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Lunedì 17 gennaio 2005

La donazione della biblioteca del giornalista e storico Giuseppe Boffa alla Fondazione Casa di Oriani

Dopo la recente acquisizione della biblioteca dello storico Augusto Torre, la biblioteca di storia contemporanea A. Oriani ha ottenuto una nuova raccolta libraria di grande rilevanza.

Nei giorni scorsi è stata infatti donata dalla famiglia Boffa alla Fondazione «Casa di Oriani» la biblioteca del giornalista e storico Giuseppe Boffa (Milano 1923 – Roma 1998).



Giuseppe Boffa dopo la lotta partigiana in Val D’Ossola, entrò nella redazione milanese dell’«Unità», per la quale divenne corrispondente prima da Parigi (1949-1953) e poi da Mosca (1953-1958 e 1963-1964): un’esperienza da cui sono nati i due libri La grande svolta (1959, premio Viareggio per il giornalismo) e Dopo Kruscëv (1965). È stato in seguito editorialista e inviato speciale in tutti i Paesi dell’Europa, dell’Asia, del Medio Oriente e dell’America settentrionale. A partire dagli anni Sessanta, il lavoro giornalistico ha lasciato spazio in misura crescente alla ricerca storica, da cui sono scaturiti: Storia della Rivoluzione russa (1966), Dialogo sullo stalinismo in collaborazione con Gilles Martinet (1976), Il fenomeno Stalin nella storia del XX secolo, e soprattutto la Storia dell’Unione Sovietica (due volumi apparsi rispettivamente nel 1976 e nel 1979), per cui ha ottenuto il premio Acqui-storia (1976) e il Premio Viareggio per la saggistica (1979). I suoi libri sono stati tradotti in Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Germania, Giappone, Slovenia, Serbia, Messico, Brasile. In URSS la Storia dell’Unione Sovietica fu tradotta già negli anni Settanta in un’edizione numerata e segreta, destinata a un circolo selezionato di pochi lettori privilegiati. Negli ultimi anni ha pubblicato: Dall’URSS alla Russia. Storia di una crisi non finita (1995), L’ultima illusione. L’Occidente e la vittoria sul comunismo (1997), Memorie del comunismo (1998).

È stato membro del comitato centrale del PCI e DS, senatore nella X legislatura, membro dell’Assemblea parlamentare della CSCE (Conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa) e ha presieduto il CeSPI (Centro studi di politica internazionale).

La biblioteca conta oltre 2000 volumi riguardanti la storia dell’ex URSS, in parte in lingua russa, difficilmente reperibili in Italia. Una volta terminata l’inventariazione, saranno consegnate all’Oriani anche le carte (manoscritti e dattiloscritti).

La Fondazione Oriani, nell'esprimere il profondo riconoscimento per l'atto di liberalità e sensibilità culturale della famiglia Boffa a favore di una delle principali istituzioni italiane specializzate in storia contemporanea, si è impegnata a conservare nella sua integrità la raccolta libraria in uno specifico fondo bibliografico dedicato a Giuseppe Boffa.

La donazione è stata agevolata dal contributo della CMC di Ravenna che ha provveduto al trasporto dei materiali da Roma a Ravenna.

* * *

La Fondazione “Casa di Oriani” è la trasformazione giuridica e la continuazione ideale dell'Ente «Casa di Oriani» istituito con Regio Decreto Legge 14 aprile 1927, n. 721 per ricordare la figura di Alfredo Oriani, gestire la casa museo dello scrittore “Il Cardello” a Casola Valsenio (monumento nazionale nel 1924) e promuovere una biblioteca di storia contemporanea a Ravenna.

La biblioteca, con sede a Ravenna nell’edificio appositamente costruito dal Comune nella Zona dantesca nel 1936, possiede, con le due biblioteche nazionali, il più completo fondo di bibliografia fascista esistente in Italia (circa 20.000 volumi). Con la caduta del fascismo la biblioteca ha sviluppato i settori di sua competenza e oggi è una delle più importanti istituzioni bibliotecarie italiane specializzate in storia contemporanea e studi politici, economico-sociali.

Il suo attuale patrimonio è di oltre 150.000 volumi (con incremento annuo di circa 3000 volumi, senza tener conto delle periodiche donazioni) a cui vanno aggiunti circa 1200 periodici, di cui 750 correnti, compresi i maggiori quotidiani italiani e stranieri.

La Fondazione, sui settori di propria competenza, promuove convegni, seminari, borse di studio, ricerche storiche, corsi di formazione. Promuove e coordina la collana di storia “Contemporanea” e l’annale di studi romagnoli “I Quaderni del Cardello” presso l’editore Longo di Ravenna, e la rivista nazionale di storia contemporanea “Memoria e Ricerca” presso l’editore Franco Angeli di Milano.



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