Convegno: Repubblicani e mazziniani di fronte a Fiume
Giovedì 28 novembre 2019 @ 09:23:45 CET

Venerdì 29 novembre alle ore 17, la biblioteca Oriani, in via Corrado Ricci 26 a Ravenna, ospita l’ultima, in ordine di tempo, delle iniziative dedicate al centenario della cosiddetta “Impresa di Fiume” (12 settembre 1919). L’evento, promosso dalle Cooperative culturali G. Mazzini e Case repubblicane, Goffredo Mameli, Arnaldo Guerrini e dal Centro Studi Manlio Monti, è incentrato sulle relazioni del presidente dell’Associazione Mazziniana Italiana Michele Finelli e del ricercatore ravennate Paolo Cavassini, che illustreranno le reazioni dell’ambiente repubblicano e mazziniano al gesto di D’Annunzio. Entrambi i relatori si sono già cimentati a livello nazionale con queste tematiche, particolarmente rilevanti per la storia politica romagnola.

Gli organizzatori spiegano: “Nonostante fra l’ottobre del 1918 e l’estate del 1919 i repubblicani italiani avessero dato pieno sostegno alla causa dell’autodeterminazione di Fiume, la «marcia di Ronchi» di D’Annunzio del 12 settembre 1919 rischiò di produrre una lacerazione gravissima all’interno del Pri. Se, da un lato, la linea filo-dannunziana della direzione (espressa soprattutto dal segretario Armando Casalini e da Carlo Bazzi, ex compagno d’armi di d’Annunzio e suo fiduciario negli ambienti politici repubblicani) poté giovarsi di un’ampia cassa di risonanza in Romagna (in cui lo scontro frontale con il partito socialista orientava gran parte delle scelte politiche repubblicane), pure, a livello nazionale, prevalse una valutazione generalmente cauta, quando non addirittura critica, di quell’evento. Al plauso per il «nobile impulso» dei «provvisori liberatori» di Fiume, dunque, non mancò il contrappeso di un’esplicita preoccupazione per le potenziali derive belliciste e militariste del gesto dannunziano: interpreti di questa diffidenza nei confronti del “Comandante” furono sia gli esponenti dell’ala “intransigente” del Pri (Conti, Zuccarini e il futuro segretario Fernando Schiavetti), sia alcuni outsider come Guido Bergamo e Pietro Nenni. Nondimeno, alle vicende della Fiume dannunziana parteciparono numerosi legionari repubblicani (fra i quali Gigino Battisti, figlio di Cesare, il ravennate Renato Schinetti, figlio del dirigente della Casa del Popolo Teobaldo, o il forlivese Tonino Spazzoli, futuro martire della Resistenza) ma anche un esponente storico del partito dell’Edera come Eugenio Chiesa, il primo parlamentare italiano a visitare la «Città olocausta» dopo l’ingresso di D’Annunzio”.

A introdurre la serata, in cui verranno proiettati immagini e documenti in gran parte inediti, il vice sindaco Eugenio Fusignani, il Presidente nazionale dell’Ass. Mazziniana Prof. Michele Finelli e il “padrone di casa” Alessandro Luparini, direttore della Biblioteca Oriani.

 









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