Happy hour culturale in biblioteca. “Memorie del Mediterraneo: storie di una frontiera liquida”, 3 maggio 2008

La Biblioteca Oriani, specializzata in storia contemporanea, studi politici e sociali, per il secondo anno prosegue il percorso di promozione del proprio patrimonio librario attraverso gli happy hour culturali. Queste nuove forme non convenzionali di conoscenza dei servizi della biblioteca si attuano in giornate  in cui normalmente i servizi di prestito, lettura e consultazione sono chiusi al pubblico.

Il primo degli happy hour del 2008 si terrà infatti sabato 3 maggio dalle ore 15 alle ore 23.

L’occasione di questo evento ci è stato offerto dal Festival delle culture del Mediterraneo organizzato dall’Associazione Meditaeuropa che per il secondo anno si terrà a Ravenna dal 2 al 10 maggio e che avrà per tema la conoscenza del Mediterraneo attraverso i suoi testimoni. Così come l’intenzione del Festival è quella di portare all’attenzione della cittadinanza e del pubblico le storie, le voci, i suoni e le immagini che hanno attraversato la “frontiera liquida” del Mediterraneo, la Biblioteca Oriani organizza una serie di eventi con questa filosofia.

Fin dalle ore 15 infatti sarà possibile visitare una mostra bibliografica intitolata La “nostra” Africa che vedrà esposti i libri italiani pubblicati negli anni Trenta riguardanti  l’altra sponda del Mediterraneo. Le sezioni della mostra sono il Mediterraneo; Africa settentrionale; Libia; Turchia e Medio Oriente; Africa Orientale; il “nostro colonialismo”; Viaggi, esplorazioni e infine Africa immaginaria.  

I materiali esposti nella mostra rappresentano una minima parte dell’intero patrimonio sull’argomento Africa e quindi non sono da considerarsi esaustivi. L’Oriani conserva infatti una delle più ricche raccolte librarie del periodo fascista a livello nazionale (circa 20.000 volumi). I libri in mostra costituiscono tuttavia un approccio orientativo sulla produzione libraria di quel periodo. A margine dei volumi originali, i visitatori potranno prendere a prestito libri, VHS e DVD di recente pubblicazione attraverso la registrazione di “pacchi sorpresa” e di singoli documenti.

Alle 15,30 è prevista la presentazione del libro fotografico” di Luca Gambi “La vita degli altri” a cura di Maurizo Masotti e Sokol Palushaj.

Alle 16,30 seguirà un dialogo tra le scrittrici Gabriella Ghermandi e Erminia dell’Oro che avrà come tema “Quando i colonialisti eravamo noi” e che vedrà la partecipazione di Barbara Sorgoni, dell’Università di Bologna, nella veste di moderatrice.

Come nelle precedenti iniziative non mancheranno i momenti conviviali: un primo aperitivo sarà offerto alle ore 18 da Il Melarancio, ristorante, osteria, piadineria di Ravenna e dalle ore 20 la Cooperativa Villaggio Globale si adopererà per fare assaggiare ai presenti lo zafferano del Marocco, i datteri dell’Africa mediterranea e il cus-cus palestinese.

La serata, che conclude il ciclo ParolErranti, dalle ore 21 alle 23, vedrà i mediatori culturali dell’Associazione Terra Mia protagonisti di letture bilingue alternarsi con i musicisti Hossein Mohammadzadeh al dotar, Francisca Alecu al violino, Mabrouk al liuto e Belaid Houcine al mezoued.  

Tutta l’iniziativa è resa possibile grazie al finanziamento della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, socio fondatore di Casa Oriani.

PROGRAMMA

HAPPY HOUR CULTURALE

MEMORIE DEL MEDITERRANEO:

STORIE DI UNA FRONTIERA LIQUIDA

3 maggio 2008 - ore 15 - 23

Ore 15 - Apertura della Mostra bibliografica La “nostra” Africa

Ore 15.30 - Presentazione del libro “La vita degli altri”. Fotografie di Luca Gambi, a cura di Maurizio Masotti e Sokol Palushaj

Ore 16.30 - “Quando i colonialisti eravamo noi”. Dialogo tra Gabriella Ghermandi e Erminia Dell’Oro, moderatrice Barbara Sorgoni

Ore 18.00 - Aperitivo offerto da Il Melarancio, ristorante, osteria, piadineria di Ravenna

Dalle ore 20.00 - la Cooperativa Villaggio Globale presenta: zafferano, datteri e cus-cus: colori e sapori tra le sponde del Mediterraneo

Dalle ore 21.00 alle 22.30 - letture a cura dei mediatori culturali dell’Associazione Terra Mia, con intermezzi musicali di Hossein Mohammadzadeh (dotar), Francisca Alecu (violino), Mabrouk (liuto), Belaid Houcine (mezoued)         

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