Cerca

Soci e partner

Provincia di Ravenna

Comune di Ravenna

Fondazione del Monte

Cassa di Risparmio di Ravenna

Regione Emilia-Romagna

Ministero della Cultura

Archivi del Novecento

Archivio storico della CGIL

0.3 L’inventario

L’inventario che segue è strutturato in una prima parte in cui vengono elencati i singoli fondi che compongono l’archivio della Camera del Lavoro di Ravenna con i relativi estremi cronologici e di consistenza, ed in una seconda parte che contempla la descrizione delle serie archivistiche afferenti i fondi. I fondi sono stati raggruppati in sezioni secondo l’ordine che segue:

  • Strutture orizzontali o territoriali (con relativi uffici di competenza)

  • Federazioni unitarie territoriali

  • Strutture verticali o di categoria1

  • Enti Collegati alla Sindacato – CGIL

  • CISL e UIL

  • Enti Territoriali e partiti politici

  • Raccolte degli statuti, dei contratti e dei periodici

Le introduzioni ai singoli fondi sono molto sommarie e danno solo l’indicazione dei mutamenti che la struttura descritta ha subito nel corso del tempo per meglio comprendere l’articolazione interna.

L’unità descrittiva è la serie e, quando presente, la sotto-serie, di cui vengono indicati estremi cronologici e consistenza in termini di buste, mazzi, fascicoli e registri. In alcuni casi all’intitolazione della serie segue una breve spiegazione della tipologia del materiale afferente, una chiarificazione sull’oggetto o un elenco della documentazione contenuta. All’interno dei fondi le serie sono state elencate seguendo l’ordine di cui sopra: le serie “ricorrenti”, le specifiche di settore, le serie di argomentazione varia ed in ultimo l’indicazione delle pubblicazioni a stampa afferenti il fondo.

Ogni fondo è stato numerato progressivamente e le serie sono a numerazione aperta (consentendo in tal modo il loro incremento successivo), così come, quando presenti, le sotto-serie. Segue la numerazione delle buste afferenti le serie (es. la segnatura 1.4.5/1-3 sta per: fondo n. 1, serie n.4, sotto-serie n.5/ buste n.1 – 2 –3). In tal modo se in un futuro si deciderà di rendere più analitico l’inventario, non sarà necessario rinumerare le buste, ma solo implementarle e descriverne l’effettivo contenuto.

L’inventario non pretende di essere esaustivo, ma di rendere la struttura globale dell’archivio e dare una indicazione sommaria della documentazione contenuta in esso, ponendosi come strumento di base per qualunque successivo intervento che si riterrà utile compiere su tale archivio.

1 L’inventariazione delle serie afferenti i fondi delle categorie produttive non è sempre omogenea. Questo è dovuto sia allo stato in cui si sono trovate le carte al momento del riordino - alcune categorie infatti erano già state riordinate in maniera analitica (Federbraccianti), altre sono state individuate solo dopo aver analizzato attentamente la documentazione - sia alle modificazioni istituzionali che hanno subito alcune Federazioni. Nel caso in cui una categoria produttiva venga assorbita in una nuova Federazione generalmente in inventario si è descritta prima la documentazione afferente la vecchia categoria, poi quella afferente la nuova Federazione. Tali cesure istituzionali, non sempre immediate ed evidenti dalle carte, provocano la cosiddetta “vischiosità archivistica” che spiega il perché nei fondi delle nuove Federazioni molto spesso si trovino anche carte della categoria in esse confluite e viceversa. All’inventario delle serie delle singole categorie produttive è stato di seguito associato quello delle Federazioni unitarie del settore.