Dedicato a Umberto Foschi e Giorgio Porisini il n. 17 dei “I Quaderni del Cardello”

È uscito nei giorni scorsi il n. 17 degli Annali della Fondazione Casa di Oriani, «I Quaderni del Cardello».

Il numero del 2008, di 350 pagine, realizzato grazie al contributo della Banca Popolare di Ravenna, è strutturato nelle consuete sezioni dedicate a “Gli Incontri al Cardello”, “Studi su Oriani”, “Studi sulla Romagna in età contemporanea”, “Notiziario della biblioteca”.

Di particolare rilievo la pubblicazione dei saggi che il compianto Umberto Foschi dedicò alle torri e ville del Ravennate, usciti negli anni sessanta e settanta nella rivista “La Pié”. I saggi sono arricchiti da un ricco inserto iconografico tratto dall’archivio fotografico di Franco Torre (1922-2003), di recente acquisito dalla biblioteca Oriani. Si tratta di una raccolta di diapositive che furono proiettate proprio in occasione di una conferenza di Foschi sulle ville ravennati.

Da segnalare sono anche i saggi in ricordo di Giorgio Porisini, grande storico romagnolo, docente all’Università di Bologna: i colleghi e amici Bernardino Farolfi, Franco Cazzola, Giorgio Gattei ne hanno illustrato il meticoloso metodo di ricerca, il variegato percorso intellettuale, la disincantata “visione” di storico, la grande carica di umanità.

Concludono il Quaderno i saggi di Dante Bolognesi, dedicato ai sensali a Ravenna nei secoli XVI-XVIII, e di Paolo Cavassini, dedicato alle feste dantesche del 1908.

Umberto Foschi (1916-2000)

Grande studioso della Romagna ha speso tutta la vita in una appassionata ricerca basata sul documento e sulla tradizione orale, producendo una grande quantità di opere oggi divenute dei classici della letteratura romagnola

Fondamentali i saggi sulle "ville" patrizie e sulle "frazioni" del Comune di Ravenna e di Forlì e su “case e famiglie” di Ravenna e le due pubblicazioni sui proverbi e modi di dire romagnoli.

Fu presidente delle sezioni ravennati della "Dante Alighieri", di "Italia Nostra" e vice direttore de "La Piê", la rivista romagnola fondata da Aldo Spallicci.

Giorgio Porisini (1932 - 1977)

Laureatosi in Storia economica a Bologna con Luigi Dal Pane, uno dei maestri della storiografia italiana del Novecento, fin dalla fine degli anni cinquanta si dedicò a laboriose e originali ricerche, che contribuirono a ridefinire la storia economica e sociale di Ravenna e a ricostruire il ruolo della nobiltà e delle abbazie locali.

I suoi studi sul capitalismo italiano, sulla pellagra, sulla produttività in agricoltura rappresentano tuttora dei punti fermi nella storiografia economica italiana. Docente di storia economica nell’Ateneo bolognese, si dedicò con instancabile passione e con non comune consapevolezza professionale e morale sia al lavoro storiografico che all’insegnamento.

I Quaderni del Cardello

annale 17, 2008

(Società Editrice Il Ponte Vecchio)

con il contributo della Banca Popolare di Ravenna

Gli Incontri al Cardello

Marino Biondi, «La disfatta». Teoria e romanzo della degenerazione

Studi su Oriani e i suoi tempi

Matteo Veronesi, Oriani e la solitudine della scrittura

In ricordo di Umberto Foschi

Umberto Foschi, Torri e ville del Ravennate

Franco Torre, In compagnia di Umberto Foschi Fotografie delle ville ravennati e della città

In ricordo di Giorgio Porisini

Bernardino Farolfi, Giorgio Porisini (1932-1977). Una lezione di metodo storico

Franco Cazzola, Amico e maestro d’entusiasmo: Giorgio Porisini

Giorgio Gattei, La “visione” di Giorgio

Scrittie di Giorgio Porisini, a cura di Franco Cazzola

Studi e documenti sulla Romagna

Dante Bolognesi, Libertà e privilegi del mercato. I sensali a Ravenna in età moderna

Paolo Cavassini, L’Ampolla e la Ghirlanda. Le feste dantesche del 1908 e il mito della “Mecca irredentista”

Notiziario della Fondazione

Le attività nel 2007

Serena Simoni, L’eredità di Hannah Arendt

Dante Bolognesi, Sauro Mattarelli, Fra democrazia e libertà. L’eredità di Tocqueville e J.S. Mill

Cristina Ghirardini, Una casa per il dialetto

Manoscritti autografi di Olindo Guerrini donati alla Biblioteca Oriani

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