Nel centenario del 1919, il convegno si propone di offrire una panoramica interdisciplinare dei diversi aspetti della transizione dalla guerra alla pace, e più in generale del primo dopoguerra, in Romagna. Un caso di studio certamente emblematico, innanzitutto per le molte peculiarità caratterizzanti la geografia politica romagnola, a partire dall’atavica contrapposizione tra i due grandi partiti “popolari”, il socialista e il repubblicano, che, radicalizzatasi nello scontro neutralismo-interventismo, avrebbe contrassegnato anche la difficile e turbolenta stagione del dopoguerra. Oltre a quelli più strettamente politici, le relazioni affronteranno una vasta gamma di temi: dal sistema economico e cooperativistico alla situazione sanitaria, dal ruolo della Chiesa al mondo femminile, dalla memoria e dal “culto” della vittoria al combattentismo, fino al racconto della guerra nelle lettere e nei diari privati dei reduci.