nel Museo Etnografico “Luigi Pigorini” a Roma, i contenuti della collana Malta antica progettati da L.M. Ugolini e rimasti inediti in seguito alla sua scomparsa precoce nel 1936, riaffiorano alla luce grazie allo straordinario lavoro dei due ricercatori e archeologi. Dialogheranno con il Dott. Andrea Pessina, il prof. Giuseppe Lepore, Direttore della Missione Archeologica in Albania (scavi di Phoinike) per l’Università degli Studi di Bologna e la dott.ssa Monica Piancastelli, geoarcheologa.

L.M. Ugolini, nato a Bertinoro nel 1885, intrecciò numerosi e frequenti rapporti con personalità accademiche e politiche sostenitrici del regime fascista. Fu a capo della Missione Archeologica in Albania dove scoprì le città romane di Fenice e Butrinto e dal 1924 al 1935, nell’arcipelago maltese, insieme alla sua equipe, compì meticolosi lavori di rilevamento, studio e descrizione degli edifici megalitici tardo neolitici (datati oggi a circa 6000 anni fa) e di reperti pre-protostorici. Questi ultimi studi, in parte, confluirono nell’unico volume che Ugolini pubblicò nel 1934, grazie al diretto interessamento di Mussolini; una copia originale si trova oggi presso il fondo storico della biblioteca di Storia Contemporanea “A. Oriani”. Del corposo archivio, composto da disegni, fotografie, diari, appunti, corrispondenze che dovevano essere utilizzati per completare la collana su Malta pensata da Ugolini, si persero le tracce fino alla fine degli anni ‘90 del secolo scorso quando furono ritrovati. La sua attività di scavo in Albania e l’elaborazione dei dati raccolti sui monumenti maltesi furono contrassegnate da un approccio scientifico assai moderno per quell’epoca e le pubblicazioni che ne seguirono vennero utilizzate dal regime fascista per corroborare il primato della civiltà latina sulle civiltà dell’Europa settentrionale e quindi per sostenere partiti e correnti nazionalistiche.

 

 

 









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