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Giovedì 22 marzo 2007

Inaugurazione della stagione 2007 del Cardello a Casola Valsenio, venerdì 30 marzo 2007

inaugura la stagione 2007 al Cardello.

La manifestazione è organizzata dalla Fondazione Casa di Oriani, in collaborazione con il Comune di Casola Valsenio e la Comunità Montana dell’Appennino Faentino, ed è sostenuta da una ditta specializzata nel restauro e nella conservazione dei beni culturali italiani, l’Ediltecnica di Ravenna.



Inaugurazione ufficiale del Cardello (monumento nazionale dal 1924), a Casola Valsenio (la casa che dal 1872 al 1909 ospitò uno dei più importanti intellettuali e scrittori italiani, Alfredo Oriani, al quale è intitolata anche la Biblioteca di Storia contemporanea di Ravenna), venerdì 30 marzo 2007, ore 20,45, ingresso libero, con il concerto del flautista ravennate Alessandro Emiliani, accompagnato al pianoforte da Mirko Maltoni.

Domenica 1 aprile si riapre infatti la casa museo del Cardello che potrà essere visitata nei giorni festivi fino alla fine di ottobre (orario 10-12; 15-19) e, nei mesi di luglio e agosto, anche i venerdì (orario 15-18). Oltre alla visite guidate saranno promossi incontri, conferenze, concerti.

Il concerto per flauto e pianoforte è promosso dalla Fondazione Casa di Oriani, in collaborazione con il Comune di Casola Valsenio e la Comunità Montana dell’Appennino Faentino, ed è sostenuta da un prestigioso sponsor specializzato nel restauro e la conservazione dei beni culturali italiani, l’Ediltecnica di Ravenna, che vanta, fra le sue ristrutturazioni più recenti, quelle di Sant’Apollinare Nuovo, di San Vitale, del Duomo di Ravenna, della Fondazione Flaminia di Ravenna, del Mercato Coperto e del Municipio di Ravenna, dei Palazzi della Cassa di Risparmio di Ravenna, di Unicredit, di Casa Vignuzzi, solo per citarne i più significativi. Prevenire, infatti, - sottolineano i titolari dell’Ediltecnica – è una parola che sembra aver poco a che vedere con le costruzioni, ma nella realta' e' la vera scommessa per il futuro del nostro Paese. La manutenzione di un edificio, quindi, mantenerne l'efficienza, l'integrità e la funzionalita', e' la missione della nostra societa', ma e' al tempo stesso l'unica risposta alle esigenze della citta' del prossimo secolo”.

Il programma stesso, della serata, decisamente gustoso e di gradevole fruizione da parte del pubblico, verte, in particolar modo, su brani che hanno, quale riferimento, uno dei linguaggi artistici che hanno reso il Nostro Paese famoso in tutto il mondo: il grande repertorio lirico, soprattutto ottocentesco, la cui riproposizione, anche se, in questo caso, attraverso l’adattamento per il duo flauto e pianoforte, coopera a sua volta nella conservazione di tale linguaggio artistico. Ecco quindi, in scaletta, oltre alla “Sonata per flauto e pianoforte” di Gaetano Donizetti (dalla quale trapelano chiaramente alcuni temi poi usati in alcune delle sue principali composizioni liriche), le “Variazioni”, sempre per flauto e pianoforte, costruite sui principali temi tratti dalla “Norma” di Bellini, o quelli dal “Rigoletto” di Verdi. E ancora, le “Variazioni su un tema di Mozart” (“Là ci darem la mano”) di Saverio Mercadante, e quelle di Chopin sul tema principale della “Cenerentola” di Rossini.

Uniche due escursioni nel novecento storico (anche per testimoniare una minima parte della pur corposa letteratura per flauto del secolo scorso), la “Barcarola e Scherzo” (sempre per flauto e pianoforte) di Alfredo Casella (1883 – 1947), e la “Piece”, per flauto solo, di Jacques Ibert (1890-1962).

 

Alessandro Emiliani, diplomatosi in flauto con il massimo dei voti e la lode, ha intrapreso, fin da giovanissimo, un’intensa attività professionale, che lo ha portato a ricoprire tutti i principali ruoli artistici legati al suo strumento. Fra le esperienze professionali di maggior rilievo, quella di Primo flauto solista (ruolo ricoperto, quale vincitore di concorso, per quasi cinque anni) dell’Orchestra del Teatro Massimo “Vincenzo Bellini” di Catania, nell’ambito della quale ha affrontato gran parte del principale repertorio lirico e sinfonico, sia italiano che straniero, esibendosi, sempre molto apprezzato, sotto la direzione, fra gli altri, di direttori come Gianandrea Gavazzeni, Piero Bellugi, Armando Gatto, Paolo Olmi, Bruno Aprea, Armando Krieger, Massimo Pradella, Daniel Oren e Eliau Imbal. Quindi, stesso ruolo (Primo flauto) nell’Orchestra da camera di Bologna, con la quale ha partecipato a più tournèe internazionali, una delle quali anche a Kualalumpur in Malesia, e dell’Orchestra Internazionale d’Italia, con la quale, recentemente, ha partecipato ad una lunga tournèe che ha toccato Thailandia, Cina, Macao e Corea del Sud.

Per quanto riguarda l’attività solistica, si è esibito innumerevoli volte, sia in Italia che all’estero, sia accompagnato da varie orchestre da camera (Orchestra “Città di Ravenna”, i “Cameristi di Catania”, l’Orchestra d’Archi della “Marca trevigiana” e il Complesso d’archi del Teatro Massimo di Catania), che da vari ed importanti pianisti, chitarristi ed arpiste.

E’ stato fondatore del Quartetto (con gli archi) di Ravenna”, del quale ha fatto parte per oltre dieci anni, e con il quale ha tenuto concerti in tutta Italia.

Ha tenuto vari concerti con il “Quintetto (a fiati) catanese”, il “Sestetto Malatestiano” e l’Ensemble “Bruno Maderna” di Cesena.

Ha fatto parte del complesso cameristico a fiati “Koinè Wind Ensemble”, con il quale ha inciso un disco di musiche di alcuni fra i più importanti compositori italiani contemporanei, dal titolo, appunto, “Contemporanea”.

Ha recentemente inciso un cd, con brani per flauto e pianoforte, di Ganne, Godard, Mouquet, Chopin e Popp.

E’ componente del Quintetto a fiato de “I Solisti di San Rocco”.

Dopo aver insegnato all’Istituto Musicale “Giuseppe Verdi” di Ravenna, e nei Conservatorio di Lecce e Messina, è attualmente docente di ruolo, in flauto, al Conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena.

 

Mirko Maltoni, diplomatosi all’Istituto Musicale Pareggiato “G. Verdi” di Ravenna con il massimo dei voti, oltre a svolgere una ricca attività concertistica, sia come accompagnatore che da solista, è attualmente iscritto alla classe di clavicembalo del Conservatorio “Girolamo Frescobaldi” di Ferrara, grazie alla quale si è esibito, in veste di solista, con l’Orchestra degli allievi del Corso di Formazione Professionale per Professori d’Orchestra della Fondazione “Arturo Toscanini” di Parma.

Come pianista accompagnatore, appunto, ha partecipato a diverse rassegne musicali ed ha collaborato con il Ravenna Festival, con l’Accademia Bizantina, con l’Orchestra Città di Ravenna, con il Conservatorio “B. Maderna” di Cesena e con i musicisti Trevisani e Evcil.

Dal 2002 è pianista accompagnatore presso l’Istituto Musicale Pareggiato “G. Verdi” di Ravenna.

 



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